la felicità paga sempre

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Draco delicatamente la sollevò tra le braccia e la poggiò sul tappeto davanti al camino. Appellò dei cuscini, lanciò due incantesimi sulla porta, non voleva che nessuno li disturbasse.

Quella notte l'avrebbe amata come non aveva mai fatto con nessuna, si sarebbe donato completamente a lei, la sua lupa.

E quando tutto quello fosse finito, l'avrebbe sposata.
Ora era certo della sua scelta, perchè non erano stati gli altri, ma il suo cuore ad indicargli la via.

Lei gli si concedette senza remore, l'uno nelle braccia dell'altro carezzandosi scoprirono ogni singolo dettaglio del loro corpo.
Senza vergogna o falsi pudori si esplorarono lentamente, ogni centimetro di pelle venne sfiorato, stuzzicato, venerato, mentre l'eccitazione saliva attimo dopo attimo.

Non avevano fretta, la notte era giovane, ogni bacio, ogni lieve sfioramento apriva la porta del paradiso. Il desiderio venne alimentato con cura piano ma inesorabilmente.
Hermione si sentiva persa in un mondo fatto di sensi, dove Draco la condusse con cura e attenzione fino alle porte del desiderio.

Lui si sentiva trascinato dalla dolcezza della compagna, ogni suo tocco lo infiammava, fece fatica a trattenersi, ma si impegnò ad eccitare ogni terminazione nervosa di Hermione. Voleva che quella notte si fissasse nella mente di entrambi indelebilmente.

Lei era il centro del suo universo.

Quando entrò in lei, lo fece delicatamente, quasi avesse paura di rompere quel fragile fiore di cristallo. Per un attimo si fermò e la fissò dritta negli occhi, lei con le guance soffuse di rossore, incrociò il suo sguardo. Immobili incatenarono i loro occhi per quell'attimo eterno, finalmente uniti nel corpo come nello spirito si sorrisero, mentre la danza iniziava lenta in crescendo.
Non smisero mai di fissarsi per tutto il tempo, presto sospiri e gemiti riempirono la stanza, e quando l'apice li raggiunse, esplodendo come un fuoco d'artificio, si gridarono il loro amore.

Prima di uscire da lei, baciandola le mormorò soddisfatto e sornione

- E così la grifona si è innamorata delle serpe, contro ogni previsione. -

- Mi sembra che la stessa cosa sia successa alla serpe - ribattè pronta la donna con un sorriso. Lui voleva sempre avere l'ultima parola, ma con lei non era possibile.
Draco sorrise appena divertito, la sua grifona non si smentiva mai, l'abbracciò e poi scivolò fuori da lei.

Sdraiato al suo fianco le prese una mano, giocando con le sue dita, poi fissando il soffitto disse

- Appena tutto questo sarà finito, farò di te la nuova Lady. Mi vuoi sposare donna? -

Lei sembrò pensarci, tanto che Draco si voltò perplesso.

- Vediamo, ci devo pensare - rispose.

Con tono quasi offeso chiese

- Forse non sono abbastanza per te? Non dimenticare che, a parte essere il padre dei tuoi figli, sono il tuo compagno, abbiamo un legame. Tu mi appartieni. Non ti permetterò di ignorarlo!- Si stava innervosendo, dopo tutto quanto si erano detti, lei gli sfuggiva ancora, ancora gli si negava. Non era l'uomo migliore del mondo, il più dolce o romantico, ma l'amava con tutto se stesso. Non poteva respingerlo, non ora, non dopo tutto quello che avevano passato insieme.
Per un attimo gli balenò nella testa l'idea di costringerla, un bell'imperius e via.
La fissava corrucciato e lei ridacchiò dicendo

- Ora si che ti riconosco! Ecco che la serpe si rivolta perchè gli hanno pestato la coda, in questo caso l'orgoglio. Il grande Malfoy non accetta un no come risposta, -

Lui teso ed incupito assorbiva l'impatto di quelle parole, assaporandone il significato lentamente. Stranito, si rese conto che in effetti era sotto certi versi vero, ma lui si era esposto, come gli aveva consigliato Harry. Possibile che il suo sforzo fosse stato inutile?

She wolfWhere stories live. Discover now