il temuto incontro con i suoceri

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< Ah. Ma perché non me lo hai detto prima? > chiedo preoccupata
< Beh, pensavo che era meglio non farti agitare prima del tempo. Ho fatto male? >
< Eh insomma, almeno mi sarei preparata psicologicamente >
< Addirittura?  Vogliamo sfatare il mito che l'incontro con la suocera è orribile? > mi dice ridendo
< SONO SERIA! Lo so che i tuoi genitori sono simpatici, a volte li incontrati a casa di Rosy... la cosa che però mi preoccupa è un'altra, dobbiamo dire loro tutta la verità?  >
< in che senso? La verità su cosa? >
< Dobbiamo dir loro che sono una tua alunna, che ho 18 anni e che sono incinta.... ma aspetta, com'è nata questa cosa del pranzo? >
< Allora, mia madre è da una vita che mi stressa con il fatto che vuole vedermi con una ragazza, delle mie ex, quelle poche nessuna ha conosciuto mia madre. Qualche giorno fa mi ha chiamato e come al solito mi ha chiesto se avevo trovato una brava ragazza, io le ho detto di sì, allora lei entusiasta ha detto che avrebbe voluto conoscerti, di te non sa nulla, né il nome né che sei incinta, che sei una mia alunna e che sei la sorella di Sara... niente di niente >
< Io... io ho paura, non vorrei che i tuoi alla notizia che sono una tua alunna di dieci anni più giovane e pure incinta si arrabino >
< No, non credo, secondo me saranno entusiasti, li conosco bene. E poi mia madre è più piccola di sette anni... quindi... >
< Mah, speriamo... e se non Mi accettano? > piagnucolo
< Ma dai!  È vero che li conosci poco, ma non sono male su... >
Speriamo che sia come dice, ho l'ansia...  Domani sera conosceró i miei suoceri, e di loro so poco.
< Sai che non ho una buona memoria, parlami dei tuoi, almeno mi faccio un'idea... >
< Allora, mio padre, Sandro, è un cardiologo, ama il tennis e i libri di fantascienza, mia madre, Wanda,  è una casalinga, le piace cucinare e cantare, è grazie a lei se da piccolo ho preso lezioni di canto, ah un'altra cosa, ama i bambini follemente, per anni è stata un'educatrice in una scuola materna. >
< Sarà un'ottima nonna allora > dico entusiasta
< Guarda, ti dico solo che quando ha saputo che Rosy era incinta ha tipo sclerato per una settimana! > dice ridendo
< Speriamo che sia contenta anche per questo bambino > dico speranzosa
< Puoi starne certa > dice, spalanca le braccia e mi fa segno di sedermi su di lui.
Mi alzo dalla sedia e vado tra le sue braccia. Mi culla un po' e all'orecchio mi sussurra < Tranquilla, andrà tutto bene, non sarai sola, ci sarò io ad aiutarti domani > mi bacia la fronte e continua a cullarmi dolcemente.

Sabato,2 maggio 2015
Sento la sveglia suonare.
Sono le 09:00, non ricordo di averla puntata a quest'ora ieri sera, o meglio non ricordo proprio di averla messa.
Inizia a suonare anche la sveglia che è sul comodino di Gaetano.
< Gaetano spegnila..  > mugolo ancora assonnata
Nessuna risposta.
Mi giro dalla sua parte del letto e non c'è.
< Ti piace proprio farmi le sorprese, ahh Gaetano Gaetano > dico sorridendo.
Alzo un po'la schiena e l'appoggio alla testata del letto.
Aspetto impaziente Gaetano, sono sicura che mi ha preparato una sorpresa.
Lo vedo. Ha un vassoio in mano pieno di cose per la colazione.
Indossa solo i boxer e una maglia enorme.
< Buongiorno > dice posando il vassoio sul comodino e baciandomi
< Buongiorno a te, ti piace proprio farmi le sorprese eh? > dico strofinando il mio naso contro il suo
< Si,amo stupirti >
< L'ho notato... dormito bene? > gli chiedo sorridendo
< Si, apparte che mi sei stata tutta la notte aggrappata come un koala > dice facendo il finto amareggiato
< E voi come avete dormito? > chiede
< Noi? >
< Si, voi due > dice accarezzandomi la pancia
< Ahhh, io benissimo, sei molto comodo, e lui non lo so... penso bene però > dico accarezzandomi la pancia
Facciamo colazione con caffè, latte e fette biscottate con la marmellata di pesche.
Alle 10:00 scendiamo in cucina per pensare a cosa cucinare.
< A che ora vengono i tuoi? > chiedo un po' agitata
< All'una e mezza abbiamo tutto il tempo di preparare qualcosa... cosa potremmo cucinare? >
< Mah.. non so, vedo cosa c'è nel frigorifero > dico e mi piego per controllare cosa c'è.
Dó un'occhiata.
< Che ne pensi di spaghetti con zucchine e gamberetti?  >  chiedo con l' acquolina
< Si, buon'idea, e per il secondo facciamo il pollo con menta e limone ok?  >
< si chef > dico andandogli incontro e saltandogli in braccio
< Tu sarai la mia aiutante allora? > mi chiede toccandomi la punta del naso con un dito
< Si chef! Preparo una torta? >
mi dice con quello sguardo di ghiaccio.
Prepariamo una torta al caffè con ganache al cioccolato.
Mentre cuciniamo ridiamo, scherziamo. Mi dimentico quasi di quello che tra poche ore accadrà.
ore 12:00
< Allora, è tutto pronto, dobbiamo solo cuocere la pasta, ma c'è tempo per farlo... direi di andare a fare una doccia > mi dice e mi strizza l'occhio
< Okay, però devi sbrigarti, sennò non riesco a lavarmi, lo so benissimo che ci metti un'eternità >
< Allora facciamola insieme la doccia no? > mi dice prendendomi per mano
< Solo la doccia però eh, non credere di fare il furbetto > dico ridendo maliziosa
< Pazienza, nostro figlio si perderà qualche lezione su come far felice una donna >
< Ma che scemo che sei! > dico baciandolo
Andiamo nel bagno che c'è al pianterreno, non c'è la vasca, ma una doccia molto spaziosa.
Ci spogliamo, Gaetano mi guarda estasiato. E lo stesso faccio io.
È così bello.
< Claudia, seriamente, hai le tette enormi!  >
< Gli ormoni... buon per te no? >
< Certo, sarai la mia latteria personale, oltre al bimbo ovviamente > dice prendendomi per i fianchi e tirandomi a sé
< Ma tu sarai il cliente della Latteria più importante, il mio preferito > dico e lo bacio
< Ne sarei onorato > dice e mi fa un succhiotto sul seno.
Dalla bocca mi esce un lieve gemito che lui soffoca baciandomi, mi prende in braccio ed entriamo nella doccia.
Inizia a schizzarmi con il soffione dell'acqua. Ridiamo come due bambini, è sempre bello fare la doccia con lui.
Prende il bagnoschiuma alla malva se ne versa un po' sul palmo della mano e strofinandolo con l'altra mano creando una leggera schiuma.
Inizia a passarmi le mani sulle spalle, le braccia la schiena, sono difronte a lui, vedo i suoi occhi brillare. Si inginocchia e mi insapona le natiche, le cosce, le gambe,i piedi facendomi il solletico.
Poi risale e riprende ad insaponarmi le cosce, i fianchi, si sofferma sulla pancia facendo dei movimenti circolari. Mentre mi insapona mi guarda dritto negli occhi e mi sorride. Arrossisco sotto il suo sguardo e chiudo gli occhi.
Lascia la pancia e sento le sue mani salire. Si soffermano sul mio seno. Con la mano " disegna " dei cerchi provocando in me un turbine di emozioni.
Mi insapona il collo e mi bacia dolcemente.
Faccio lo stesso con lui, gli insapono la schiena possente, il petto, il ventre piatto e scolpito, le cosce, i polpacci duri, salgo di nuovo. E lascio una lunga scia di sapone sui suoi fianchi.
Prende il soffione dell'acqua e me la.punta sulla testa, lo shampoo mi gocciola sul volto, mi bruciano gli occhi.  Subito li chiudo. Lo sento ridere, mi bacia la fronte e continua a sciacquarmi. Faccio lo stesso con lui. Alla fine mi bacia con passione. È sempre un piacere avere sul collo il suo fiato. Le sue labbra sulle mie.  La sua lingua che si intreccia alla mia in una danza vorticosa e sensuale...
Sono le 12:45 ci asciughiamo in fretta, mi prende per mano e andiamo di sopra per vestirci.
< Che metto? > mi chiede Gaetano togliendosi l'accappatoio
< Fosse per me potresti stare anche così > dico sorridendo
< Ah, e sarei io il furbetto? Ah monella >
< Siamo entrambi furbetti caro. Metti quella camicia azzurra che abbiamo lavato ieri, un jeans e per le scarpe boh... vedi tu >
< grazie my darling,e tu? Cosa metti? >
< Non so... vorrei mettere un vestito, ma non voglio dare una brutta impressione. Cosa mi consigli?  >
< Ma siii, un vestito andrà più che bene, metti quello rosa cipria che ti sta così bene >
< Si, e le ballerine, non solo sei uno chef e altre mille cose, ora anche esperto di moda > dico
< Lo sai no? Sono un uomo dalle mille risorse > dice " saggio "
< Si lo so, me lo hai detto tante di quelle volte che ho perso il conto >
Mi vesto e mi aggiusto i capelli, faccio una treccia laterale e mi trucco un po'. Rossetto color carne, matita marrone e mascara. Tutto molto naturale.
Mentre mi trucco tremo un po', sono agitata. Gaetano da dietro mi abbraccia
< piccolina > mi bacia il collo < Lo so che sei preoccupata, ma tranquilla, ci sono io, sarò io ad aiutarti, lascia fare a me.. ti fidi di me? >
Nello specchio vedo il suo sguardo, è dolce come non mai. Mi volto e lo guardo dritto negli occhi
< Certo che mi fido amore mio > dico abbracciandolo.
E mentre siamo immersi in tutta questa dolcezza sentiamo il campanello tre volte
< Questo è mio padre, conoscerei tra mille il suo modo di bussare, sei pronta?  > mi chiede accarezzandomi la guancia.
Mi aggiusto il vestito, ispirò e annuisco
< Sono pronta!Andiamo >
Mi dà la mano e scendiamo giù. Non lascia la mia mano neanche per aprire il portone.
Abbassa la maniglia.  Apre lentamente la porta. Tutto mi appare come al rallentatore.
Eccoli. Wanda e Sandro.
Wanda indossa un abito color pesca, scarpe con il tacco e un grazioso cappellino ( tipo quelli della Regina Elisabetta ), Sandro è in giacca e cravatta, il tutto rigorosamente blu.
Il primo ad entrare è Sandro, abbraccia Gaetano e si volta verso di me.
< Che bella ragazza che sei, è stato fortunato Gaetano a trovarti.  Piacere, io sono Sandro > mi dice stringendomi la mano
< Salve, grazie mille, è davvero gentile, il piacere è tutto mio signore. Io sono Claudia > dico commossa
< Togliti Sandro, fammela conoscere > dice entusiasta Wanda dando una gomitata al marito.
< Si mamma, con calma > dice Gaetano imbarazzato
< Ahhh cara > mi dice abbracciandomi, o meglio stritolandomi.
< Che piacere conoscerti, finalmente ti conosco, io sono Wanda, awww ma come sei bella! >
< Grazie signora, io sono Claudia, piacere di conoscerla, Gaetano mi ha parlato molto di lei >
< Ma che signora e signora!  Chiamami Wanda, andiamo a sederci,voglio sapere tutto su come vi siete conosciuti > dice sprizzando gioia da tutti i pori
< Wanda! La solita impertinente!  > dice Sandro ridendo
Gaetano mi prende la mano e conduciamo i suoi genitori in salotto,
< Tranquilla > mi sussurra all'orecchio
Ci sediamo sul divano, Gaetano è seduto vicino a me e mi tiene la mano stretta stretta nella sua.
Sandro e Wanda si siedono difronte a noi su due puf  bianchi.
< Allora Claudia, parlaci un po' di te, giusto per conoscerci, la tua famiglia, come vi siete conosciuti > mi dice Wanda
< Beh, ci siamo conosciuti a scuola a Gennaio, della mia famiglia c'è poco da dire, vivo con mia sorella Sara e il suo compagno, e qualche giorno fa mia sorella ha partorito due gemelli, Davide e Roberta > dico timidamente
< Ah, aspetta, ma Sara è quella Sara?  Cioè, è l'amica di Rosy? >
< Si, è proprio lei >
< Ahh che cara ragazza, Rosy dice sempre che per lei è una sorella. Mi ha detto anche che ha partorito, beh auguri > mi dice Wanda sfoggiando un sorriso smagliante
< E Claudia, vivi qui? > mi chiede Sandro
< Si, si vivo qui > dico un po'più decisa.
< Quando vi sposate? > ci chiede Wanda, il marito le dà un gomitata
Guardo Gaetano, non so che dire, lui mi sorride e prende la parola.
Ieri sera mi ha detto che quando mi avrebbe sorriso e fatto l'occhiolino avrebbe detto ai genitori della gravidanza. Ecco quindi. È arrivato il momento.
< Beh, mamma, ancora è presto, vorremmo aspettare ancora un po' >
< Ma perché?  Aspettare cosa? Siete così affiatati >
Gaetano mi posa una mano sulla pancia.
< Beh, preparatevi, tra otto mesi diventerete nonni >
Penso di avere la faccia in fiamme.
Wanda porta le mani alla faccia e si alza.
< OH MIO DIO! OH MIO DIO! OH MIO DIO!  MA È STUPENDO!  E QUANDO PENSAVATE DI DIRMELO? > Ecco, sta sclerando, proprio come aveva detto Gaetano. Mi viene incontro mi fa alzare, mi guarda di profilo e mi tocca la pancia.
< ODDIO! NON SI NOTA PROPRIO!  MA DI QUANTO È?  >
<  Un mese > dico sorridente
Gaetano e Sandro si alzano in contemporanea,  Sandro si congratula con noi e ci bacia la fronte.  È davvero affettuoso.
< Ahhh ecco perché quella foto nel corridoio > dice Sandro
< Che foto? >
< Ma come mamma? Non l'hai vista? È nel corridoio > dice Gaetano e la conduce alla parete dove c'è la foto.
Sandro mi abbraccia
< Auguri cara >
< Grazie Signor Sandro >
< Ma dai! Chiamami solo Sandro! >
< Va bene, Sandro >
Sento Wanda esultare alla vista della foto.
< Non farci caso, è fatta così le basta poco per emozionarsi.. sai, ti sono riconoscente, era parecchio che non vedevo tanta gioia nei suoi occhi, e anche al telefonl è diverso, prima era molto monotono nei discorsi, quasi scocciato, ma ora è così felice, ed è tutto merito tuo, e beh anche di questo esserino > dice tirando su con il naso
< Posso? > chiede indicando la mia pancia con la mano destra
< Si, certo >
Posa una mano sul mio ventre
< Lo so che è strano, ceh ancora non si sentono i suoi movimenti, ma è una cosa fin troppo emozionante > mi dice e mi abbraccia e una lacrima mi cade. Mi ero ripromessa di non piangere,  ma non ci sono riuscita!
Sandro mi bacia la fronte e sorride.
< Ma dove sono finiti quei due? > mi chiede ridendo, anche se noto che ha gli occhi lucidi
< Non so, forse stanno ancora contemplando la foto >
< Conoscendo mia moglie è molto probabile >
Andiamo nel corridoio ma non ci sono, allora guardiamo in cucina. Eccoli qui, stanno preparando la pasta.
Mi sembrano felici.
Pranziamo tra risate e chiacchierate riguardo l'infanzia di Gaetano.
Wanda mi racconta di quando da piccolo fece indigestione di Nutella, di quando cadde per la prima volta in una pozzanghera. Poi prende la parola Sandro
< Ah, quando faceva la terza elementare un giorno tornò da scuola tutto contento, mi saltò addosso e mi disse che sarebbero andati in gita a Londra,io e Wanda ci rimanemmo di stucco,era strano che la scuola portasse dei bambini di nove anni in Inghilterra, comunque, mi informai e scoprii  che dovevano andare in un'oasi naturale dove c'era la riserva delle lontre >
Scoppio a ridere, ma perché?  Ceh è troppo tenero Gaetano!  Anche da bambino era così, così " puccioso "
Gaetano arrossisce e porta una mano alla fronte imbarazzato.
Sono le 15:00, sparecchiamo e ci sediamo nel soggiorno, proprio come eravamo seduti prima.
< Allora, dicevate di esservi conosciuti a scuola... ma come mai? Claudia insegni anche tu al Liceo Newton?  > chiede Sandro.
Sento il mondo cadermi addosso. Il momento che volevo non arrivasse mai è arrivato.
Guardo Gaetano, sento le lacrime  riempirmi gli occhi.  Lo guardo, tremo, lui mi sussurra di stare tranquilla e mi prende la mano.
< Beh no, Claudia non insegna, non siamo colleghi, lei è una mia alunna, è all'ultimo anno > dice Gaetano deciso
Vedo Sandro e Wanda sbiancare.
Sento le lacrime scendere copiose.
Gaetano mi stringe forte la mano.
< Ah, non immaginavo... > dice Sandro a voce bassa
< Lo sà qualcuno?  >  ci chiede
< Si papá, lo sanno Rosy e Fabio, Sara e Francesco e Monica, una nostra amica > omette che lo sá anche la preside
< Ah okay, va bene... > dice Sandro.
Scoppio a piangere, mi alzo di scatto e mi chiudo in bagno. Mi guardo allo specchio. Ho il viso rosso, solcato dalle lacrime, il mascara è tutto colato. Sento la porta aprirsi, mi volto, è Wanda.
< Ehi Claudia,  cos' hai?  Perché fai così?  > mi chiede e mi abbraccia
< Wanda, scusa scusa, non volevo > dico piangendo sulla sua spalla
< Ma perché?  >
< Perché sei arrabbiata con noi, perché stai pensando che la nostra relazione è una follia > dico singhiozzando
< Ma no piccola, no.  Stai tranquilla, io e Sandro non vi giudichiamo, lui era il mio medico, quindi... immagina, stai tranquilla su >
Mi guarda e mi asciuga le lacrime.
Annuisco. Mi sento più leggera.
All'improvviso sento qualcosa salirmi per la gola. Metto una mano davanti alla bocca e vado verso il water, mi piego.
Ed ecco che la nausea è ritornata. Wanda si piega un po' e mi tira dolcemente i capelli indietro.
Mi alzo, tiro lo sciaquone e mi lavo i denti. Wanda è ancora qui, mi sta guardando quasi commossa.
< Lo so cosa si prova, quando ero incinta di Gaetano ho passato i primi tre mesi piegata sul water. >
< Scusa, scusa, hai assistito a questa scena così, così... > non so come descriverla
< Tranquilla Claudia.  Ti scusi troppo tu > mi dice ridendo
Torniamo in soggiorno, Gaetano e Sandro sono seduti vicini e ci guardano.
< cosa è successo?  > chiede Sandro, avrà sentito.
< Effetti collaterali della gravidanza... > dice Wanda accarezzandomi la guancia
Gaetano si alza di scatto, mi viene vicino e mi prende per i fianchi.
< Tutto bene ora?  Come ti senti? >
< Meglio grazie.. > dico ancora scossa dall'accaduto.
Poco dopo i genitori di Gaetano vanno via, appena chiudiamo il portone dico < PER UNA VOLTA LA NAUSEA MI HA SALVATA! >
< E perché? >
< Con tua mamma stavamo parlando di quello che le avevi rivelato poco prima... a proposito, cosa ti ha detto tuo padre?  > chiedo curiosa.
Ora mi sento serena, davvero serena.
< Mi ha detto che è dalla nostra parte, e che per qualsiasi cosa lui c'è, ha detto anche che non dobbiamo farci ostacolare dai pregiudizi della gente > mi dice soddisfatto
< Che carino che è!  È molto affettuoso. Una cosa, perché non mi ha detto che quando i tuoi si sono conosciuti tuo padre era il medico ti tua madre? Mi sarei sentita più serena >
< Ma chi te lo ha detto?  Non è vero > dice ridendo
< Ma come?  Me lo ha detto tua... madre... Oddio, l'ha fatto per consolarmi > 

Un pezzo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora