31. I can't believe it!

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Sorrido ampiamente, incapace di credere che Harry mi abbia portato nella spiaggia dove, pochi mesi fa (è già passato tutto questo tempo?), abbiamo stretto il nostro accordo. Che non sia andato nei migliori dei modi è un altro fatto, ma penso che non sia stato un brutto errore - forse il migliore della mia vita.

Sorrido mentre saltello come una bambina di cinque anni, sulla sabbia fresca; la sensazione che quest'ultima provoca sui nostri piedi è qualcosa di spettacolare. Ho sempre amato andare in spiaggia d'inverno, fin da quando ho quattordici anni e, ad essere sincera, penso sia un'abitudine che non perderò mai. Soprattutto adesso che c'è Stan: è bellissimo vederlo giocare così libero; mi fa sentire bene, anche se può sembrare una cosa stupida. Non che non lo sia, ma, magari, lo è per gli altri; per me è meraviglioso vedere queste creature giocare così liberamente. Forse perché amo gli animali (non lo metto in dubbio, questo) o, magari, solo perché il cucciolo rappresenta i sentimenti che provo per Harry.

«Smettila deficiente!» grido mentre ridacchio, appena mi prende in braccio a mo' di sacco di patate. Dio, mi arriva il sangue al cervello; mi pulsano fortemente le tempie.
«Harry!» strillo di nuovo, cercando di salvaguardare la mia sanità mentale; anche se, ammetto, che non mi dispiace affatto il suo strano modo di giocare.
«Zitta, nana!» mi dà una sculacciata, al che io sobbalzo e mi faccio scappare un urlo poco virile dalle labbra. Sto ridendo; ridacchio come non ho mai fatto nella mia vita: sono felice, non riesco a trovare problemi, di nessun genere. E per questo devo ringraziare il mio ragazzo, nessun altro se non lui; gliene sarò grata per sempre. Perché, anche se un giorno ci lasceremo (spero che non succeda ma, come diceva sempre mia nonna, mai dire mai), io sarò felice di essere stata sua, perché mi ha insegnato cosa significa vivere e non esistere.

Mi ha saputo dimostrare che la teoria di Oscar Wilde era giusta e veritiera, al contrario di come molte persone pensano. Disse che ci sono persone che vivono, come ci sono uomini che esistono; penso sia la cosa più vera che un essere umano possa aver mai sentito uscire dalla bocca di qualcuno o, in tal caso, dalla penna di qualcuno. E, non perché io sia completamente ed egoisticamente dalla parte di questo scrittore forbito, ma credo che sia uno dei migliori che siano mai esistiti.

Prendo tra le mie gracili braccia Stan che, già un po' cresciuto, mi fa gravare per il suo peso corporeo; è un cucciolo pesante, oserei dire, enorme. Ma la cosa mi piace e mi addolcisce alquanto, insomma: quale persona sana di mente a cui piacciono gli animali non adora quelli paffuti? Nessuna, appunto.

«Holland!» grida Harry prima di darmi un morso sulla guancia; Dio, è così infantile.
«Ma sei deficiente?!» strillo spazientita lasciando il piccolo sulla sabbia ed iniziando a correre per acchiappare il mio fratellastro.

~

Quando arriviamo a casa, non so veramente cosa pensare; insomma, Harry adesso è il mio ragazzo (ed io, giuro, non potrei esserne più felice), ma c'è questa costante paura di un qualcosa che non so cosa sia. Dio, sono così contraddittoria con me stessa. Comunque sia, prendo una mela dal vassoio per poter passare un po' di tempo in santa pace; non voglio che nessuno per ora (e con nessuno intendo proprio così) mi rivolga la parola.

Mi stendo sul divano e addento la mia amata mela verde e croccante, mentre penso a tutto quello che mi sta intorno. A come io, una ragazza che ha fatto soffrire tantissima gente, possa aver trovato la mia felicità che, sì, consiste in un ragazzo, ma è pur sempre felicità. A come Harry, seppur uno dei ragazzi più strani che conosco, mi ha accettato per il mio carattere lunatico e non per il mio corpo. Ma, dopo, sopraggiunge un altro pensiero tra le tante immagini che mi si proiettano in testa: la nostra relazione. Potrà davvero funzionare? Insomma, siamo pur sempre parte della stessa famiglia e non penso sia normale che io sia così affezionata a lui. Ho paura che un giorno, per una motivazione o per un'altra, non potremmo più stare insieme - né come fratellastri né come coppia.

Sex Lessons • H.SWhere stories live. Discover now