15ªlettera

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" Caro diario,

sono le undici di sera e per essere estate,tanto caldo non fa.
Avrei bisogno di qualcuno.
Banale come frase vero?
Lo so,ma è così.
È così che ogni persona si sente anche se non lo dice,perché molto spesso si ha paura di dire ciò che proviamo e di venir giudicati per questo.
Ma tutti hanno bisogno di qualcuno.
E con qualcuno non intendo solo una ragazza o un ragazzo,ma anche un amico,una persona che ci sia nonostante tutto.
E non è una cosa da poco,sai?
Le persone ormai vanno e vengono e io me ne resto sempre qui ad aspettarle.
Ma chi devo aspettare ormai?
'Tutti tornano'
Non ci credo.
E sai perché?Perché chi ci tiene resta,non va via.
E io ho bisogno di una persona che rimanga,che mi ascolti,che mi consoli quando sono triste,che mi scriva per prima perché sono stufo di esser sempre io quello a fare la prima mossa.
A consolare le persone,ad esserci,a dire 'non ti preoccupare,passerà anche questa';di rimanere.
Tu sei rimasto mare.
Almeno tu.
Insomma,mi ascolti e anche se non mi dici niente mi aiuti.
Molto spesso il silenzio vale più di mille parole.
Parole che possono essere vere ma anche false.
Come le promesse,tutte cavolate.
'non sono come gli altri Alec,io resto,te lo prometto'
Si Bea,bella promessa che hai fatto.
Avresti anche dovuto mantenerla,sai?!
Dio.
Non è così che volevo finisse.
Non volevo finisse.
...
Non so che altro dire,mi dispiace,torno a casa che sennò i miei mi prendono per disperso.
A domani

Alec "


Quando Bea aprì la lettera riconobbe immediatamente la scrittura.

'no,non è possibile'

Le venne la pelle d'oca.

Lesse quelle parole almeno dieci volte,quasi con paura,di cosa?Della verità.

Non ci poteva credere,era tutto così strano.

Non sapeva se Alec era ancora innamorato di lei o magari adesso ce l'avesse a morte con lei e la cosa le procurava una stretta al cuore?

"Perché l'amore deve far così male?" si chiedeva Bea...

Non voleva lasciarlo,non voleva davvero ma aveva paura che quando sarebbe partita,sarebbe stato lui a lasciarlo e ci sarebbe stata troppo male.

Ci sono dolori che non si superano mai,ti marciscono dentro e ti fanno a pezzi.

E quel momento,era un di quelli.

Bea scoppiò in lacrime,pianse come una bambina perché dopotutto,un po' lo era anche lei.

E adesso?Adesso che doveva fare?

Mise la lettera sul comodino e non la fotografò,non voleva che la leggessero altre persone,era sua,era una cosa sua,Alec.

Scattò varie foto alla bottiglia e le mandò per email al direttore che le rispose quasi subito.

Aveva un vuoto dentro che non riusciva a colmare,si sentiva in colpa per aver lasciato Alec inventandosi una banale scusa ma ora era troppo tardi,troppo tardi per tornare indietro.


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ecco un altro capitolo!

continuate a leggere!

un abbraccio,

Honey.

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