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Non riesco ad addormentarmi questa notte, ma non è una novità.

Da quando Arizona mi ha lasciato non riesco più a dormire la notte, e se lo faccio riposo per solo un paio d'ore. Sento come un vuoto dentro di me, che non posso colmare con nessun'altra cosa. Il rumore dei tuoni è l'unica cosa che al momento mi tiene compagnia. Mentre prima avevo la ragazza che amavo e che tutt'ora amo, tra le braccia, mentre si accoccolava al mio petto.

Sono le due del mattino, e il mio cellulare vibra. Non me ne preoccupo, tanto non sarei rimasto sveglio comunque. Dentro di me arde una piccola speranza che il destinatario del messaggio sia Arizona, ma le mie speranze crollano non appena noto il nome sullo schermo.

"Mi manchi." Dice il testo del messaggio.

Non so più come far capire a Marion che il mio è stato solo un errore. Una cosa da una volta e basta. Purtroppo lei non vuole comprenderlo e ogni giorno mi scrive un messaggio al quale, frequentemente, non do una risposta.

Decido di risponderle una volta per tutte, sperando che capisca che non voglio continuare questo tira e molla con la ragazza che amo per colpa sua.

A: Marion
Ne abbiamo già parlato una volta Marion. Basta. Io amo Arizona, lo sai, per cui smettiamola con questa sceneggiata inutile che non giova a nessuno dei due. Voglio vivere la mia vita con lei e far si che mi perdoni per le orride cose che le ho fatto. Smettila di scrivermi, non migliorerai la situazione e da me non otterrai comunque nulla. Quello che è successo tra di noi un mese e mezzo fa è stato solo un errore, nulla di più. Finiamola qui, Marion. Per il mio bene e anche il tuo.

Invio e spengo il telefono. So per certo che Arizona non mi scriverà, e detto sinceramente non ho voglia di leggere quale sarà la risposta di Marion al mio messaggio. Chiudo semplicemente gli occhi, pensando a come sarebbe stata adesso la mia vita se non avessi tradito la mia ex ragazza. Non ho mai amato nessuna come ho amato lei.

Mi addormento, o almeno mi sembra di essermi addormentato. Cosa che non succedeva da molto ormai. Sono più tranquillo e sereno mentre sogno, forse perché mi sembra così reale poter stare con lei in un'altra realtà in cui io sono rimasto fedele al suo amore.

Mi sveglio a causa del rumore di una macchina che suona il clacson. Guardo l'orario e noto che sono le otto di mattina. Oggi sono riuscito a dormire più del solito senza rendermene neanche conto.

Vado in bagno, mi faccio una doccia, mi lavo i denti e la faccia e poi mi vesto. Cammino in mezzo alla stanza e qualcosa mi prende leggermente alla sprovvista: il calendario. Segna il due Gennaio 2015, ma oggi dovrebbe essere il quattordici Novembre 2015. Decido di non darci peso, probabilmente non mi sono mai accorto di aver lasciato il calendario a sette mesi prima.

Esco fuori di casa e fa decisamente molto più freddo di ieri, ma continuo a camminare per minuti e minuti, finché non arrivo davanti al pub in cui io e Arizona ci siamo conosciuti esattamente...lo stesso giorno che era segnato sul calendario, il due gennaio.

Entro nel pub e vedo che la cameriera che ieri aveva flirtato con me non c'è più, mentre è ritornato Jake, il quale avevo conosciuto quando mi ero trasferito mesi prima. Sono felice, mi aveva detto che si era trasferito in Spagna perché voleva iniziare una nuova vita lì, ma a quanto pare sembra che non sia così.

Mi avvicino al bancone, sedendomi e togliendomi il cappotto, la sciarpa e il cappello. "Ehi Jake." Lo saluto.

Lui mi guarda alzando un sopracciglio. "Ehi." Mi risponde. Pensavo avrebbe avuto un'altra reazione, invece sembra quasi che non mi conosca.

"Come mai sei tornato? La Spagna non era fantastica come credevi?" Rido, ma lui non sembra capirmi.

"Come scusa? Ma ci conosciamo?" Sembra serio, ma deve star scherzando.

Glasgow's Pub [h.s]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant