43 - accident

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«Hai finito di vestire il Theo?» Chiedo a Niall, mentre prendo la borsa.

«Ecco fatto.» Mi dice, poggiandolo sul letto.

Ormai sono passati due mesi e mezzo, Theo è proprio uguale a Niall, stessi capelli biondi e stessi occhi azzurri.

Ho rincominciato a lavorare e alla mattina,quando io e Niall lavoriamo, portiamo Theo dai miei genitori o da suoi.

È proprio un bambino vivace e sorride sempre.

Niall gioca sempre con lui e gli piace prendersene cura.

Usciamo di casa prendendo Theo in braccio e ci dirigiamo verso l'auto.

Faccio sedere il bambino nel seggiolino nei posti dietro, allacciandogli le cinture e sedendomi davanti.

Accompagniamo per prima Theo dai miei genitori,poi Niall mi accompagna al lavoro.

«Quando hai finito chiamami che ti vengo a prendere.»

«Okay, ciao Amore.»

Rispondo, baciandolo sulle labbra,per poi uscire dall'auto dirigendomi verso il supermercato.

***

Verso mezzogiorno chiamo Niall per farmi venire a prendere dal lavoro,lui dovrebbe essere già ritornato a casa.

«Pronto, Niall?»

«Vengo a prenderti?» Mi chiede.

«Si.» Rispondo, per poi salutarlo e riattaccare.

Prendo le mie cose ed esco dal supermercato aspettando sotto ad un tettuccio al riparo dalla pioggia primaverile.

Dopo pochi minuti lo vedo arrivare con la sua auto nera e, mettendomi il cappuccio dello spolverino blu che ho addosso, mi dirigo con passo svelto verso l'auto ferma nel parcheggio.

«Hai preso un po' di pioggia, eh?» Mi prende in giro Niall, sorridendomi come sempre.

Lo guardo male, poi gli stampo un casto bacio sulle labbra calde.

«Dobbiamo prendere Theo.» Mi ricorda.

Ci avviamo, quindi, verso la casa dei miei genitori e prendiamo il bambino.

«Grazie mamma per averlo tenuto.» Le dico,abbracciandola.

«Ma figurati, mi piace passare del tempo con il mio nipotino.» Dice, strizzandogli delicatamente le guance.

Ritorniamo in macchina e dopo pochi minuti entriamo nella nostra casa.

«Eccoci.» Dice Niall, mettendo Theo a terra e guardarlo per qualche secondo gattonare.

«Sono proprio stanco.» Continua.

«C'erano tante persone al ristorante?» Chiedo, mentre mi dirigo in cucina per iniziare a preparare il pranzo.

«Abbastanza.» Risponde, sedendosi sulla sedia del tavolo prensente nella stanza.

«Oggi devo andare a casa dei miei genitori, mi hanno detto che ci sono ancora delle cose in camera mia e non sanno se buttarle o meno, quindi vado là e controllo.»

«Va bene, io resto a casa col bambino. Questo pomeriggio non devi lavorare?» Chiedo, mentre aggiungo degli ingredienti nella pentola.

«No, ho il turno libero.»

Continuo a preparare il pranzo, mentre Niall gioca con Theo in salotto.

«È pronto.» Urlo dalla cucina per farmi sentire,sentendo dei passi pesanti venire verso di me e delle dolci risate farsi sempre più alte.

Theo viene imboccato da Niall, mentre io mangio quello che c'è nel mio piatto.

Dopo una mezz'ora circa, finiamo e mi metto a lavare i piatti.

«Io devo andare,ci vediamo dopo,non dovrei metterci molto.»Mi dice Niall, baciandomi le labbra e salutando Theo.

Lo vedo uscire di casa e mi dirigo in salotto per riposarmi e stare un po' con il bambino.

Arrivano ormai le due e mezzo di pomeriggio e Niall deve ancora ritornare.

Sento suonare il campanello e metto Theo sul tappeto, mentre vado ad aprire la porta.

«Emily!» Grida mia mamma.

«Mamma? Che succede?» Le chiedo preoccupata.

«Niall ha avuto un incidente poco fa, l'ho appena saputo, è in ospedale e ci sono anche i suoi genitori e George.»

«Merda.» Dico tra me e me,prendendo il bambino e uscendo di casa, dopo averla chiusa a chiave.

«Sali in macchina.» Dico a mia mamma, dopo aver sistemato Theo.

Salgo immediatamente e sfreccio verso l'ospedale che si trova a venti minuti da casa mia.

«Come sta?» Chiedo ai suoi genitori, appena arrivo all'ospedale.

«Non lo so, i dottori non ci dicono nulla.» Risponde sua mamma, piangendo.

«Cazzo.» Dico tra me e me, non voglio che gli succeda nulla di grave, sono troppo preoccupata e non riesco a tranquillizzarmi, nessuno riuscirebbe a rimanere tranquilla in un momento del genere.

I'm here for you » n.h.Where stories live. Discover now