La tua mancanza

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Era una fredda giornata d'inverno.Tardo pomeriggio,per l'esattezza.

Oltre al freddo gelido che pungeva come spilli ogni forma di vita,le malinconiche note del pianoforte del padrone di casa,Austria,che suonava per alleggerire lo stress, aleggiavano nell'aria ignare del passare del tempo e di quello che succedeva intorno.

Come spesso accadeva,una  testolina castana  fece capolino dalla porta osservando l'uomo suonare.
''Se ci fosse stato Sacro Romano Impero, -pensò la giovane- forse mi avrebbe chiesto di ballare,ed io sicuramente avrei accettato''
Erano passati otto mesi dal giorno della partenza di Sacro Romano Impero,ma le cose per Italia non erano più state le stesse. Ogni cosa,senza di lui le sembrava senza senso. A chi avrebbe insegnato a disegnare adesso? Chi le avrebbe portato la sua adorata pasta mentre lei,combinatane di nuovo una delle sue,era in punizione? Chi l'avrebbe osservata,di nascosto,mentre lei svolgeva i compiti che Austria le assegnava? Erano piccolezze,certo. Ma erano quelle piccolezze che,ripetute ogni giorno,erano entrate a far parte della quotidianità e contribuivano a rendere il soggiorno in quella casa meno pesante per Italia.
La bambina allora,per strozzare il pianto,si lasciò scappare  un singhiozzo,ma fu sentita da Austria che immediatamente smise di suonare.
<<Sei tu,Italia. Mi sono spaventato>> E si voltò verso la giovane.
<<M-mi dispiace Austria-san... -disse timidamente la bambina- non volevo distur- >>
Non riuscì a finire la frase che subito scoppiò a piangere in un pianto liberatorio.
Durante quegli otto mesi,infatti,Italia non aveva mai pianto,aveva sempre cercato di dedicarsi alla pittura o alla cucina per non pensare o far caso a quel vuoto che le si era formato dopo la sua  partenza.
Austria,preoccupato ma allo stesso tempo comprensivo verso i sentimenti della castana si chinó e le mise una mano sulla testolina.
«Manca anche a me»
Italia lo guardó perplessa e lui annuí con la testa.
«Per oggi sei dispensata dai tuoi compiti. Và e riposati»
«Grazie Austria-San» Si limitó a rispondere.

Da un' altra parte,nel mondo,un bambino dai biondi capelli e dagl'occhi azzurro mare aveva avuto gli stessi pensieri.
«Quando finirà questa guerra,tornerò. Ed allora chiederò ad Italia se mi vuole sposare».

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