difficili decisoni

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L'alba li svegliò filtrando i suoi raggi dallo spiraglio della tenda.

La luce colpì gli occhi dell'uomo, che delicatamente cercò di sciogliersi dal groviglio di braccia e gambe.

Voleva che si riposasse ancora un po', era consapevole che aveva avuto una notte agitata, l'aveva sentita muoversi numerose volte.

Osservò la donna che, per uno strano destino, era diventata la sua compagna.

La priorità ora era capire come sarebbe progredita quella che lui considerava una gravidanza anomala.

Improvvisamente lei spalancò gli occhi e cominciò a dire frasi smorzate senza senso, almeno al momento.

- Vicino all'agrifoglio..-

Lui, girandosi mentre si avvicinava al letto, disse

- di che parli, lupacchiotta? -

- E' lì.. La grande quercia con le radici esposte. -

- Ma che stai blaterando? - Chiese Draco perplesso.

- L'ho vista, solo un momento luccicare.. Nello spiazzo - continuava lei, mentre si passava le mani sul viso a schiarirsi le idee.

- Ti spiace farmi capire di cosa parli? -

- La pietra... E' lì. -

- Scusa, e tutto ciò da dove lo deduci? Sei una veggente? -

Storcendo il naso, lei sussurrò

- L'ho visto in sogno, sembrava che Silente mi volesse mostrare qualcosa. -

Mentre Draco si strofinava il mento ispido.

- Uhmm, un sogno con Silente. Dopo controlliamo,ora tu devi raggiungere madama Chips, è già stata avvisata del tuo arrivo. -

- Le hai raccontato tutto? Come hai potuto?! - Gridò lei con voce acuta, ed arrossendo vistosamente. Solo l'idea che la Chips sapesse cosa e soprattutto come era successo le faceva stringere lo stomaco. Cosa avrebbe pensato di lei? Come l'avrebbe giudicata?

- Non fare la pudica, ti ho almeno risparmiato di dover raccontare i dettagli - rispose atono.

In quel momento lei non gli era grata, anzi le prudeva la bacchetta, non era avvezza a sbandierare i suoi più intimi " segreti ". E quello in particolare l'avrebbe tanto volentieri tenuto per lei.

- Preparati, ti accompagnerò al delimitare della radura, mentre io ti attenderò fuori, non c'è bisogno che ti trasformi - disse spronandola a muoversi.

- No, tu andrai alla ricerca della pietra - disse lei che si stava finendo di preparare. - Io posso cavarmela da sola. - In fondo era stato sempre così, se l'era sempre cavata da sola, per un po' c'erano stati Harry e Ron, ma ora era molto tempo che contava solo su se stessa. Non era abituata a qualcuno che si preoccupasse per lei, di renderle più agevole il cammino.

- Non credo proprio, ti scorterò ed aspetterò. Non posso essere presente, ma non ti lascerò sola, in fondo ..- E poggiò con delicatezza la mano sulla pancia di lei - porti mio figlio. - Hermione scostò la mano e disse

- Non cominciare Malfoy, non sono malata, nè un oggetto fragile, sono incinta, ma in grado di pensare e muovermi autonomamente. Sarà anche tuo figlio, ma sono io che lo scarrozzo, quindi buono e a cuccia. - Gli aveva tenuto testa, ma in fondo le faceva piacere la sua sollecitudine, la faceva sentire protetta.

Lui ridacchiò mentre finiva di raccogliere le cose, cominciava decisamente ad apprezzare quella donna, era forte ed intelligente e, lanciandole uno sguardo sottecchi, anche carina, il che non guastava, poteva dirsi fiero, sarebbe potuto andargli peggio.

She wolfWhere stories live. Discover now