23-La battaglia

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Il mattino seguente, tutti si svegliarono all'alba, compresa Lynn. Il gran giorno era arrivato.
In seguito ad una misera colazione(tutti erano troppo agitati e per questo era passata loro la fame)i combattenti iniziarono a vagare per il castello senza una meta precisa.
La mattinata passò più lenta del solito. Avevano deciso che per quel giorno non avrebbero fatto addestramento dato che nel primo pomeriggio sarebbero dovuti scendere in battaglia, perciò nessuno sapeva cosa fare e come passare il tempo senza pensare a quello che sarebbe successo nelle ore successive. Dopo aver pranzato, i guerrieri scesero nella "palestra" e andarono a rifornirsi di armi.
Appena furono pronti, si ritrovarono davanti al portone.
Una volta lì, ci fu una divisione in due gruppi: quelli che andavano a combattere e, la minoranza, che rimaneva al sicuro dentro il castello.
-Bene.-disse Syd-É arrivato il momento.
Detto questo, ogni combattente alzò la propria spada verso il cielo, per un paio di secondi. Non ci fu bisogno di parole di incoraggiamento, quel gesto aveva già detto tutto.
I genitori andarono ad abbracciare i figli, e Laura, la quale rimaneva anche lei fuori dalla lotta a causa dell'età, andò ad augurare buona fortuna a Syd e agli altri.
-Tua madre sarebbe così fiera di quello che sei diventata. Lo sai?-domandò Laura alla figlia adottiva.
-Lo so, e so anche che sei fiera anche tu.
La donna le rispose sorridendo-Buona fortuna Sidney. Possano gli spiriti della natura essere con te in battaglia.
Syd abbracciò Laura e poi condusse gli altri verso il campo di battaglia.
Il piccolo esercito arrivò davanti al portale, era quello il luogo del combattimento solo che non c'era ancora nessuno.
Alcuni iniziarono a domandarsi se era una trappola o se si erano arreso, ma la maggior parte non ci credeva. Infatti, dopo una decina di minuti, le prime sagome scure arrivarono dall'orizzonte.
Syd e gli altri si prepararono allo scontro.
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-Allora che facciamo?-domandò Chris dondolandosi con la sedia in cucina.
-Non lo so. Continuiamo con obbligo o verità?- ipotizzò Alex-L'altra volta é stato carino.
Titti lo guardarono storto ed Emily sentì le guance bollire.
-Possiamo evitare per favore?-domandò Skyler limandosi le unghie. Poi so rivolse a Lynn-Tu cosa vuoi fare, tesoro?
-Possiamo giocare a nascondino.-disse la bambina con un sorriso a trentadue denti.
I ragazzi si guardarono intorno annuendo.
-Cercate di non distruggere niente.-disse Laura, impegnata a preparare qualcosa da mangiare per la cena.
-Cosa vuoi che sia una piccola partita a nascondino....Alex conti tu!-annunciò Skyler andando verso la porta.
-Perché io?-domandò il ragazzo frustrato.
-Così. Quanti sono a favore di far incominciare Alex?-tutti alzarono la mano, perfino Laura.
Vedendo quella totalità di voti a suo sfavore, Alex sbuffò e prese a contare. Gli altri corsero alla ricerca del nascondiglio perfetto.

Lynn fu la prima a trovare un posto, al contrario dei ragazzi più grandi, che non riuscivano a trovare niente. A Emily venne in mente la stanza che aveva trovato insieme ad Alex il primo giorno, ma se fosse andata lì, il ragazzo l'avrebbe trovata subito. così decise di seguire gli altri verso altri nascondigli. Skyler si chiuse dentro la prima camera aperta che trovò e Zack si rifugiò in quella dopo. Logan, Chris ed Emily andarono avanti, nessuno di loro voleva invadere la privacy degli altri ospiti, preferivano cercare altri posti. Perciò iniziarono a salire le scale e, dopo aver superato tutti i piani con le camere, arrivarono sul tetto del castello.
-Wow!- disse Logan guardandosi intorno. Da lassù riuscivano a vedere tutto: la collina da dove erano arrivati il primo giorno, le montagne sull'orizzonte, il mare che si trovava al di là dell'immensa foresta. I tre ragazzi si sentivano quasi i signori di tutte quelle terre, vedendole dall'alto.
Christina non abbassò mai lo sguardo, aveva troppa paura per guardare quanto erano in alto.
-Dai Chris, non aver paura! Ci siamo qui noi.-disse Logan mentre si sedeva sul bordo del tetto insieme ad Emily.
Chris, ripensando a quando era nella serra con Amy, creò una ringhiera su cui appoggiarsi e, senza mai staccare le mani, riuscì ad arrivare vicino ai ragazzi. Ma si rifiutò di sedersi come loro.
I tre ragazzi rimasero a guardare il paesaggio per minuti, fino a quando un rumore di passi fece ricordare che erano nel mezzo di una partita a nascondino. Infatti, Alex, Sky e Zack stavano andando da loro.
-Alex ha avuto un'idea.-disse Skyler facendosi avanti per prima.
-Spara.
-Allora...-iniziò Alex-É già da un po' che ci stavo pensando, ma prima non potevo dirvelo, dato che c'erano sia Laura che Lynn. Quindi, ora che Lynn é ancora nascosta e Laura ancora in cucina...
-Si, abbiamo capito.-disse Chris-Qual'é la tua idea?
-Bhe, mentre Lynn starà facendo il suo pisolino pomeridiano, diremo a Laura che andiamo a farci una passeggiata nei boschi qua intorno d invece...
-E invece?
-Che ne dite di andare a spiare i nostri genitori mentre combattono?
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Syd serrò i pugni alla vista dell'uomo. Justin, in sella al suo cavallo nero, avanzava verso di lei capeggiando il suo esercito. Le ci vollero la mano di Liam su una spalla, per fermarla a non andare verso il nemico e sfoderare le spada su di lui.
-Stai calma.-le sussurrò il marito, ma lei non ci riusciva. Aveva troppa rabbia che ribolliva a causa sua.
-Sidney, ma quanto tempo.-disse Justin scendendo dal suo cavallo. Solo in quel momento, Syd si rese conto della persona affianco all'uomo. Justin se ne accorse.-Oh, non ho fatto le presentazioni: Sidney, questo é mio figlio Max. Max, lei e gli altri dietro sono le persone di cui ti abbiamo parlato io e tua madre.
Syd strinse ancora i pungi appena lo sentì parlare della sua vecchia amica.
-Allora, come va la vita?-domandò Justin ai suoi avversari.
-Non siamo qui per prenderci una tazza di the.-disse Matt-Siamo qui per proteggere i nostri figli.
-Oh ma certo che no.-rispose Justin-Ma dato che siamo in tema the: Amy, hai qualche nuovo aroma da consigliarmi, dato che tu i intendi di erbe. Oppure potrei chiedere a tua figlia, Matthew. Ho saputo che é stata lei ad ereditare la terra.
-Brutto figlio di put...-iniziò a dire Jess ma fu fermata da Ayumi.
-Come hai fatto a scoprirlo?- domandò Liam.
-Mi avete sottovalutato. Davvero, dopo tutto quello che ho fatto vi chiedete come ho scoperto i poteri delle vostre figlie. Notevole da parte vostra, pensavo aveste già dato per scontato che lo sapessi.
Un brusio si sollevò dalle ultime file dell'esercito.
-Andiamo. So tutto sulle vostre vite. Credevate davvero che non vi avrei controllato in tutti questi anni. Io so tutto. So che alcune famiglie sono perfette, o lo erano prima di venire qui.-Justin si avvicinò e guardò verso Amy e Jess, che, entrambe si stavano stringendo ai mariti.-E poi so anche di alcune famiglie che, invece, si stanno distruggendo da anni. Anche tu ne conosci una, vero Syd?
Justin si era messo di fronte alla donna e la guardava negli occhi, finché Liam non lo allontanò.
-Stai lontano da lei!-gli urlò contro.
-Dopo tutto quello che ti ha fatto, la proteggi ancora? Dopo tutte le volte che ti ha tradito, la ami davvero ancora?
Liam rimase zitto, e Syd non riuscì più a trattenersi.-Ora basta!-urlò sfoderando la spada e puntandola alla gola di Justin.
-Ecco la Syd che conosco: intrepida e cazzuta. Mi è mancata molto negli ultimi tempi in cui ci siamo visti.
-Non cercare di cambiare discorso.- disse la donna-Ora dimmi come hai fatto a sapere tutto di noi.
Justin abbassò la punta della spada e guardò Syd negli occhi, un'altra volta.
-É semplice tesoro: spie. Ho spie dappertutto io, e, addirittura, ne avete portata una fin qui. Pensa un po'.
Le perone iniziarono ad agitarsi, e a Syd vennero le lacrime agli occhi. Erano tutti dei grandi amici, chi mai li avrebbe traditi per conto di Justin?
-Ormai mi sono divertito abbastanza. Dai, vieni fuori!-disse l'uomo rivolgendosi agli avversari.
Syd non osò girarsi, non voleva scoprire il traditore, ma dal pianto di Amy e dalle urla di Chase capì tutto.
-Eric come hai potuto?-domandò il padre mentre il figlio avanzava verso Justin.
-Scusami papà, ma era la cosa giusta.
-La cosa giusta?-chiese Amy tra le lacrime- Ti rendi conto di quello che hai fatto? Non solo hai messo in pericolo la vita di tua sorella, ma la vita di tutti noi, la tua famiglia. E tutto questo perché é la cosa giusta per te!
-Esatto!-fisse il ragazzo posizionandosi affianco a Max. In quel momento arrivò un soldato nemico e disse qualcosa a Justin nell'orecchio.
-Oh, perfetto.-disse l'uomo, annuendo alle parole del soldato-Ero proprio curioso di conoscerli.
Justin guardò verso l'esercito avversario, il quale iniziò a farsi domande su quelle parole.
-Portateli qui!-annunciò Justin e un gruppo di soldati arrivò affianco all'uomo con degli ostaggi.
-Voi che ci fate qui!-urlò Syd sorpresa-Non vi avevamo detto di rimare nel castello.
Nessuno dei sei ragazzi rispose. I soldati li liberarono davanti ai genitori.
-Vi ha fatto del male?-domandò Amy andando in soccorso della figlia.
-No, no. Ci hanno trovati solo due minuti fa...
-Bla bla bla. Possiamo rimandare le ramanzine a dopo?-ammise Justin-Noi saremmo nel bel mezzo di una battaglia.
-In realtà non l'abbiamo ancora cominciata.-disse Liam per contraddirlo.
-Bene, allora iniziamo.-Justin sfoderò la spada e la punto verso il cielo, e, in quel momento, l'esercito dell'uomo iniziò ad avanzare.

Siamo elementi della naturaWhere stories live. Discover now