CAPITOLO 31

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<<Sicura di aver preso tutto?>>.

<<Porca puttana Harry! Per la decima volta; SI!>>; ribatto secca, pentendomene all'istante.
Devo cominciare a ponderare i toni che uso; soprattutto nei confronti di questo ragazzo.

Harry mi ha seguita in camera offrendomi il suo aiuto per sistemare i miei pochi abiti e cianfrusaglie varie all'interno della valigia; gli ho ripetuto mille volte che avrei fatto da sola e che poteva aspettare sul divano insieme al suo amico, ma non è servito a nulla. E' stato molto gentile, è vero, e nel giro di 10 minuti siamo riusciti a liberare bagno e camera dalle mie cose, ma ad ogni oggetto che ho riposto in valigia, un nuovo dubbio su questa mia partenza improvvisa ha preso forma, andandosi ad accatastare insieme a numerosi altri all'interno della mia testa.

<<Non devi essere nervosa>>, sorride gentile e per nulla offeso dal mio tono brusco; <<E' normale avere un po' paura, ma non devi preoccuparti, Ti troverai benissimo a lavorare con noi. Siamo un po' come una grande famiglia sai!? Sono certo che ti adoreranno tutti!>>.

<<Non sono molto brava a far in modo di piacere alla gente...>>, è tutto ciò che riesco a dire. Apprezzo il suo tentativo di tranquillizzarmi, ma più fingo che tutto vada bene e peggio mi sento.
<<Beh, a me piaci già!>>, afferma sollevando il bagaglio da terra e portandoselo in spalla.

Il suo sorriso è dolce ed accogliente e per qualche assurda ragione gli credo. Harry sembra un ragazzo davvero gentile e dal cuore grande. Un po' strambo avvolte, ma in fondo chi non lo è?

Ricambio con un debole sorriso e dopo aver preso il mio vecchio zaino di jeans con dentro i miei album e le mie mille matite da disegno, esco dalla stanza seguita dal cantante.

Liam è seduto sul bordo del piccolo divano con entrambi i gomiti poggiati sulle ginocchia, la felpa del collega stretta tra le mani e lo sguardo perso nel vuoto di fronte a sé. Non appena si accorge che siamo pronti ad uscire, si alza e i suoi occhi stanchi e freddi esaminano i miei bagagli.

<<Quello è tutto ciò che hai?>>, domanda alzando un sopracciglio.

<<Dovrebbe servirmi altro?>>, ribatto con la stessa freddezza.
Tutto quello che ho entra in un bagaglio a mano ed uno stupido zaino. Intende sfottermi anche su questo per caso?

<<Okay... dammi la borsa!>>, allunga la mano, ma mi allontano prima che possa toccarlo.

<<Ce la faccio da sola. Grazie.>>.

Mi volto verso l'ingresso dove Harry sta aspettando in silenzio: <<Pronta?>>, chiede.

<<Sì... ma non so se prendere con me le chiavi o meno...>>, se è vero che domani alle dieci saremo già a Londra, devo presupporre che partiremo molto presto e non avrò certo il tempo di lasciarle alla proprietaria. Oddio... e quando la rivedrò più quella? E il contratto? Come sistemo tutte queste cose se parto domani all'alba?

Harry sembra leggermi nel pensiero; <<Penso sia meglio lasciarle quì; magari le nascondiamo sotto il tappetino fuori dalla porta! Conosco Dan, e penso che si occuperà lui di chiamare la padrona di casa e sistemare tutte le pratiche. Non preoccuparti!>>.

Dopo aver chiuso la porta e aver sistemato le chiavi sotto il tappeto come ha suggerito Harry, scendo le scale e faccio un bel respiro; <<Pensi che siano ancora quì fuori?>>, chiedo tentando di sembrare il più tranquilla possibile, ma fallendo miseramente.

<<Probabile... ma sono solo in tre!>>, mi rassicura coi suoi occhi verdi brillante; <<Prometto di non lasciarti mai più indietro!>>.
Lo osservo porgermi una mano col mignolo alzato e solo dopo un attimo capisco quello che sta facendo.

I Dare You - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora