2ªlettera

95 20 0
                                    

Caro diario,
sono ancora io,il tuo Alec,sono venuto presto stamattina che stanotte non sono riuscito a dormire.
Pensavo,pensavo tanto.
Troppo.
Hai presente quando stai li,sul letto,e ti ripeti che andrà meglio e che non serve pensare ma alla fine perdi sempre e i pensieri si fanno avanti fino a spezzarti in due?Ecco,è così ogni notte.
Avevo una ragazza un tempo.
Era bellissima.
Bea,si chiamava,anzi,si chiama Bea.
Mi lasciò lei,circa un anno fa.
Ora lei è lì da qualche parte a vivere tranquillamente la sua vita e io sono qui a tormentarmi e a chiedermi che ho sbagliato in quella relazione.
Lei mi disse che eravamo troppo lontani,che non credeva all'amore a distanza.
Io invece credo che lei non credeva all'amore,perché se ami veramente una persona te ne freghi dei chilometri che vi separano.
Forse per lei non ero abbastanza.
Da quel giorno ho smesso un po' di vivere e mi sono rintanato in questo diario,avevo bisogno di sfogarmi e di solito,lo facevo con lei dato che era l'unica che mi permetteva di farlo.
Anche a Bea piace il mare sai?
Una volta,per il nostro 9° mese la portai al mare a guardare il tramonto.
Lei guardava il tramonto e io guardavo lei.
Che meraviglia.
Oggi sei più calmo rispetto a ieri.
Non ci sono più quelle grosse onde che sbattendo sugli scogli mi schizzavano il viso.
Ti ringrazio per questo.
C'è un gabbiano che ha appena preso un pesce,ripensandoci,anch'io ho una certa fame.
Vado a fare colazione,a domani.

Alec

⚓️Dear Sea⚓️Where stories live. Discover now