6. Elisabetta

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Dopo il funerale di Mindy, le gemelline si rinchiusero in camera loro. Non volevano fare niente.
Entrambe erano sedute sui loro letti con le gambe incrociate e lo sguardo perso. Roberta aveva in braccio Sebastian ed Elisabetta stringeva Dorotea. Elisabetta, provando a distrarsi, aveva addirittura cucito sul suo vestitino (Sì, tipo Sally) e aveva fatto anche un giro per il quartiere.
-Chi può essere stato?-chiese Roberta ingenuamente.
-Non lo so...- rispose la gemella.
-Ormai é notte, andiamo a dormire?-chiese ancora Roberta.
-No, é presto.
-Ma siamo già in pigiama, in camera nostra, nei nostri letti, tanto vale dormire, vero?
-No, é troppo presto.
-Ma sono le 2! Io ho sonno, andiamo a dormire, su!
-No, é troppo presto.
-Non dire sciocchezze! Molla quella bambola!-impose Roberta.
Elisabetta alzò lo sguardo. Roberta spalancò gli occhi. L'iride di sua sorella non era più marrone, bensì nero. Completamente nero.
Elisabetta parlò:
-No, troppo tardi.
Inorridita, Roberta strinse di più Sebastian. Elisabetta si alzò dal letto come se fosse in trance.
-D-D-Dove vai?-chiese Roberta spaventata.
Elisabetta non rispose. Tenendo Dorotea in braccio, uscì dalla camera. Roberta decise di seguirla seppur terrorizzata. La trovò in cucina, girata di spalle.
-Ho legato la mia anima alla bambola, come molto tempo fa fece Althea. Sai, é stata Dorotea a dirmelo. É stata lei ad uccidere Mindy. Sapeva tutto, Mindy. Doveva tapparle la bocca... e quale modo migliore per farlo se non uccidendola?
-Elisabetta... sorellina torna in te...
-Ma come? Sei stata tu a portare in camera la bambola! Se fossi stata ferma, a quest'ora Mindy sarebbe viva e noi saremmo tranquille!
Dal tono si capiva che Elisabetta era molto arrabbiata. Si girò di scatto e Roberta notò subito la bambola nel braccio sinistro e il coltello nella mano destra. Urlò:
-QUESTA É TUTTA COLPA TUA!!!- e affondò il coltello nel proprio stomaco.
Roberta si tappò gli occhi ed urlò a squarciagola.
Si inginocchiò a terra e piano piano tolse le mani. Appena vide il cadavere della sorella iniziò a piangere disperatamente. Invece, Dorotea si alzò.
-Aahhhh...-disse la bambola con voce robotica-che bello! Ho fatto il pieno con due anime! Ahahahaha!... Mi manca solo la terza...
Roberta guardò Dorotea con gli occhi spalancati. La bambola (abbiamo la conferma: é una yandere)strinse il coltello con il quale si era suicidata Elisabetta nella mano destra mentre si avvicinava a Roberta con passo lento.
Roberta riprese Sebastian e corse nella camera dei suoi genitori.
-Mamma! Papà!-gridò per poi accendere la luce. Ciò che vide le gelò il sangue. I suoi genitori erano morti. Occhi spalancati pieni di dolore, tagli in tutto il corpo, coltelli nel cuore, immersi in una pozza di sangue, con le teste girate verso la porta.
-Ci sarebbero stati di intralcio.-l'informò una voce alle sue spalle. Dorotea era sulla porta.
Corse fuori calciando via la bambola. Tra le sue braccia Sebastian miagolò. Roberta aprì la porta di casa precipitandosi in quella dei genitori di Mindy. Ruppe una finestra ed entrò in casa.
-HERBERT! LISA!- chiamò. Sebastian si dimenò per scendere e quando Roberta lo mise a terra, Sebastian corse subito al piano di sopra e Roberta lo seguì a ruota.
Sebastian entrò nella camera matrimoniale e Roberta vide l'ennesimo omicidio: Herbert e Lisa erano stati decapitati. Le loro teste infilate nelle lampade, i loro corpi buttati sul letto e i loro organi sparsi per tutta la stanza. Roberta stavolta vomitò.
-Roberta... non puoi scappare!
Roberta si girò e vide la bambola sulla porta con gli occhi luminosi.
D'un tratto, Dorotea si mise a cantare:
-Oh dolce creatura...
ubbidirmi dovrai,
Che la mia voce...
Non ti lasci maaaiiii!
Scappa via!
Lasciala a me!
Vai per la tua strada,
Non farti mai più veder!
Scappa micio, via da qui!
Non l'aiuterai mai più!
Mai... Più!!!
Sebastian, come spiritato, scappò in fretta e furia fuori dalla casa.
-Finalmente potremo giocare solo noi due!-considerò Dorotea.
-Lasciami in pace!- pregò Roberta.
-No! Tu mi hai portata in camera tua, grazie per tutte queste vittime!
-Sei stata tu...
-Certo, chi altri? Ho ipnotizzato tua sorella, che ha fatto il lavoro per me. Che brava ragazza! Solo che... ha voluto lasciare a me il piacere più grande: ucciderti.

Non toccate quella bambolaWhere stories live. Discover now