20. The third lessons.

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Chiudo gli occhi e inspiro pesantemente chiedendomi cosa io stia facendo per l'ennesima volta.

Ci stacchiamo qualche secondo dopo solamente per prendere fiato e lo osservo in tutta la sua bellezza. Mi chiedo come facciano ad esistere delle labbra così carnose e colorate da questo pigmento rosso a dir poco forte. Ed i suoi occhi, cavolo, il colore delle sue iridi è qualcosa di meticoloso, ti mette quasi in soggezione. Sono verdi chiari, con qualche macchia di una tonalità più scura qua e là e il loro contorno è nero come la pece.

Quando mi accorgo che lo sto osservando da troppo tempo arrossisco violentemente e guardo in basso, aspettandomi una qualche battuta ironica che, però, non arriva.

«Mi piace da morire quando mi fissi, mi fai sentire più carino.» alle sue parole, sia io che lui, sgraniamo gli occhi e apriamo la bocca: siamo entrambi scandalizzati dalla sua frase.
«Tempo fa mi hai detto che odi essere fissato dalla gente.» gli ricordo, rammendandomi di quel giorno in auto.
«Infatti: la gente.» specifica dandomi un bacio a stampo sulle labbra facendomi desiderare molto di più.
«Ora, baciami.» supplico posizionandogli le mani sulle spalle, alzandomi in punta di piedi cercando di arrivare alla sua altezza.
«Subito.» obbedisce all'ordine dandomi un pizzicotto nel sedere che mi fa ridere di buon gusto prima di baciarmi seriamente.

La sua lingua accarezza la mia dolcemente, facendomi avvampare e sentire quella strana sensazione in mezzo alle cosce quando la sua mano scende ed accarezza la pelle che ricopre le mie gambe. È davvero formidabile come questo ragazzo riesca a farmi sentire bene, nonostante non provi niente per lui. Posizione la testa all'altezza del mio seno e bacia lo spazio tra quest'ultimo, facendomi mugolare dal piacere. Piego leggermente il capo in avanti e gli bacio il ponte del naso che, per miracolo, non gli ho rotto il giorno precedente. Gli scappa un leggero gemito di dolore quando, senza accorgermene, gli tiro un riccio, come a volerlo strappare.

Mi bacia successivamente la parte che congiunge il collo al viso ed io chiudo gli occhi cercando di godermi questo momento meglio possibile. Quando potrebbe ricapitarmi un Harry così affamato di sesso? Decido di osare un po' di più, così mi abbasso all'altezza del suo membro e gli lascio alcuni baci umidi sui muscoli laterali degli addominali abbastanza accennati.
«Oh dio.» dice quando mi rimetto in piedi afferrandolo per i passanti dei jeans e attirandolo a me. Mi piace farlo impazzire, in questo modo; mi piace farmi desiderare da un ragazzo come lui: particolarmente esperto.

Mi abbraccia dalla vita esile e mi solleva di poco, privandomi della terra sotto i piedi - in tutti i sensi esistenti, e mi porta fino al suo letto. Si siede su quest'ultimo e mi mette in braccio facendomi posizionare comodamente sulle sue lunghe gambe ricoperte solo dai jeans stretti. Ci guardiamo negli occhi reciprocamente per qualche minuto, perdendoci ognuno nei propri pensieri. Le sue labbra, meravigliosamente carnose e rosse, si attaccano al mio petto baciando, nuovamente, il solco tra i miei due seni, facendomi per l'ennesima volta rabbrividire. Mentre il suo viso è immerso nelle mie curve, ricambio le piccole carezze affettuose baciandogli i ricci.

Si stende sul letto, portandomi con sé e, di conseguenza, facendomi coricare sopra di lui, che ha i muscoli duri come il marmo, ma è sorprendentemente comodo. Resterei così per tutta la vita, se potessi e, soprattutto, se lui me lo permettesse.

«Mh.» mugola in approvazione quando, per posizionarmi meglio, spingo il mio bacino contro il suo, creando una forte frizione.
«Ah.» butto un sospiro tenendomi sopra la sua "V" che scompare sotto i jeans per dare un'altra leggera spinta.
«Come fai a farmi impazzire semplicemente con un po' di frizione?» mugola a tratti piantando i talloni nel materasso e spingendo verso l'alto il bacino, a fine di incontrare il mio.
«Non lo so, mi chiedo lo stesso di te.» mi posiziono meglio sopra alla sua alta figura e, cercando di essere sempre sensuale nei movimenti, mi ci metto a cavalcioni, di sopra. Ansimo e serro gli occhi, così fortemente e saldamente, che quasi ho paura di non riuscire ad aprirli più.

Sex Lessons • H.SWhere stories live. Discover now