Capitolo cinquantadue

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Pov Abraham
Sono seduto con dei miei zii a bere vodka ma l'unica cosa che vorrei é andare da Mya e stringerla a me.
La guardo, dimenticandomi tutto ció che ho attorno.
Lei, dall'altra parte della stanza, seduta accanto a mia nonna, sorride alle squallide battute di mia zia.

Mi squilla il telefono.
Sbuffo e lo prendo vedendo chi chiama.
Ancora lei, non ci credo.
Esco fuori, cercando di non farmi vedere da Mya ed accetto la chiamata aspettando che sia lei la prima a parlare.

X:"Abraham é da giorni che provo a chiamarti, cosa c'é stai cercando di scappare da me? Lo sai che non puoi"
A:"smettila di dire cazzate. Piuttosto dimmi cosa vuoi. Hai rotto già abbastanza"
X:"lo sai cosa voglio"
A:"sei solo ridicola, lo capisci?"
X:"una volta ti piaceva peró"
A:"non sarei mai venuto a letto con te se avessi saputo quanto stai in basso, puttana" dico ridendo per poi riattaccarle in faccia.

Gli errori del passato. Brutta storia.

Mi volto per entrare in casa e vedo Joshua sulla soglia a braccia conserte che mi guarda.
Per non passargli accanto prendo dalla tasca il pacchetto di sigarette ed inizio a fumare, andando avanti ed indietro per il giardino.
Dopo alcuni minuti lo vedo avvicinarsi.

-"vedo che non hai cambiato abitudini eh" sorride.
-"che vuoi dire?" Dico senza guardarlo in faccia.
-"che le abitudini di una volta non sono ancora cambiate"
Rido.
-"ti sbagli, quello che non cambia sei tu."
-"che devo dirti, mi piacciono le belle ragazze"
-"ti piace usarle"
-"No, così mi fai sembrare cattivo. Diciamo che mi piace soddisfare le loro voglie"
-"le loro o le tue?"
-"diciamo entrambe"
Mi volto a guardarlo.
-"la tua ragazza é davvero.."
Non gli do il tempo di finire la frase che mi precipito su di lui prendendolo dalla maglia.
-"tu, Mya non la devi neanche nominare. Guai a te se la tocchi"
-"Calmati Abraham, non tocco le fidanzate dei fratelli" dice con aria innocente.
-"sarà meglio per te"
Lo spingo.
-"e non chiamarmi fratello" continuo "hai smesso di esserlo l'esatto giorno in cui ho rischiato grosso per le tue stronzate"
Gli cammino davanti sorpassandolo ed entro in casa.
Raggiungo il salone e vado verso Mya che, vedendomi, inizia a sorridermi.

-"Mya vieni" allungo il braccio per prendere la sua mano.
-"dove andate?" Chiede mia nonna.
-"Sono stanco, ho bisogno di riposare"
-"ma lascia Mya qui e vai a dormire" risponde Catrine tirandola verso di sé.
Prendo la mano di Catrine e la sposto.
-"lei viene con me" la guardo serio. Cosi serio da farle paura.
-"ok, scusa" alza le mani in segno di resa.

Mi volto a guardare Mya e le appoggio la mano sul fianco attirandola a me.
Saliamo le scale e raggiungiamo la camera.
Prendo la chiave ed apro.
Entriamo e chiudo a chiave.
Lei va a sedersi sul letto mentre io mi tolgo la giacca e le scarpe. Vado verso di lei. Appoggio le mani sul letto e mi avvicino al suo viso.
Le guardo, per alcuni secondi, le labbra,poi la bacio.
-"vuoi andare a letto adesso?" Dice sottovoce appoggiando la sua fronte alla mia.
-"Voglio solo stare abbracciato a te, senza nessuno che ci disturbi"
-"bene, perché voglio lo stesso anch'io"
Le bacio la fronte e mi alzo dirigendomi in bagno.
Tolgo la camicia e i pantaloni entrando in doccia.

Pov Mya
Mi sdraio sul letto mentre Abraham é in bagno.
Avevo tanto bisogno di un suo bacio.
Tolgo le scarpe ed il vestito e prendo dall'armadio una maglia di Abraham.
L'annuso sentendo il suo profumo e vado in ecstasi. Lui, il suo profumo, il suo sorriso, i suoi baci, sono droga per me.

Vado in bagno e tolgo il trucco, e nel mentre, Abraham esce dalla doccia.
Mette l'asciugamano in vita e con un'altro si asciuga i capelli.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio e lui ricambia.
Tra le sue braccia mi sento protetta in una maniera indescrivibile.
Alzo la testa e lo guardo passando una mano tra i suoi capelli bagnati.
-"posso asciugarti i capelli?" Gli chiedo con voce dolce.
Ride.
-"certo"
Usciamo dal bagno e mentre lui indossa i boxer io prendo il phon.
Lo faccio sedere a terra ed inizio a pettinargli i capelli ed asciugarli. Sono morbidissimi. Passo le mani delicatamente tra i suoi capelli, cercando di aggiustargli il ciuffo, come fa lui ma non riuscendoci.
-"lasciali cosi" dice ridendo.
Si alza e mi bacia.
-"grazie amore"
-"prego" sorrido.

Si mette un pantalone e si sdraia sul letto ed io accanto a lui.
Appoggio la testa sul suo petto e gioco con la sua mano, attorcigliandola alla mia.
-"se domani non mi vedi, saró sicuramente con mia madre. Domani deve fare le analisi"
-"vengo anch'io"
-"no, é di mattina presto e non so quanto dobbiamo stare li"
-"sono venuta per stare vicino a te e tua madre. Non voglio stare a casa" dico alzando la testa per guardarlo.
-"sicura?"
-"si" dico con tono abbastanza deciso.
Sorride.
-"d'accordo nana"
Mi bacia.

Bussano alla porta.
Abraham sbuffa e va ad aprire.
-"gnomo"
Lo sento ridere.
Mi alzo e mi avvicino alla porta.
Vedo Abraham con un bambino tra le braccia e lo guardo perplessa.
Si volta a guardarmi.
-"Mya, lui é jackson. Mio figlio" lo bacia in fronte, sorridente.
-"c-cosa?" Dico stupita.

Mi guarda e ride.
-"che dici Abraham?" quasi urlo.
-"scherzo" ride "é mio cugino. L'ho cresciuto io questo gnomo" lo bacia nuovamente.
Entro in stanza seguita da lui.
-"idiota mi hai fatto prendere un colpo" dico arrabbiata.
-"scusami" ride ed a lui si unisce anche il bimbo.
Mi volto e li guardo. Entrambi smettono di ridere.
-"siete uguali non c'é che dire" mi scappa una risata.
Mi avvicino al bimbo e lo accarezzo.
-"sei bellissimo Jackson"
-anche tu" risponde con una vocina dolcissima.
-"Ehi gnomo, la tipa é mia" lo guarda male.
Il bimbo gli tira uno schiaffo.
-"lo so, scemo" dice ridendo.
-"chi te le insegna queste parole?"
-"joshua" dice coprendosi la bocca con entrambe le mani.
Rido.
-"e chi altro sennó" dice convinto.
Gli tiro un leggero pugno sul braccio, ridendo.
-"ho detto a mamma che dormo con te" dice il bimbo giocando con le orecchie di Abraham.
lui si volta a guardarmi come per chiedermi il consenso.
Io annuisco sorridendo.
-"bene, allora andiamo a letto"
Si sdraia sul letto ed il bimbo si mette accanto a lui e lo abbraccia. Mi sdraio anch'io e li guardo. Insieme sono l'amore.
Abraham allunga la mano verso di me e mi sistema i capelli, sorridendomi.
-"ti amo piccola"
-"anch'io" gli dico chiudendo gli occhi.



Scusate se ho aggiornato più tardi del solito ma ho avuto un pó di cose da fare.
In più adesso inizia la scuola:(
Comunque fatemi sapere se il capitolo é di vostro gradimento magari con qualche commento qui sotto ⬇⬇
E niente. Grazie a tutti per le belle parole che mi scrivete. ❤
Ciao belli
Vi amo.
-Cris
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Without youWhere stories live. Discover now