Capitolo 38. L'Evaquazione.

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Non sapevo cosa dovevo fare esattamente, portare quella fiala al pensatoio e poi osservare i ricordi di Piton? E se fossero stati modificati come quelli del professor Lumacorno? Sicuramente non era il momento adatto per rifugiarmi ad ascoltare i ricordi ️probabilmente falsi di colui che ha ucciso Silente, dovevo tornare da Draco. Uscii dalla saletta e con la fiala in mano inizia a correre verso la stamberga girandomi di tanto in tanto per guardarmi le spalle. Uscii dall'atrio e mi diressi al platano picchiatore, attraversai il buio e umido passaggio segreto, salii le scale e nel momento esatto in cui aprii la porta decisi che non avrei detto niente di Piton, ne a Ron, ne a Hermione, neppure a Draco. Li trovai tutte e tre seduti sul letto, Hermione aveva le mani strette in grembo, mentre Ron mi guardava sconcertato. -hai notizie?- chiese la ragazza senza guardarmi. -si, diciamo di si, dovete far evacuare dalla scuola tutti gli studenti, l'Hogwarts Express è già pronto per riportarli a Londra.- dissi velocemente. -fate rimanere solo gli studenti del sesto e settimo anno che vogliono combattere, nessun altro.- conclusi. -come facciamo ad ordinarglielo? Non ci ascolteranno mai...- disse Ron. -allora verrò con voi.- dissi piatto. -tu che cosa?- scattò Draco. -è una pazzia!- disse stringendo i denti. -non è una pazzia, è l'unico modo che abbiamo per farci ascoltare.- dissi deciso. -non riuscirò a farti cambiare idea, vero?- chiese desolato. -no, non ci riuscirai.- dissi guardandolo scrupolosamente. -Va bene, ma verrò anch'io.- annunciò. Lo fulminai con lo sguardo ma non potendo fare molto per impedirglielo acconsentì, a patto che tenesse il mantello per tutto il tempo. Tornammo dentro Hogwarts dopo esserci rifocillati, Hermione aveva fatto apparire del succo di zucca e qualche tramezzino per evitare che qualcuno di noi svenisse durante l'operazione. -Ron, tu vai a dire alla professoressa Sprite di radunare i Tassorosso nella sala grande, poi vai dai Grifondoro e portali con te. Tu Hermione andrai dal Professor Lumacorno, e ti assicurerai che i serpeverde vengano, poi avviserai anche il professor Vitious, che provvederà per i Corvonero. Io e Draco, staremo la ad aspettarvi. Tutto chiaro?- chiesi. Loro annuirono decisi, Ron diede un bacio sulla fronte ad Hermione e le sorrise dolcemente. Poi ognuno corse per la sua strada. Io e Malfoy ci dirigemmo nella sala e aspettammo quasi una mezz'ora buona prima che arrivassero tutti. Tutti gli studenti e i professori alla mia visione iniziarono a bisbigliare fra di loro. -Ma è Harry!- disse Seamus Finnegan. -Harry Potter?- chiese una Tassorosso del terzo anno. -cosa ci fa qui?- chiese un CorvoNero. Quando anche i professori si furono ripreso dallo shock, e riuscirono a mettere gli studenti a tacere iniziai a parlare. -Sono tempi difficili come sapete... Non voglio girare attorno a quello che sto per dire, voglio essere schietto, voglio che voi sappiate che il castello non è più un luogo sicuro, quindi, prego i professori di scortare tutti gli studenti del primo, secondo, terzo, quarto e quinto anno all'Hogwarts Express che vi riporterà a Londra, in oltre i professori faranno in modo di avvisare le vostre famiglie.- fortunatamente non ci furono troppi brusii negativi. -infine, coloro del sesto e del settimo anno che vogliono restare, ne hanno il permesso, tutti gli altri, saranno riportati a casa.- dissi piatto. -cosa sta succedendo Harry?- chiese Lavanda Brown. -Voldemort attaccherà il castello fra non molto.- dissi serio. La vidi rabbrividire quando pronunciai quel nome. -come fai ad esserne certo?- chiese una serpeverde accigliata del quinto anno. -lo so e basta, non è tempo di discutere.- dissi freddo. Poi feci un cenno con la testa ai professori e quelli scortarono gli studenti al treno, quasi tutti quelli che avevano il permesso di restare rimasero. -Harry.- disse dolcemente una voce alle mie spalle. -Ginny.- mi girai a guardarla. Era la prima volta che le parlavo dopo quello che era successo a grimmauld place. -quando attaccherà?- chiese stringendo la bacchetta che teneva in mano. -fra due giorni. Ma non abbiamo tempo da perdere.- dissi. -voi avete scelto di restare.- affermai per poi guardare la folla di studenti che mi fissava. -sarà difficile, forse siete ancora in tempo per cambiare idea. Potrebbe costarvi la vita...- feci una breve pausa e nessuno si mosse. Solo in quel momento notai che la maggior parte delle persone Sprite erano Serpeverde. -Molto bene, sta notte i professori inizieranno a creare le misure di sicurezza. Tassorosso,voi aiuterete la professoressa Sprite a circondare il castello col tranello del diavolo e asfodelo. Corvonero e Serpeverde, voi andrete ad aiutare il professor Vitius e il professor Lumacorno con le barriere. Grifondoro, alcuni di voi si posizionerano davanti alla strega orba, altri di voi all'ingresso ovest e nei sotterranei, tutto chiaro?- chiesi infine. Ci furono alcuni si convinti, altri meno. Quando nella sala grande rimanemmo solo in tre, Draco sfilò il mantello. -ottime prestazioni al comando Potter.- ironizzò lui. -e dimmi, noi tre cosa dovremo fare?- chiese Hermione. -nella stamberga ci sono dei denti di basilisco, Ron vai a prenderli, tu Hermione vai ad avvisare il resto dei professori.- continuai con voce chiara. E anche loro due uscirono. Rimanemmo io e Draco. Aveva un espressione da cucciolo ferito. -andrà tutto bene vedrai, me la sono cavata una volta, me la caverò di nuovo, e Voldemort se ne sarà andato.- sussurrai dolcemente mentre gli accarezzavo delicato una guancia. -mi fido di te.- disse lui appoggiando la fronte alla mia. Poi le nostre labbra si sfiorarono ed ebbi un fremito, mi faceva dimenticare le mie preoccupazioni, il suo corpo caldo accanto al mio, avrei voluto fosse una sensazione eterna. Poi senza accorgermene unii definitivamente le sue labbra, mi era sembrato troppo il tempo in cui eravamo stati staccati, magari erano passate solo alcune ore, eppure lo avevo sentito così lontano, la sua lingua si infiltro fra le mie labbra e il mio cure si sciolse. Baciarci tranquillamente, dentro Hogwarts dove una volta eravamo nemici giurati mi faceva uno strano effetto. -Stammi vicino.- dissi fievolmente. -sempre.-

Spero che il capitolo vi sia piaciuto scusate gli errori, buona lettura, lasciate un commento e accendete la stellina, vi amo.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoOnde histórias criam vida. Descubra agora