Capitolo 43. Segreti pesanti nel cuore.

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DRACO POV's

Mi rimisi il mantello prima di entrare nella sala grande, non volevo essere visto da tutti, quando entrammo Harry si avvicinò subito agli Weasley, uno dei gemelli era morto, facevo fatica a distinguerli, ma dai loro pianti capii che si trattava di Fred. Dopo alcuni minuti Harry si voltò, il mio ex Professore Remus Lupin era steso per terra e stringeva ancora la mano di mia cugina, o meglio la cugina che tutti noi avevamo ripudiato, figlia di Andromeda Balck, forse mi sarebbe piaciuto conoscerla, ma ora non ne avrei più avuto l'occasione, Harry li stava ancora guardando con gli occhi gonfi di lacrime. -Mi dispiace...- dissi tristemente, lui non mi guardò, dopo qualche istante disse: -Resta qui.- e se ne andò senza aggiungere altro. Lo guardai mentre usciva dalla sala grande con la bacchetta stretta in pugno, vederlo andare via mi creò una voragine nel petto. Strinsi i denti inspirando e mi girai, guardandomi intorno vidi troppi corpi stesi per terra, alcuni avevano un telo sopra, altri sputavano ancora sangue con la disperata speranza di sopravvivere, alcuni, giacevano morti sotto i miei occhi, era davvero questo quello in cui credevano i miei genitori? Era questo che volevano io facessi? Che diventassi un assassino? Io non ero un assassino, solo non avevo il coraggio di farmi avanti, all'inizio non avevo scelta. Decisi di uscire non riuscivo a stare in mezzo a quelle persone, probabilmente se fossi uscito allo scoperto tutti mi avrebbero puntato le bacchette addosso per ciò che la mia famigli aveva fatto. Uscii e mi sedetti sulla scalinata tenendo il mantello sopra di me, mente pensavo a tutto ciò che ero stato costretto a fare negli anni passati, vidi un paio di persone che trasportavano una barella, sopra c'era una ragazza che mi sembrava fosse stata con Weasley... Aveva il viso coperto di sangue e il collo squarciato, opera di GrayBack, sicuro. Sopirai amaramente. Dopo qualche minuto passato in agonia nei miei pensieri una ragazza coi capelli arruffati uscii dalla sala. -Draco?- chiese lei venendo verso di me. -Grenger?- risposi io togliendo il mentello. -come...- -ti si vedeva un pezzo di scarpa...- mi interruppe lei. -ascolta, mi dispiace per Fred.- dissi con voce roca. -non è stata colpa tua...- disse, nel sua voce c'era uno strano accento, come se provasse pena per me. -Hai visto Harry?- chiese lei. -no, è venuto prima nella sala grande e poi se n'è andato, ha detto che doveva fare una cosa...- dissi io. Mi faceva troppo strano parlare con la mezzos... Con La Grenger senza insultarla. -e tu lo hai lasciato andare via? Draco non hai pensato che potrebbe essere andato a consegnarsi?!- chiese Hermione. -non è talmente stupido da fare una cosa del gener... Santo Salazar! Non può!- dissi io, pensandoci bene poteva eccome, Harry era sempre stato così, anche quando appena lo conoscevo, si gettava a capofitto nelle cose, già dal primo anno. -non l'ha fatto, doveva fare una cosa che gli ha detto Piton...- cercai di rassicurare più me che lei. -Piton?- chiese sottovoce. -si... Non so di preciso cosa...- continuai io. Lei mi guardò per qualche istante. -dobbiamo solo aspettare che torni, tornerà.- dissi. Dopo quasi due ore che eravamo in silenzio ad aspettare e i singhiozzi soffocati della ragazza si erano spenti un grosso scoppio ci fece sobbalzare, l'alba oramai era imminente. Scattammo entrambi in piedi, lasciai il mantello li dove si trovava e corsi insieme a Hermione fuori, I Weasley erano già tutti li, o meglio, quasi tutti, Voldemort era in testa a una schiera quasi infinita mangiamorte, mi zia era al suo fianco che ghignava soddisfatta fra le macerie, mio padre e mia madre dietro di lui, il mezzogigante era al suo fianco legato è tenuto ben stretto da alcuni uomini incappucciati, leggermente indietro a lui, teneva fra le braccia qualcosa che non riuscivo a distinguere. Il signore oscuro sorrise malignamente mostrando i galli denti. -Harry Potter... È morto!- ululò. -no!- urlarono Hermione e Ginny in coro, questo giunse alle mie orecchie come un lamento disperato. Ron trattene la prima dall'urlare più forte, anche se lui, avrebbe fatto lo stesso, i mangiamorte risero forte mentre iniziavo a distinguere ciò che il guardiacaccia portava fra le braccia. Sentivo i miei muscoli irrigidirsi. Sentii come il mio cure smettere di battere mentre le viscere nel mio stomaco si contorcevano. No... Non poteva essere... Lacrime pesanti minacciavano di solcarmi le guance. -Suvvia Hagrid, posa... Il bambino che è sopravvissuto.- lo schernì lui con un accento maligno -ai miei piedi, dove è giusto che stia.- sibilò. Riluttante Hagrid fece ciò che gli era stato imposto, il corpo di Harry giaceva immobile ai suoi piedi. -Guardate come è caduto, il vostro patetico eroe ora non c'è più! Riporrete qualsiasi vostra forza, d'ora in poi, in me.- le sue parole riecheggiavano nel aria. -Mai!- urlò Neville Paciock. -Stupido ragazzo...- rise Voldemort. Non riuscivo a staccare gli occhi dal copro morto di Harry, non riuscivo a crederci, non volevo crederci. -Draco...- disse una voce roca. Alzai lo sguardo per qualche istante. Mio padre mi osservava severamente mentre protendeva un braccio verso di me. -ecco il giovane Malfoy.- annunciò Voldemort. Io a fatica mossi un piede verso di loro. -No Draco!- disse Hermione alle mie spalle. Tutti la guardarono incuriositi per poi tornare ad osservare la scena. Avanzai ancora verso il signore oscuro. Mi fermai prima di arrivare, il cadavere di Harry Potter era steso ai miei piedi. Deglutii a fatica e mi inginocchiai su di lui. Nessuno capiva ciò che stava succedendo, solo Weasley e la Grenger mi guardavano piangenti e senza odio. -Lascialo stare!- urlò qualcuno alle mie spalle. Prima che potessi rispondere io, Weasley intervenì. -Zitto!- sibilò. Gliene ero grato, mi chinai ancor di più verso il suo orecchio, ormai singhiozzavo. -Harry...- tremai. -mi stai lasciando da solo... In un mondo che non posso affrontare, in un mondo che non voglio affrontare senza di te... Mi hai salvato, e io non ho avuto la possibilità di salvare te, avrei dovuto seguirti Harry... Avrei preferito morire con te, che vivere senza di te, non doveva andare così Harry, dovevamo essere felici insieme- sussurrai al suo orecchio scosso dal pianto. Tutti gli altri per me erano spariti, c'eravamo solo io, e lui. -avremmo avuto ancora tante cose da fare... C'erano tante cose che dovevo dirti...Ma soprattutto...- feci una piccola pausa per non urlare disperato, le parole mi stavano morendo in gola, non riuscivo più ad andare avanti, le lacrime mi avevano offuscato la vista, mi chinai su di lui e il mio naso, sfiorò il suo, alcune mie lacrime bagnarono anche le sue guance senza vita, mi avvicinai alle sue labbra, senza toccarle. -Io ti amo Harry.-

Ecco qui un nuovo capitolo serale Pov's Draco per la prima volta, spero vi sia piaciuto, io ho adorato scriverlo. Scusate sempre gli errori, Lasciate una stellina e commentate in tanti, voglio sapere cosa ne pensate, vi adoro, baci.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoWhere stories live. Discover now