Cap 71: You' re Beautiful James Blunt

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"Le storie hanno sempre un loro perché. Anche questa ha il suo. Voglio raccontarti la storia di Nicolas e Caroline. Del loro incontrarsi inaspettato e di quello che sono stati sino a poco prima di allora" inizia James serio.
Appoggio la testa al muro pronta ad ascoltare.
"Carol è cresciuta in una famiglia nata senza unione. Era una ragazzina spaventata quando sua madre se n'è andata lasciandola sola proprio quando aveva più bisogno di lei. É diventata donna attraversando le relazioni instabili del padre, ha ripulito troppe volte la cucina da bottiglie vuote di birra e ha riordinato i suoi disastri emozionali pur non avendone l'etá adatta.
Passava notti in casa da sola aspettando il suo rientro e si isolava dal mondo intero, conservando inaspettatamente una parvenza di fragile normalitá" James fa una pausa sottolineando l'importanza di questa pesante premessa.
"Il professore di musica aveva notato il suo spiccato talento per il canto e le aveva dato l'indirizzo di una scuola qui a Cambridge. L'aveva pregata di tentare prendendole un appuntamento. Caroline aveva sempre trovato nella sua voce la più fidata amica. Quel dono inaspettato l'aiutava a rimanere a galla impedendole di sprofondare in una vita pericolosa"
Per la prima volta trovo una persona disposta a fare chiarezza nei miei pensieri, guardo James curiosa e attendo le sue nuove parole ansiosa.
"Nicolas suona il basso da quando aveva otto anni, ha sempre trovato in quell'oggetto la sua di voce. Il modo migliore per dire quello che voleva. È sempre stato un ragazzo di poche parole. Un giorno dopo aver messo la custodia in spalla, si é avviato verso la scuola di musica che frequentava ormai da diversi anni. Camminado sicuro ha raggiunto l'aula e sorpreso ha trovato Caroline seduta su una sedia, un atteggiamento composto e gentile lo ha accolto"
Il cielo comincia ad oscurarsi e il presentimento che una nuova pioggia tornerà a bagnarmi si fa insistente.
"Nicolas non é abituato a presentarsi alle persone, tu lo sai, é uno a cui piace dire molto con la sola sua presenza. Carol lo ha guardato inespressiva e lui ha fatto altrettanto. L'insegnante è entrato nell'aula invitandoli a passare quell'ora assieme da soli. Gli ha proposto qualche canzone da provare, il basso di Nicolas avrebbe accompagnato la voce dolce di Carol. Sono rimasti sorpresi da quella inattesa richiesta ma quello che era importante per entrambi era solo fare musica. Perdersi in note leggere, attraversarle, seguirle di nuovo e cavalcarle. Quello fu il primo di molti altri incontri. Come quel giorno, l'insegnate li aspettava, gli assegnava i pezzi da fare e li lasciava soli. Inutile dire che le prime lezioni passarono senza che Nic e Carol si rivolgessero parola ma più cresceva tra loro l'intesa musicale, più, senza neppure volerlo, si avvicinavano l'uno all'altro"
Come si puó avvicinarsi ad una persona senza volerlo realmente, mi sorprendo a pensare mentre un leggero senso di gelosia mi percorre tutta.
"L'ora a settimana che passavano assieme cominció a non essere abbastanza e in un tardo pomeriggio, quando il sole scendeva nel cielo accompagnando il grigiore serale, Carol aveva chiesto a Nicolas se gli sarebbe piaciuto provare assieme a casa sua durante la settimana, dopo la scuola. Nicolas era rimasto sorpreso da quella richiesta e malgrado non fosse da lui avvicinarsi agli altri cosí facilmente aveva accettato l'invito. Piú il tempo passava, piú Carol svelava dettagli inquietanti della sua vita a Nicolas. Si era sorpresa a raccontargli le sere buie in cui suo padre in preda all'alcol le urlava contro, si era scoperta a tal punto da piangere di fronte a lui e mentre in modo naturale aveva trovato qualcuno di reale con cui condividere i suoi disastri, Nicolas la ascoltava mostrandosi attento. Lo sai che succede quando un uomo si sente interessato alla vita di una donna Anna?" James interrompe il suo racconto con una domanda sfacciata.
Mi limito a scuotere la testa in segno di diniego malgrado dentro di me conosca chiaramente la risposta.
"Se ne innamora. Nicolas tornava a casa la sera e la pensava. Si preoccupava per lei quando le lenzuola calde di casa sua lo scaldavano. Si chiedeva dove fosse in quel momento e che stesse facendo, prendeva il suo basso e suonava, spesso sino al mattino, quando le luci dell'alba, lente, crescevano. Caroline gli era entrata dentro, si era abituato alla sua presenza troppo facilmente e quel nuovo strano turbine di emozioni che gli stava facendo visita lo spaventava terribilmente"
James mi guarda inespressivo, entro nel suo racconto pienamente, come ci fossi anche io nascosta in quelle lettere sottili. Ci sono dentro sino al collo e mi pare di sentirlo quello che Nicolas ha provato, sento che sono le stesse sensazioni che provo io per lui in questo momento.

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