Non c'è calma dopo la tempesta

1.4K 108 2
                                    

"È il pensiero di noi insieme per sempre,
È uno di quelli che non mi abbandonerà mai.
Tutto quello di cui ho bisogno è sapere, è da dove devo incominciare.
Prendimi la mano e mostrami il per sempre,
Così non dovrò mai lasciarti andare.
Scriviamo la nostra storia,
Cantiamo le nostre canzoni,
Appendiamo le nostre foto alle pareti.
Questi momenti preziosi che abbiamo scolpito nella pietra dopotutto sono solo... Ricordi."

THERESA'S POV
Eravamo io e Wes, tutti sporchi di polveri colorate. Era la cosa che potessi aspettarmi dopo tutto quel che era successo. Non mi importa a come, dove o per quanto tempo saremmo stati insieme, mi importava soltanto che in quel momento, all'imbrunire, eravamo io e lui nella ritrovata felicità di una volta.
"Andiamo da me?" Chiese Wes mentre mi teneva per le spalle.
"Non mi dispiacerebbe... Basta che non ci sono Abigail e Dylan, sai non per niente, vorrei che questi momenti 'intimi' durino un po' di più..." Ok mi stavo anche un po' arrampicando sugli specchi.
"È un invito a scopate Tess??" Disse con aria falsamente scioccata.
"Idiota" dissi ridendo abbracciandomi a lui che prontamente mi prese e avvolse tra le sue braccia.
"Comunque, qualsiasi sia il tuo intento, la casa è libera, penso che Abigail e Dylan stiano da te o al cinema, la doccia è bella calda calda e il salone già pronto per ospitarci con un bel film"
"Sai sempre come rendermi felice" ero stranamente dolce ma non riuscivo a opporgli resistenza, era tutto troppo perfetto.
Questa sensazione paradisiaca passò da un momento all'altro... Iniziai a perdermi nel vuoto con l'impressione di un pericolo imminente ma non ci feci caso, pensai fosse solo una mia stupida paranoia.
"Tess, cos'hai? Tutto bene?" Mi chiese Wes vedendomi evidentemente pensierosa.
"Mh si si, grazie, tutto ok" dissi cercando di mostrare il sorriso più spontaneo e rassicurante.
"Tess"
"Dimmi"
"Facciamo una cosa diversa"
"Wes, non farmi preoccupare, vai al punto"
"Visto che prima stavi parlando 'dell'intimità' che ne dici se andiamo da dietro e costeggiamo il bosco prima di arrivare a casa da me?"
"Wes... Tu sai quanto non mi piaccia cambiare così le strade" dissi così anche perché quel precedente sentimento si trasformò in un ansia che non sapevo come interpretare.
"Oh andiamo... Non è niente di che, non allunghiamo e vedremo un po' di bel paesaggio... E saremo soli..."
"Non voglio fare 'cose strane' nel bosco Wes"
"Tess! Andiamo non intendevo quello...
Non avrai mica paura?"
"Paura? Ma... Andiamo"
"Allora andiamo da quella parte, ci sono io con te" me lo disse con un'aria troppo 'provocante' e non potei fare a meno che accettare.
"Oh... E va bene, ma solo perché sei tu" dissi con un mezzo broncio.
"Oh Scheggia Scheggia, vieni qui" e mi abbracciò.
Quella preoccupazione non aveva intenzione di andarsene ma cercai in tutti i modi scacciarla. Girammo e ci avviammo per prendere quella strada, ma tutto si fece come più cupo, non avevo proprio voglia di andare li, ma feci uno sforzo.
"Wes... Sei sicuro?"
"Tess, l'ho capito che hai uno strano presentimento, ma tranquilla, ci sono io e quella strada non è affatto trafficata"
Ci incamminammo, tutto tranquillo e finalmente riuscii a tranquillizzarmi un po'.
Non pensai a quella brutta sensazione e iniziai a scherzare con Wes.
"Oddio perché non mi ci hai mai portato qui!? È fantastico! Guarda che pace!"
"Te l'ho detto Tess! Se non fosse troppo tardi ti porterei in un posticino che... "
"Wes... Un'altra volta" dissi chiaramente imbarazzata ma divertita.
"Allora, che ti dicevo... Tutto tranquillo"
"Odio ammetterlo... Ma avevi ragione"
"Olle!! Wes vince ancora!"
"No!! Qui l'ultima ad avere la meglio sono io! ... Wes per favore però, non stare troppo in mezzo alla strada, è comunque pericoloso."
"Andiamo Tess! Chi vuoi che passi a quest'ora e poi te l'ho già detto, questa strada è quasi sconosciuta"
Mi lasciai trasportare dal momento e non fui più così attenta come all'inizio.
Camminammo e Wes era come un bambino che voleva far vedere la sua intraprendenza; lo ammetto era incantevole.
Arrivammo in una curva, era abbastanza stretta, non vedevamo se potesse arrivare un'auto o cosa ma non ci facemmo molto caso. Wes era sempre in mezzo alla strada quando mi disse:
"Tess! Guarda là! Però fai piano o scappa"
"Dove dove? Cercavo in mezzo agli alberi ma non riuscivo a vedere nulla.
"Li! Guarda!"
"Oddio!! È bellissimo Wes!"
"Avvicinati piano... Non vorrai farla scappare"
"Si si certo, è una bellissima volpe Wes"
"Sei bellissima, sembri una bambina, vagli a fare una foto"
"Sono presa dal momento, ora vado"
"Ti aspetto qui!"
"Torno subito!"
Non feci in tempo a voltarmi che senti un clacson rimbombare, la volpe scappò e immediatamente mi girai, quella scena non me la scorderò mai...
"WESTON!!" Urlai il suo nome, vidi solo Wes che veniva sbalzato sul ciglio della strada, una macchina lo fece volare via, rimase lì immobile.
"Wes! Ti prego! Nononono non è possibile!
FERMATI BRUTTO STRONZO!" Iniziai ad urlare e a piangere, quell'essere non si fermò e mi ritrovai in mezzo al bosco con il buio alle porte e Weston ai miei piedi che non si svegliava.
Lo scossi più volte ma non si muoveva.
"Wes-Weston ti prego, svegliati, è solo un incubo vero! Svegliati, ti prego..." Gli presi la testa tra le braccia e mentre componevo il numero dell'ambulanza me la misi sulle gambe.
"Pronto! Aiuto! Un'ambulanza presto! Il mio ragazzo Weston Evans è stato investito. C-ci troviamo in una strada che costeggia il bosco, vicino il campus, vi prego fate presto!"
"Signorina! Ha riportato ferite gravi?"
"Non lo so, ha perso i sensi penso"
"Perdita di sangue?"
"Non mi sembra" mi stavo alterando.
"Ha preso la targa? Qualcosa? Non possiamo fare altro"
"COSA CAZZO STATE DICENDO? IL MIO RAGAZZO È QUI, SVENUTO E NON SO COSA CAZZO DEVO FARE! VENITE PRESTO CAZZO! SONO NEL PANICO E LUI È SENZA SENSI... Vi p-prego..."
"Signorina si calmi! Arriveremo presto"
Attaccai e continuai a osservare Wes. Aveva un'aspetto orribile... Non accennava a svegliarsi e io sopra di lui che gli accarezzavo i capelli lo chiamavo più volte inutilmente.
"Wes... Ti prego, va tutto bene, ci sono io, non ti abbandono."
"Wes... Non ora, sii forte, lo sei sempre stato ma ora ti scongiuro non mollare."
Arrivò l'ambulanza e lo portarono in ospedale con un codice rosso di massima urgenza.
•••
Arrivammo in ospedale e cercai di seguire la barella dove veniva portato Wes.
Lo portarono in terapia intensiva di primo soccorso; era già con il respiratore e non riuscivo a capire cosa diamine stava succedendo.
"Come sta? Dottore, la prego"
"Per favore ci lasci lavorare, le diremo tutto al più presto" vedevo una vena allarmata nel dottore ma non intendevo allontanarmi da Wes.
"Vengo con voi"
"Signorina no."
"Si invece"
"Non può venire in terapia intensiva"
"È il mio ragazzo"
"È un paziente come gli altri"
"È il mio CAZZO DI RAGAZZO E GLI STARÒ VICINO"
"Stia calma"
"No."
"Dobbiamo prima ripristinare i parametri vitali, stabilizzarlo e poi potrà vederlo nell'orario di visita"
"Lei non lo ha capito... Io starò qui fino alla morte, le do 10 minuti per fare tutto ciò che cazzo ha detto prima e poi entrerò in quella cazzo dì stanza e starò vicino a Weston"
"Signorina, mi costringe a chiamare la sicurezza se non la smette"
Ok stavo esagerando ma non potevo lasciarlo li.
"Va bene, mi scusi, mi lasci entrare"
"Non sarà una bella vista"
"Lo accetterò"
"E va bene... Cinque minuti"
"Due"
"Tre"
"Accetto"
Passarono quei minuti, interminabili. Il medico uscì e subito mi precipitai nella camera in cui si trovava Wes.
La scena fu una delle più dolorose della mia vita.
Wes era ricoperto di tubi, tubicini e cerotti un po' ovunque. Il bip di quella macchina strana era regolare ma lento, sembrava dormisse e non capendo chiesi spiegazioni.
"È in coma, non sappiamo se si riprenderà, ha subito un forte trauma cranico che gli ha fatto perdere i sensi per troppo tempo, non c'è altro da fare... Lo monitoreremo costantemente"
'Non sappiamo se si riprenderà' volevo morire. Feci la forte davanti al medico ma non appena se ne andò scoppiai a piangere.
"Wes no! Non puoi lasciarmi, lotta ok?! Lotta. Lotta per te, per me, per noi... Ti prego, non posso farcela senza di te"
Mi poggiai al suo letto, gli accarezzai le mani e cercai di tranquillizzare me prima di tutto.
Non so per quanto rimasi li ma stremata, poggiandomi vicino a lui per accarezzargli io viso, mi addormentai.

La ragazza dal sorriso spezzato 2Where stories live. Discover now