34. Peter!

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Sono praticamente saltata addosso a quel pazzo di mio zio Peter; la mascella mi fa male poiché sto sorridendo troppo. Ma, Dio del Cielo, il fratello di mio padre è qui e mi sta abbracciando; quindi ho tutto il diritto di spaccarmi i denti per le troppe risa.

In realtà vorrei anche piangere perché è troppo tempo che non lo vedo, non lo tocco e non gli parlo dei miei problemi da adolescente frustrata. L'ho sempre considerato un fratello, dato che ha solo dodici anni in più di me; è come un cugino, diciamo.

«Peter!» esclamo lasciandogli baci in tutte le parti del viso nel quale, noto con piacere, si è fatto crescere quella famosa barbetta incolta che fa molto "Brad Pitt".
«Come stai, principessa?!» inizia a camminare verso casa mia, ricordando perfettamente dove abito, nonostante non entri in quella casa da forse decenni.
«La solita maledetta vita di merda e tu?» non so esattamente se raccontargli cosa mi stia capitando o no; mi fido, ma non vorrei poi così tanto esagerare. E se lo dicesse a mia madre? Okay, sicuramente non andrebbe così, ma sono sempre un po' intimorita.
«Queste parole, H!» mi chiama con il nomignolo da lui datomi all'età di quattro anni, rimproverandomi per un stupida ed innocua parolaccia. Quanto mi sia mancato quest'uomo, è indicibile.

Qualche minuto dopo varchiamo la soglia di casa e subito ci dirigiamo in cucina per scolarci una birra insieme.
«Allora, ancora verginella?» mi chiede alzando un sopracciglio ed ingoiando un sorso di bevanda alcolica. Arrossisco per le sue parole; cavolo, non ricordavo fosse così espansivo a livello colloquiale.
«No, finalmente non più!» sorrido battendogli il pugno.

So perfettamente che il nostro rapporto è veramente strano; ma nella mia vita nulla è mai stato normale (sempre che la definizione di tale parole si possa dare in modo neutro), quindi è perfetto così. Ricordo ancora quando Peter, all'età di quindici anni, mi chiese se mi piacessero le donne o gli uomini - "sei dell'altra sponda?" mi domandò. Risposi con un "no" un po' titubante. A quell'età non avevo ancora capito da che parte stavo. Comunque fui felice di averne parlato con lui, anche perché non avevo poi così molte persone con cui parlare e sfogarmi.

«No! Non ci credo.» urla ed io, in modo sommesso, inizio a ridacchiare dicendogli di abbassare un po' il tono.
«Con chi?» spalanca gli occhi e apre così tanto la bocca che ho paura la sua mandibola tocchi terra; è davvero così difficile pensare che io non abbia più l'imene?
«Un mio ex, si chiama Niall ed è molto carino. Siamo rimasti amici, comunque.» rispondo in modo naturale, ricordando quella notte che non so se definire speciale o tremendamente strana.
«Non puoi restare amica con tuo ex, è contro le regole naturali di questa vita di merda!» mi dà un colpetto sulla spalla e, ridacchiando, mi fa un occhiolino e se ne va in salotto.

Vado in bagno per svuotare la vescica e, quando torno nella sala d'ingresso per parlare un po' della vita di mio zio, trovo Harry che mi guarda in modo strano.
«Haz, lui è mio zio Peter.» glielo presento e vedo il mio ragazzo tirare un enorme sospiro di sollievo: ha sicuramente pensato fosse qualche mio vecchio amico.
«Piacere.» Peter gli batte il pugno e ritorna a farsi i fatti suoi spaparacchiato nel divano.

«Vieni un secondo con me?» mi chiede Harry indicandomi il piano superiore con la testa. Annuisco e lo seguo.

Quando entriamo in camera sua mi sbatte sulla porta e mi bacia come se non mi vedesse da anni a questa parte. Che gli succede, adesso? Ricambio, chiaramente, felice di questo suo gesto ma anche un po' sorpresa.
«Harry?» parlo sulle sue labbra mentre lui inizia a toccarmi dovunque, come se non avesse mai visto o sentito il mio corpo.
«Mh? Ho troppa voglia di te.» mi strattona i pantaloni e mi attira verso il suo bacino.
«Amore, non siamo soli a casa, ti ricordo.» dico accarezzandogli i ricci mentre lui inizia a leccarmi da sotto la maglietta tutto lo stomaco.
«Allora vedi di non gridare.» dice infilando una mano nei miei pantaloni e stuzzicandomi da sopra le mutande.
«Oh cielo.» farfuglio e gli tiro un riccio.

Sex Lessons • H.SWhere stories live. Discover now