Capitolo 11

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Le ferite sul mio viso sono quasi guarite del tutto. È passata ormai una settimana e mezza da quando è successo, e mi sembra che sia andata meglio delle altre.

Non ho avuto molte pressioni da parte del ragazzo che più odio, perché ho incontrato Harry solo nelle quattro mura della mia stanza.

Siamo stati abbastanza bravi, se devo essere sincera. Né Finn né nessun'altra persona ci ha visti, o ha almeno sospettato di noi.

Harry è davvero un ragazzo dolce, simpatico e tante volte anche molto arrogante. Delle volte è rude, altezzoso, ma subito dopo ti regala uno di quei sorrisi che potrebbero scioglierti il cuore.

Non mi ha fatto pressioni nemmeno lui, o tanto meno interrogato sulla mia vita precedente- cosa che ho apprezzato moltissimo.

Ho avuto più volte sulla punta della lingua il segreto di Derek- quello per cui vengo minacciata, esclusa da tutti e occasionalmente picchiata. Ma mi sono trattenuta, conoscendo le conseguenze, non tanto mie, ma le sue.

Ho accettato la proposta di Harry di uscire, e così sta sera dovrò andare in un vecchio pub con lui e i suoi amici. Non vado matta per i pub, se devo confessare, ma se ci sarà Harry sarà molto più facile accettarlo.
**
Esco lentamente dalla doccia, rabbrividendo per l'aria gelida che colpisce il mio corpo. Stanno iniziando a cadere le foglie, le giornate diventano più corte, e il freddo ti si insinua sotto la pelle.

Afferro l'asciugamano appoggiato sulla tazza e lo avvolgo intorno al mio corpo infreddolito, stringendomi il tessuto sulla pelle. Accendo il phon e lo appoggio sul ripiano vicino al lavandino, così da riscaldarmi.

Non hanno pensato di mettere una ventola dell'aria calda, quando hanno creato questo posto?

Mi guardo allo specchio e noto che ormai i miei lividi sono diventati giallastri, quasi invisibili. Applico un po' di correttore sotto gli occhi e sullo zigomo ferito, così da coprire tutto. Passando un po' di fondotinta in polvere, è quasi impossibili vedere i lividi e i segni dei profondi tagli.

Passo velocemente il mascara e la matita per le sopracciglia. Guardo compiaciuta il mio lavoro e sciolgo i capelli, passando il phon- ancora acceso- sui capelli leggermente appiattiti.

Quando si sono un po' gonfiati, stacco dalla spina la presa del phon e lo ripongo nell'armadietto sotto il lavandino.

Dirigendomi verso la mia stanza, penso a che cosa potrei indossare. Infondo, non è un appuntamento. Siamo solo due amici che hanno deciso di uscire- e non saremo nemmeno da soli. Non dovrei tirarmi a lucido per due ragioni: la prima è che non ne varrebbe la pena, non dovrei impressionare nessuno- e non riuscirei nemmeno a fare colpo su Harry; e la seconda è che non ne ho i mezzi. Ho solo i miei soliti vestiti, che non vorrei mai abbandonare.

Prendo dei jenas neri, strappati sulle ginocchia, ed una maglietta bianca a maniche corte. Non è decisamente aderente, ma allo stesso tempo non mi fa sembrare una mongolfiera.

Dopo essermi vestita ed aver preso la mia giacca in pelle nera, infilo le mie scarpe bianche ed afferro la mia borsetta- sempre nera. La metto distrattamente sulla spalla, mentre esco dalla porta.

Harry ha detto che ci dobbiamo trovare in un pub di nome Kelly's, che si trova all'angolo di James Square.

Non è proprio uno dei posti più cool di New York, anzi. Ma se una persona come Harry lo frequenta, beh, non dovrei avere dei problemi.

Guido fino al posto, parcheggiando leggermente indietro al locale. La bile comincia a salirmi mentre mi avvicino, sentendo l'ansia crescere.

L'ultima volta che ho messo piede in un locale, è successo.

Beats •H.S.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang