E ora si ricomincia davvero

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07:00
* driin driin *
< Che palle! > dico ancora assonnata. Questa frase oramai è come un motto.
Gaetano è proprio di fronte a me. Sta sorridendo, mi guarda e mi bacia la fronte.
< Buongiorno my darling > dice baciandomi
< E buongiorno anche a te > dice accarezzandomi la pancia
Gli passo le braccia sulle spalle mentre lui mi tiene per i fianchi
< Buongiorno PAPINO > dico facendogli la linguaccia
< Ancora no dai... non farmi sentire già vecchio... per ora vanno più che bene le tue parole > dice mordicchiandomi le labbra.
Mi tiene ferma per i fianchi e mi fa sedere su di lui.
Mi toglie la maglia del pigiama e mi accarezza la pancia, la schiena, il seno, il collo... ansimo un po'. Il suo tocco è così leggero che mi provoca brividi.
< Sei così bella. Hai una pelle così liscia, così profumata > dice facendomi piegare su di lui e baciandomi il petto.
Scosta le bretelline del reggiseno e mi accarezza le spalle, il seno.
< Mmmm > mugolo, ho i brividi.
< È così bello sentire le tue mani su di me, dentro di me... la tua barba soffice che mi accarezza > dico baciandolo
< Andiamo a fare colazione?  Ho fame > dico
Lui scoppia a ridere
< Già, ora hai un'altra vita da nutrire, quindi andiamo... vado a prepararla io, tu preparati pure > dice prendendomi per i fianchi e facendomi alzare.
Gaetano scende giù e io vado in bagno.
Ora mi ricordo che non avrò il ciclo per altri 8 mesi. Perfetto. Niente sofferenze.
Mi lavo la faccia e mi vesto.
Scendo giù saltellando, sono così felice che abbraccerei la gente per strada.
< Come mai tutta questa felicità?  >
Mi chiede Gaetano divertito
< Ma ci pensi, non avrò il ciclo per otto mesi! È semplicemente stupendo, vero? > dico sedendomi
< Non posso esprimere un parere non ne so molto, ma almeno non ti vedrò piangere e contorcerti sul divano > mi dice baciandomi la fronte
< Infatti, meglio così.  Cos' hai preparato?  >
< Caffè, toast con la Nutella e ci sono anche gli yoghurt > dice porgendomi una tazza di caffè
< Uhm bene, dove sono i toast? Mi attirano tanto > dico bevendo il caffè
< Sono nel tostapane, ancora qualche secondo e saranno pronti > dice sorridendo.
Dopo poco il tostapane caccia i toast fumanti, li mette su un piatto e li posa a tavola.
Appena li vedo mi viene l'acquolina. Ma non appena ne prendo uno l'odore mi penetra nelle narici.
È quasi fastidioso. Mi porto una mano alla bocca. Corro in bagno. Gaetano mi viene dietro. Mi butto a terra in ginocchio con le mani sul water. Gaetano mi tira leggermente i capelli indietro.
Vomito come un'ossessa.
A momenti vomito anche dagli occhi. Gaetano mi prende per la vita e mi fa alzare.
Mi accarezza la fronte e mi passa un fazzoletto.
Sono esausta. Non riesco neanche a.camminare, Gaetano mi conduce al lavandino e mi lava dolcemente il viso
< Ti senti un po' meglio?  > mi chiede passandomi un asciugamano
< Si grazie, va meglio. Mi sà che era meglio avere il ciclo che vomitare di continuo > dico mettendomi una mano sullo stomaco.
Gaetano mi dà una pacca sulla spalla
< Se potessi, starei male al posto tuo.. ma non si può, quindi coraggio! Ci sono io ad aiutarti > mi dice abbracciandomi.
Mi lavo i denti e lui va a vestirsi. Usciamo di casa alle 08:15, e in cinque minuti siamo a scuola.
Monica ci sta aspettando nel parcheggio.
Appena scendo dalla macchina mi viene incontro
< ehii, tutto bene? Non mi hai fatto sapere niente! E poi non potevi riposaerti un po'? >
< Si Monica, buongiorno anche a te > le rispondo sarcastica
< Si, buongiorno.Allora? Come stai? >
< sto bene, mi hanno detto che è stato lo stess e la.stanchezza che messi.insieme mi hanno fatto quell'effetto. Ma tranquilla, ora va tutto bene > dico e lei mi abbraccia
< Ok, però cerca di stare calma. Va bene?  Non vorrei ti succedesse di nuovo >
< Si Monica! Stai tranquilla! So badare a me stessa. Non ho due anni, e poi c'è Gaetano > dico io salendo le scale.
Arriviamo in classe e subito vado a sedermi. In effetti sono un paio di giorni che mi sento così, così strana.. quasi stanca.
< Come mai oggi mi avete invitato a pranzo? Dovete dirmi qualcosa?  > chiede Monica guardandomi incuriosita
< Mah, non so.. è stata un'idea di Gaetano. Non so cosa voglia dirti. Non lo ha detto neanche a me > dico cercando di essere seria
< Bah...chissà cosa gli passa per la testa... >
Nel frattempo arriva la prof di inglese, che senza preavviso inizia ad interrogare. Fortunatamente non mi trovo tra i malcapitati che vengono scelti casualmente dalla prof.
Durante le cinque ore di lezione penso solamente alla gravidanza, al pancione che presto avrò, al bambino che riempirà di gioia la nostra vita, non ho neanche un pensiero negativo. Riesco solo a vedere i lati positivi.
Monica non ne sà ancora nulla, sono curiosa di scoprire la sua reazione
ore 13:30
Io e Monica usciamo insieme, e sulla " nostra " panchina aspettiamo Gaetano.
< Sono troppo curiosa! Ma tu davvero non ne sai nulla? >
< No, davvero.. non so proprio, penso che a tavola te ne parli > le dico, ma faccio fatica, vorrei tanto salvarle addosso e dirle tutto, ma voglio anche aspettare, è giusto che ci sia Gaetano con me, il bambino è nostro.
< Ragazze, scusate se vi ho fatto aspettare, ma il professor Fioretti ha iniziato a chiacchierare e non sono riuscito ad evitarmi un lunghissimo discorso sulle Ferrari, roba allucinante > dice passandosi una mano sulla fronte, come se fosse disperato.
Io e Monica lo guardiamo divertite e scoppiamo a ridere
< Ah vi diverto così tanto? >
< Già, come dici sempre tu, sei un uomo dalle mille risorse > dico baciandolo.
Entriamo in macchina e durante il tragitto Gaetano inizia a cantare tenendomi la mano,mano che non lascia nemmeno per cambiare marcia.
" You're the light, you're the night
You're the colour of my blood
You're the cure, you're the pain
You're the only thing I wanna touch
Never knew that it could mean so much, so much "
Canticchia " love me like you do ", quella che consideriamo la " nostra " canzone.
< wooow siccome dicevi che non eri romantico > dice Monica che dà una pacca sulla spalla a Gaetano
< Beh, è vero, non lo sono molto, ma ho tutti i motivi per esserlo. Claudia mi ha cambiato tanto. Merita questo e altro > dice tirando su con il naso.
È imbarazzante essere qui ora, cavolo, stanno parlando di me in mia presenza, ceh, come non essere imbarazzata?
Siamo arrivati, Gaetano apre la porta.
E quando entriamo abbiamo una meravigliosa visione.
La tavola è apparecchiata, c'è un vaso di fiori, di tulipani rossi.
Ci sono tre piatti coperti da delle " cupole " argentate
< ragazze, accomodatevi > dice facendoci sedere
< Ma... ma quando hai preparato tutto questo?  Stanotte?  > chiede Monica incuriosita
< È stata Iolanda > dice sedendosi
< Oddio. E chi è questa ora?  >
< È la colf, viene tre giorni alla settimana > dico io
< Ah però.... brava a Iolanda > dice Monica ridendo
Iniziamo a mangiare. Monica freme dalla curiosità di sapere cosa Gaetano deve dirle, ma non sa che entrambi dobbiamo parlarle.
Gaetano stappa una bottiglia di spumante e apre anche una bottiglia di aranciata.
Riempe il bicchiere di Monica e il suo con lo spumante, che tralatro è il mio preferito.
A me invece tocca l'aranciata, non posso bere alcolici.
Monica ci guarda con un'aria strana.
È difronte a noi. Sta fissando il mio bicchiere. Non capisce perché io debba bere l'aranciata.
< Allora, cosa dovete dirmi? Avete anche lo spumate... abbiamo qualcosa da festeggiare?  >
Gaetano si alza e mi prende la mano. Mi alzo e lui mi passa un braccio sulla vita e con la mano destra mi sfiora la pancia.
Monica è ancora seduta e ci guarda dal basso verso l'alto e viceversa.
< Sono confusa... Spiegatemi >
< Monica, abbiamo una cosa da dirti, non è vero che Gaetano vuole parlarti, ceh, vogliamo parlarti entrambi di una cosa >
Lei annuisce e si alza.
< Bene, cosa dovete dirmi? Mi sto preoccupando.... > dice scherzando
< Okay, glielo dico io? > mi chiede Gaetano
Io annuisco e lui si abbassa per baciarmi la pancia.
Monica sbarra gli occhi.
< Preparati, tra otto mesi saremo in tre > dice Gaetano entusiasta, facendo tintinnare il bicchiere con il suo
< Cosa? Sei incinta? > mi chiede sbarrando gli occhi
< A quanto pare.... > dico toccandomi la  pancia
< Oddio Claudia > mi abbraccia e mi accarezza la pancia
< Sono davvero felice, ma... vi sentite pronti? > ci chiede preoccupata
< Si, si. Stiamo insieme da poco... ma lo sai meglio di noi, è come se ci conoscessimo da una vita. > dico io, sento Gaetano stringermi di più a sé. Mi guarda con quello sguardo suo caratteristico.
< Si lo so... ma un bambino! Ceh, la vostra amica cambierà tantissimo!  Dovrete prendervi cura di un neonato, siete così giovani, non siete preoccupati neanche un po'? >
< È ovvio che lo siamo, ma siamo.anche così felici.... non ce lo aspettavamo > dice Gaetano
< Un attimo. Non prendevi la pillola tu? >
< Si,ma.... ehm.. un paio di volte me ne sono dimenticata e... è succcesso così... per caso > dico io
< Vabhe, non voglio mettervi la pulce nell'orecchio.... ma, non so, ceh è comunque un'altra persona di cui vi dovete occupare >
< Si lo sappiamo... ma siamo così felici, questo bambino è un pezzo di noi due > dice Gaetano
Monica ci sorride, sul suo viso però si nota un'ombra di preoccupazione.
Alle 17:00 ci avviamo per andare in ospedale, andiamo a trovare Sara, con noi viene anche Monica, a quanto pare ha un regalo da darle.
Quando arriviamo al piano di ostetricia mi viene l'ansia. Nel corridoio ci sono alcune ragazze che camminano a malapena, hanno il fiatone, con i loro compagni che le seguono e le tengono sotto braccio.
Non sono brava a sopportare il dolore, e ho paura. Gaetano che mi tiene per mano nota la mia aria preoccupata. Sto fissando una donna che si lamenta seduta su una sedia della sala d'aspetto, sala che è proprio davanti lo studio di Gianna.
< Che c'è?  > mi chiede Gaetano
< Eh? No no, nulla... stavo guardando quella donna. Poverina sta soffrendo parecchio. NON VOGLIO SOFFRIRE ANCHE IO > dico piangendo sulla sua spalla.
Lui mi abbraccia e mi accarezza la testa. Sento Monica che mi accarezza la schiena
< Oh amore, ma lo sai, ci sono io con te... > dice baciandomi la fronte.
All' improvviso sento un urlo di una donna.
< Come faccio a stare tranquilla?  Io non voglio urlare!  Ho vergogna! > piagnucolo
< Ma Claudia!  Hai ancora otto mesi per pensarci!  Su > dice Gaetano guardandomi e asciugandomi le lacrime con le labbra.
Annuisco.
Monica mi sorride e mi dice di stare calma.
Arriviamo nella camera di Sara, sta allattando i gemellini.
È così felice, c'è anche Francesco che viene subito a salutarci.
< Domani pomeriggio torniamo a casa > ci dice Sara
< Ascolta, stavo pensando di tornare a casa, potrei aiutarti con i bambini, sempre se per te va bene >
< Ma no, tranquilla, ora hai altro a cui pensare, se vuoi tornare fallo, ma non sentirti obbligata eh >
< Ma io non mi sento obbligata, anzi, mi farebbe piacere... >
<  Pensaci un po' prima... tutto bene voi?  E tu Claudia?  Come ti senti? > mi chiede Sara premurosa
< Insomma, stamattina non mi sono sentita molto bene >
< Perché? Cosa ti è successo? > chiede preoccupata
< Ma no, tranquilla, tutto nella norma. Ho avuto la nausea... > dico rassegnata
< Ah, lo so è brutto... ma non dura molto, e poi ne vale la pena > mi dice indicando i gemellini.
< E tu, mi raccomando! > dice a Gaetano < Vedi di non farla soffrire,altrimenti te la vedrai con me > dice seria, subito dopo scoppia a ridere
< Tranquilla, non lo farei mai, soprattutto per evitare che tu mi picchi >
Prendo in braccio Davide. È così piccolo, così indifeso.
Mentre Monica parla con Sara e le consegna un pacco Gaetano prende in braccio Roberta.
La culla a lungo e la guarda meravigliato. Siamo vicini a cullare questi piccoli esserini. Sono sicura che anche Gaetano sta pensando a quando prenderà tra le braccia nostro figlio.
Alle 18:00 dobbiamo andare, l'orario delle visite è finito.
< Voi andate pure, io me me torno con mia madre, è venuta a prendermi > ci dice Monica salutandoci con un bacio sulla guancia.
< Ok, a domani > le dico io felice
Usciamo dall'ospedale e ci sediamo su una panchina.
< Gaetano, cosa ti va di fare? >
< Non saprei.... o forse si > dice guardandomi malizioso
< uhmm non ti accontenti > dico facendogli la linguaccia
< Eh no, sbagli, non pensare subito male, ho una cosa da chiederti. >
< Ah okay, dimmi pure, sono molto curiosa >
Gaetano si alza e strappa un fiore dall'aiuola, nonostante il cartello che lo vieta.
Si inginocchia davanti a me, sotto lo sguardo della gente che ci guarda incuriosita. Alcuni si sono fermati, ci stanno guardando
< Cosa fai? > gli chiedo sorridendo
< Ci stanno guardando tutti > dico imbarazzata
< Claudia, amore mio, era da tanto che aspettavo questo momento, e ora è il momento giusto. Tra qualche mese nascerà nostro figlio, che sicuramente sarà bello come te, e... beh,ti va di va di trasferirti da me? > mi chiede ancora  inginocchiato.
Faccio finta di pensarci un po'.
La gente mi urla  < SIII! DIGLI DI SI! > alcuni filmano la scena.
Che imbarazzo!
< Si si si! > dico abbracciandolo
La gente ci applaude entusiasta.
Gaetano si alza, mi bacia la pancia e mi prende in braccio.
< Ti amo troppo my darling > dice e mi bacia con passione
La gente urla felice.
Anche il mio cuore sta urlando dalla gioia, sento battere il cuore di Gaetano e il mio all'unisono.
Mi stacco dalle sue labbra e piangendo lo abbraccio, all'orecchio gli sussurro < anche io ti amo tanto >

Un pezzo di noi dueWhere stories live. Discover now