Capitolo 10

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Avevano già studiato il mondo dei troll, degli elfi e delle sirene e dei draghi . Secondo il re se non si sapeva tutto sui mondi vicini e antichi non si sarebbe mai potuto vincere la guerra contro gli umani . Dopo quel momento di visione globale dei territori , insieme decisero che il punto più opportuno per attaccarli era nella palude ,proprio dove avevano allestito l'accampamento. Dopo quella decisione di ricorrere a un ' armata terrena e alata (fatta da animali selvaggi , notturni e non), Esmeralda chiese di vedere il maestoso esercito ,Che si stava allenando come ogni giorno in una specie di palestra sotterranea . Di solito questo era proibito dagli esterni ma bastarono qualche sguardo speranzoso e triste di Esmeralda che il re cedette .
Furono allora accompagnati alla palestra , ed Esmeralda che si stupiva raramente , rimase senza fiato. Davanti a lei un gruppo di troll muscolosi, sporchi e soprattutto puzzolenti si stavano esercitando in un 'allenamento quasi impossibile , cruento quanto basta e molto duro . Questo però dava i suoi frutti ... ogni troll in quella stanza avrebbe potuto combattere almeno con sei umani. Esmeralda non aveva mai visto una cosa così schifosa e allo stesso tempo affascinante , tutti e proprio tutti avevano dei muscoli d'acciaio , e non davano l'impressione di essere stanchi.
Anche se era evidente lo sforzo fisico, era come se loro non sentivano nulla di quello che stava accadendo.
I troll erano divisi in due gruppi , nel primo i troll avevano delle armi stranissime con le quali si infilzavano l' uno contro l'altro . Questo ovviamente causava molte ferite , e molto sangue scorreva sul pavimento ; ma questo particolare non sembrava scoraggiarli anzi più sanguinavano più volevano continuare. Il secondo gruppo invece correva attorno ai compagni , cavalcando topi giganti e affrontando un percorso ad ostacoli stravagante , pieno di trappole e pericoli . Guardando tutto ciò , a Esmeralda per un momento si illuminarono gli occhi. Era quello che cercava e che le serviva  .
Accorgendosi di quel gesto involontario di Esmeralda , il re disse: < Allora mia cara , i miei ragazzi l'hanno convinta ? >.

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