Tess, Arrivo

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WESTON'S POV
Finalmente l'avrei rivista. Mi manca così tanto...ho voglia di abbracciarla, baciarla e fare tutte le cose che facevamo insieme. Ovviamente spero che la madre non sospetti nulla...Sarò travestito ma non è detto che non mi riconosca. Dylan voleva farmi mettere addirittura una parrucca...mai io le risposi immediatamente di no spiegandogli che un cappello sarebbe stato sufficiente.
Mentre facevo la valigia pensavo a lei. A quale sarebbe stata la sua reazione. Gli ho detto che non sono adatto a lei, ma dalla telefonata avuta pochi giorni fa mi ha fatto capire che a lei non importa se sono giusto o sbagliato...lei mi vuole così come sono. Ed io non posso che esserle grato. La amo e nessuno può impedirmelo. Finita di fare la valigia aspettai Dylan ed Abi per poi posare le valige nel bagagliaio della macchina e partire.

***
Siamo in viaggio da un'ora e nessuno ha ancora proferito parola. Si sente solo il lieve suono della radio accesa che trasmette le solite hit del momento.
"Che palle" dissi appoggiando la testa al finestrino. Non ricevetti risposta.
"Allora qual è il piano?" Chiesi, almeno per iniziare una conversazione.
"Il piano è che tu dovrai fingerti gay" Mi rispose Abigail provocando una risata da parte di Dylan.
"Ecco volevo parlare proprio di questo...potrei non farlo?" Li supplicai.
"No tu lo fai. Il caso è chiuso" Mi ammonì Dylan.
Se la mettiamo così allora...
"Dylan, tesoro, potresti alzare la radio?" Cercai di dirlo nel modo meno etero possibile.
"Wes lo devi fare quando sei la...non qui" Okay si stava imbarazzando. E Abi se la rideva sotto i baffi.
"Oh amore, vuoi un bacino in segno di scuse?"
"Weston basta"
"Okay, okay"
"Grazie"
"Prego, tesoro"
"Vaffanculo"
Risi per poi prendere una sigaretta. Poi mi venne in mente una cosa.
"Dylan?"
"Si?"
"Lo vuoi o no il bacino?"
"WESTON PIAN-TA-LA!"
Abigail iniziò a ridere provocando una risata anche a me ed inseguito a Dylan.
Erano passate circa due ore da quando eravamo in viaggio, così Abigail decise di fermarsi per sgranchire le gambe e schiarirci un po' le idee.
Arrivati alla prima stazione di servizio scesi, Abigail e Dylan facevano rifornimento, io mi allontanai così, senza dire nulla, non so perché ma lo feci.
Mi ritrovai in un piccolo spiazzo, da solo con l'autostrada e tutte le macchine che correvano davanti a me.
Iniziai a pensare, così dal nulla, non cose positive, non so perché, i dubbi mi sorsero all'improvviso.
'Succederà una tragedia e non potrò mai più avere a che fare con lei.'
'Alla fine sto facendo questo solo per me, sono un egoista.'
'Magari lei sta bene anche senza di me.'
'La madre ha ragione, sua figlia non mi merita, starà benissimo anche senza di me.'
'Si rifarà una vita, anche migliore di quella che avrei potuto offrirgli io; io non riuscirò a rifarmi una vita, continuerei comunque a pensare a lei.'
'Sei un tragico del cazzo Wes, potrebbe andare bene e potrebbe essere un'esperienza che darà la svolta.'
'Sta bene senza di te.'
'Stai facendo questo solo per te.'
'Non ti merita.'
'Si rifarà una vita, l'ha già fatto una volta, perché non due?'
Pensieri negativi. Solo e sempre negativi. Mi sembravo Tess nei momenti di sconforto ed io ero pronto a consolarla ma ora lei non c'è e non può fare altrettanto con me e forse è meglio così.
"Ehi Wes, ti ho trovato" disse Abigail venendo verso di me.
"Uhm... Si ho fatto due passi."
"Andiamo? Siamo pronti."
"Ecco... Si... Andiamo"
"Ehi... Sei sicuro di star bene?"
"Sisi... Scusa... Un pò di stanchezza" dissi cercando di sembrare più convinto possibile.
"Senti Wes, non dirmi cazzate, ormai ho imparato un po' a capirti e so che c'è qualcosa che non va... Avanti"
"No davvero sto bene" non volevo far preoccupare nessuno.
"Bene allora andiamo" e si incamminò ma io rimasi lì fermo immobile a pensare e poi...
"No." Dissi fermo.
"Cosa c'è?" Mi chiese voltandosi.
"Non possiamo farlo"
"Cosa?"
"Non possiamo andare da Tess!" Dissi alzando la voce.
"Stai calmo! Perché dici questo, ora, a cose fatte?"
"Ho pensato, sono un egoista, lo sto facendo solo per me, non mi merita, si rifarà una vita, la madre ha ragione!" Per poco non piansi.
"Ma stai scherzando! L'hai sentita al telefono? Sta bene senza di te secondo te!? L'hai sentita!?"
"...Si"
"E secondo te vuole stare lontano da noi, da te!?"
"Non lo so..."
"Te lo dico io! NO! Non puoi mollare tutto ora! Può andare male ok, come può andare bene, come puoi capirlo se non provi!? Devi buttarti è per lei!"
"Hai ragione"
"Scusa se sono stata brusca, ma è la verità" disse a voce più bassa avvicinandosi a me e di punto in bianco mi abbracciò, un abbraccio consolatorio e dolce, mi serviva.
"No.. No tu hai ragione, è per lei."
"Ora ti senti più sicuro?"
"Molto di più"
"Andiamo a riprenderci la nostra Tess!"
"Andiamo!"
E ci riavviammo verso la macchina.
Dopo esserci persi per almeno 10 volte nonostante Abigail che diceva di sapere la strada, arrivammo.
Era una villetta molto carina, ma cosa fondamentale, LEI era li dentro.
Scesi in tutta fretta piazzandomi davanti alla porta intento a bussare prima di essere preso da due braccia e fatto spostare di nuovo dentro la macchina.
"Wes. Allora. TI SEI IMPAZZITO O COSA?" Mi urlò Dylan.
"Perché scusami?"
"Devi travestirti"
"A già"
Tirai un lungo sospiro prima di tirare fuori la valiga e prendere il cappello, gli occhiali da sole e mettermi altri vestiti.
'Spero non mi riconosca' pensai.
Pochi secondi dopo ero di nuovo davanti a quella porta. Eravamo tutti e tre la davanti.
"Pronto?"
Mi chiese Dylan.
"Pronto" Risposi Deciso.

•FLASHBACK•
Un giorno prima della partenza.
WESTON'S POV
"Abigail!!!" Urlai dalla mia stanza.
"C-cosa c'è Wes!?" Rispose allarmata correndo verso la mia stanza.
"Domani rivedrò Tess! Non ci posso credere!"
"Ma vaffanculo Wes! Pensavo fosse successo qualcosa di grave" rispose tenendosi il petto con le mani.
Non potei fare almeno di ridere, ero troppo euforico per la partenza imminente, l'avrei rivista... Un sogno. Poteva andare bene come succedere una catastrofe, ma dovevo provarci, per la MIA Scheggia.
Corse anche Dylan allarmato; in ritardo come al solito.
"Cosa è successo!? State tutti bene?"
"A scemoo" urlò Abigail ridendo.
"Se avessimo aspettato il tuo aiuto saremmo già andati, amico" e mi unì alla risata di Abigail.
"Stavo cagando permettete, non potevo venire a mutande calate, per te Abi, si sarebbe creato troppo imbarazzo e 'voglia'."
"DYLAN! MA SCHERZI! SMETTILA" divenne rossa paonazza alle avans di Dylan e non potei far altro che ridere, a volte mi ricordavano me e Tess, quanto mi manca.
"Sei sempre il solito Dylan" dissi ancora sdraiato a vedere la scena.
Mi azzittai un attimo, non pensai a niente in verità... Ero in un momento di tepore e stavo bene, in pace, forse per la prima volta dopo che Tess se ne era andata... Ma un attimo...
"DOMANI ANDIAMO DA TESS!" Urlai alzandomi di scatto dal letto.
"Eh già!!" Disse Abigail euforica.
"La rivedremo!" Urlò Dylan e presi dalla felicità ci abbracciammo di nuovo tutti e tre.
Quanto mi manca.

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La ragazza dal sorriso spezzato 2Where stories live. Discover now