Fidati di me

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Erano trascorsi 4 mesi, e ancora il team non era riuscito a catturare Parks. I ragazzi ce la stavano mettendo tutta, ma quell'uomo riusciva sempre a fuggire.
Tony e Ziva, come sempre da quando si erano sposati, stavano uscendo dall'ascensore insieme senza scostarsi gli occhi di dosso e con un sorriso d'intesa. Solo a guardarli McGee, che non sopportava eccessive smancerie, iniziava a fantasticare su una sua eventuale relazione. Loro erano una di quelle coppie che fanno sognare, che quando le guardi sembrano quasi non avere problemi. Ed effettivamente era così, perché riuscivano sempre ad attraversare ogni ostacolo se erano insieme, e ciò non sarebbe cambiato nemmeno dopo la morte.

Tony si accorse dello sguardo perso del collega
Tony: "McGee stai sbavando..."
Gibbs entrò in ufficio in quel momento, confermando l'affermazione dell'agente Dinozzo. In fondo anche lui non aspettava altro se non vederli insieme; erano fatti l'uno per l'altra e non sarebbero stati certo lui e le sue regole a separarli.

Dopo questi momenti di risate, che sono salutari per iniziare una giornata come si deve, Ziva accese lo schermo grande e mostrò ai suoi colleghi quello che aveva trovato.
Ziva: "Parks, dopo essere fuggito, ha incontrato nuovamente Delko all'entrata di un supermercato, dove pochi giorni fa il proprietario aveva deciso di piazzare una microcamera nascosta su consiglio dei telegiornali"
Gibbs: "Cos'è successo durante l'incontro?"
Ziva fa partire il video ripreso e commenta
Ziva: "Delko sta porgendo a Parks dei documenti, ma sono in una busta nera, quindi non possiamo sapere cosa contengano. Potrebbero essere dei protocolli per un cambio di personalità, magari per farlo fuggire più facilmente senza essere fermato alla dogana"
Tony: "Mi chiedo cosa ci guadagni Ryan"
McGee: "I criminali come Delko farebbero di tutto per mettere i bastoni fra le ruote alla giustizia. Potrebbe anche solo essere un gesto di ripicca nei confronti dello Stato"

Tony osservava la moglie incantato e continuava a pensare a quanta fortuna avesse avuto anche solo ad incontrarla. Era all'ottavo mese ed il suo corpo era scolpito come un opera d'arte. Era riuscita a non insospettire nessuno, tranne per il fatto che sempre più spesso doveva fare delle visite mediche, inventando scuse di ogni genere, ed i colleghi l'avevano notato. Ma non ci avrebbero fatto caso, o almeno così sperava.

Pochi giorni dopo venne rinvenuto il cadavere di Parks all'entrata secondaria e in disuso già da tempo, dell'ospedale di Washington. Ziva era andata a fare una delle sue solite analisi, con la scusa che voleva andare in banca per capire chi lo aiutasse nei  suoi movimenti bancari. Fu lei a trovarlo e senza pensare alle domande che avrebbe potuto suscitare chiamò Gibbs.
Quella sera Ziva stava parlando con Ducky per sapere cosa ne pensasse se un giorno lei fosse stata incinta e per non perdere il posto di lavoro non lo dicesse a Vance che sicuramente l'avrebbe dimessa per il periodo di gravidanza.
Tony intanto era andato a comprare la cena, perché quella sera avrebbero mangiato in ufficio, ma al suo ritorno trovò Gibbs e McGee che parlavano silenziosamente.
Tony: "Capo, pivello, che succede qui?"
McGee venne colto alla sprovvista, e non sapendo cosa dire guardò il capo che fece cenno di si con la testa.
McGee: "Tony, ecco vedi... In questo periodo Ziva è molto... Misteriosa" Doveva trovare le parole adatte e non sapeva come  far capire all'amico i suoi dubbi.
Gibbs: "Doveva essere in banca, come ha fatto a trovare il cadavere che era sul retro dell'ospedale?"
Tony si mise una mano in volto; i suoi colleghi stavano per raggiungere una conclusione, e avrebbe dovuto dire tutto.
McGee: "Abby ha analizzato il sangue che c'è sulla vittima, e..." McGee iniziava a sudare sotto lo sguardo agghiacciante di Tony.
Gibbs: "Appartiene a Ziva! Temiamo che sia stata coinvolta emotivamente e l'abbia pedinato per poterlo far fuori, come vendetta per aver fatto soffrire la sua famiglia quando era piccola"
Tony era allarmato, sapeva che non poteva esser stata sua moglie, e sapeva perché era all'ospedale quella mattina. La cosa che lo preoccupava era perché Parks avesse addosso il sangue della sua amata. Stava per aprire bocca quando Abby arrivò come un treno in corsa
Abby: "Gibbs Gibbs Gibbs Gibbs... Ho analizzato il DNA del cadavere e non si tratta di Parks, ma del suo fratello gemello!"
McGee: "Tony, tua moglie può aver ucciso l'uomo sbagliato e senza nemmeno un mandato!"
Tony: "Dov'è adesso mia moglie?" cercò di scandire ogni singola parola per mantenere la calma, ma gli risultò molto difficile.
Ziva: "Sono qui" disse da dietro le scrivanie.
Aveva assistito all'intera scena senza che nessuno si accorgesse di lei, ed era arrabbiata del fatto che i suoi stessi colleghi abbiano dubitato di lei. Conosceva il suo carattere, e sapeva che a volte tendeva ad usare le sue capacità di autodifesa, ma non sarebbe mai arrivata a mettere a repentaglio la sua carriera per sete di vendetta. Quel suo continuo dimostrarsi una donna forte e coraggiosa aveva portato gli altri a convincersi che potesse aver compiuto un atto tanto stupido, quanto pericoloso.

Ziva e Tony si guardarono e senza bisogno di parole capirono che era arrivato il momento di dire la verità.
Ziva: "Sono incinta"
Tutti rimasero meravigliati dalla notizia, non aveva detto né da quando, né se aveva intenzione di crescerlo, ma in cuor loro sapevano entrambe le risposte.
I due uomini ammutolirono e solo Abby, con la sua spontaneità ruppe il ghiaccio
Abby: "Come avete deciso di chiamarla? O chiamarlo?"
La sua domanda era del tutto disinteressata, non voleva sapere perché avessero deciso di non dire niente, e Tony decise di spiegare come stavano davvero le cose
Tony: "In questa pancia c'è una bambina" disse sfiorando il ventre piatto della moglie "Si chiama Catelin Tali Dinozzo" a sentire quel nome su di loro calò un atmosfera più angosciante di quanto già non lo fosse, e l'uomo non fu più in grado di continuare. Avevano deciso di darle il nome due persone importanti nelle rispettive vite, e McGee, Abby e Gibbs non potevano far altro che ammirarli per questo. Poi il capo prese a parlare
Gibbs: "Ragazzi miei... E' una cosa bellissima questa, perché non ce ne avete parlato prima? Avremmo dato a Ziva la possibilità di fare le sue visite senza alcuna copertura, l'avremmo dimessa"
Stava per finire la frase ma venne interrotto bruscamente dalla donna
Ziva: "No! E' proprio questo che non volevo! Io voglio sbattere in cella quel bastardo che ha procurato tanto dolore nella mia casa! E lo devo fare anche se con un bambino in grembo!"
McGee che non si era ancora ripreso dalla notizia e non aveva più proferito parola, provò a rassicurarla
McGee: "Ziva... Ma lo possiamo acciuffare noi, trascorri una serena gravidanza. Lo faremo per te"
Tony vide la moglie in difficoltà e cercò di spiegare
Tony: "McGee, Abby, capo... Ziva è all'ottavo mese. Non potevamo dirvelo, perché temevamo proprio questo. E se poi fosse venuto a saperlo Vance, sarebbe stata la fine della sua carriera da agente federale"
Abby iniziò a capire, corse nel suo laboratorio. Anche lei sapeva che Ziva non avrebbe mai ucciso un uomo per solo rancore, specialmente ora che doveva imparare a fare la madre.

Gibbs: "Voi non avete avuto fiducia in noi!" Era irato con entrambi: con l'uomo a cui aveva sempre fatto da fratello maggiore, e con la donna che aveva accompagnato all'altare.
Ziva era altrettanto furiosa
Ziva: "Neanche voi vi siete fidati di me! Credevate che io potessi mettere in forse il mio lavoro! Credevate che non fossi abbastanza forte da gestire i miei sentimenti"
Tony cercò di calmarla, ma Gibbs non mostrava segni di cedimento
Gibbs: "E come lo spieghi il sangue sul corpo della vittima?" Se non fosse stato ferito nell'orgoglio avrebbe capito, ma quella era una situazione molto delicata. Era consapevole che Ziva non c'entrava nulla, nonostante le prove dicessero il contrario, ma la rabbia lo accecava.
Ziva: "Io... Io non lo so. Non so più cosa pensare" rispose sbattendo le mani sui fianchi.
Abby arrivò proprio in quel momento
"Io si! Ziva non ha fatto niente. Poco fa c'è stato un furto in ospedale, si parla di provette contenenti il sangue delle pazienti del reparto ginecologia. Ci scommetto il mio collare che Parks ha preso quello di Ziva per uccidere il fratello, facendo pensare che fosse stata lei versandolo sul cadavere. Ecco cosa contenevano quei documenti che Delko aveva consegnato a Parks." Poi aggiunse "Ziva, abbiamo sbagliato a dubitare di te, ma che altro potevamo pensare? Anche voi avete commesso uno sbaglio a non avvisarci, ma tutti fanno degli errori. Noi siamo una famiglia, e dobbiamo riuscire a perdonarci, vero Gibbs, vero McGee?" i due annuirono mentre Abby reclamava un forte abbraccio di gruppo. Aveva ragione, erano una famiglia, gli errori si fanno, ma bisogna perdonarli. Ora erano uniti come mai, avrebbero acciuffato quel delinquente e avrebbero reso giustizia.

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