Una risposta inaspettata

1.3K 116 6
                                    

"Quando uno è arrabbiato dice cose che spesso non pensa.
È una reazione spontanea, è nell'indole dell'uomo.
Quando uno è arrabbiato cerca frasi che possono il più possibile ferire le persone a cui sono dirette.
Ma in realtà, a conti fatti, a litigio terminato, sta più male la persona che ha ricevuto quelle frecce avvelenate o colui che le ha scagliate?..."

ABIGAIL'S POV
Erano passati tre giorni dall'incidente di Wes e non si prevedevano miglioramenti.
Eravamo tutti distrutti, non potevamo credere che tutto questo fosse successo al nostro Wes...
Le giornate erano sempre più pesanti: Dylan chiuso in casa senza mai voler uscire, se proprio gli prendeva il matto veniva in ospedale per stare solo più male vedendo il suo amico così e poi Tess... La mia cara e dolce Tess, era distrutta, non smetteva più di piangere e rimaneva giorno e notte in ospedale pregando Weston di riprendersi.
Ogni tanto stavamo tutti e tre insieme per farci forza, ma o Dylan o Tess, se la giornata era no, scoppiavano e volevano rimanere da soli.
Non ho mai insistito per rimanere da sola con Weston, lo andavo a trovare, ma lasciavo che fossero il suo migliore amico e la sua ragazza a stare con lui.
'Devo fare qualcosa' era la cosa che continuavo a pensare da ieri... Ero l'unica un po' più lucida e dovevo risollevare almeno Tess... Odiavo vederla soffrire e ora era qualcosa di troppo. Le sono sempre stata accanto e ora non potevo stare con le mani in mano.
Mi preparai, presi la borsa e uscii, lasciando due parole per assicurarmi che Dylan stesse bene:
"Dylan, sto uscendo, hai bisogno di qualcosa? Tutto bene? Sai che non voglio pressarti ma voglio che tu stia bene..."
Sentii dei sospiri, una soffiata di naso e poi la risposta:
"Grazie Abi, sei sempre così carina... N-non ti preoccupare va tutto bene... Voglio solo rimanere qui..."
"Ok ok... Se hai bisogno di qualcosa chiamami, vado da Tess"
"Non ti dispiace se non vengo vero sai..."
Non gli diedi il tempo di continuare, sapevo quanto ci stesse male.
"Shh... Lo so lo so, ricordati di dare da mangiare ad Oliver soltanto... Ci sentiamo, riposati"
"C-ciao Abi"
Me ne andai poco convinta delle sue parole, sapevo come stava e non volevo stressarlo ulteriormente.
Arrivata all'ospedale quel senso di pressione e di ansia crebbe in me e cercai il più possibile di trovare Tess in fretta.
Ormai conoscevo bene quel reparto e non ci misi molto ad arrivare davanti la stanza di Weston, ero convinta che Tess fosse lì dentro così mi avviai subito alla porta oer bussare quando...
"Abi..."
"Tess! Come mai stai qui fuori?"
"N-non ce la facevo più a stare lì, non riesco a smettere di stare male"
"Tess... Ero venuta apposta, niente di nuovo?"
"P-purtroppo no..."
"Senti... Che ne dici se usciamo di qui eh?"
La sua risposta non fu come me l'aspettavo... Devo ammettere che ci rimasi male.
"Spero tu stia scherzando"
"Tess... Capisco la tua situazione, come ti senti e tutto... Ma non potrai stare ogni santo istante nel tuo tempo qui"
"Abigail tu forse non capisci"
"Capisco benissimo e sto cercando solo di farti stare meglio"
"Non hai capito un cazzo allora... Come pretendi che lo lasci da solo?!"
"Tess ma non ti sto chiedendo di non venirci più! Soltanto staccare un'oretta e poi tornare, devi state bene e cercare di essere forte anche per lui!"
"E ci hai mai pensato se in questa ora lui... Non voglio nemmeno pensarlo guarda!"
"Se ci ho mai pensato!? No ok! Non ci ho pensato perché so che ce la farà"
"Per favore Abigail non prendermi in giro"
"Non lo sto facendo mi pare, voglio solo il tuo bene e sto cercando di fare questo per te"
"Per me di qua, per me di la! Ma lasciamo stare! Non voglio andarmene da qui ne ora ne mai!"
"Allora rimani qui! Deprimiti e impazzisci da sola! Ho anche Dylan che sta sotto un treno ma ho pensato che tu stessi peggio e magari una spalla su cui sfogarti l'avresti accettata, sai è anche per questo che servono gli amici, ma tu ovviamente cuoi fare tutto da sola!"
"Ecco Abigail, l'hai capito, rimango qua ad impazzire DA SOLA! Non ho bisogno di aiuto, né tantomeno del tuo ora, che non potresti capire ciò che sto provando"
Ci rimasi davvero male da questa risposta e con le lacrime agli occhi gli dissi l'ultima frase, con il cuore in gola e gli occhi gonfi:
"Va b-bene... Ti lascio sola... Vo-volevo darti solo una mano... Ma ok... Va tutto bene...ciao"
"Oh... Abi... Aspetta"
"Nono... È tutto ok... Non capisco... Ci vediamo"
"Mi dispiace..."
Non risposi... Ero già in lacrime ma non volevo che mi vedesse. Me ne ritornai a casa da Dylan per accertarmi come stava, confidando che almeno lui mi avrebbe capito.
ABIGAIL'S POV
Entrai in casa ancora con le lacrime agli occhi. Appena Dylan mi vide, si alzò di scatto dal divano venendo verso di me.
"Abi cosa succede?"
"N-niente Dylan...stai già male, non voglio darti altri problemi"
Rimase a guardarmi negli occhi per un tempo infinito.
Mi stava esaminando, come se cercasse di capire quale era il problema.
Quello che disse in seguito mi sorprese.
"È successo qualcosa con Tess?"
Annuii soltanto, con il solito sguardo triste. 'Patetica' pensai.
Lui sta male per il suo migliore amico in coma, ma io ovviamente inizio a piangere davanti a lui perché ho litigato con Tess.
Certo è una cosa importante ma in questo momento può passare in secondo piano.
Dylan non disse niente e mi abbraccio accarezzandomi la schiena. All'inizio mi irrigidii, ma poi ricambiai l'abbraccio godendomelo secondo per secondo.
Poi si staccò e tenendo le mani sulle mie spalle disse "Tranquilla si risolverà"
"Si...ma ti prego non pensare a me e ai miei problemi"
"E perché non dovrei?"
"Stai già male per Wes..." Risposi ovvia.
"Già, ma forse pensare ai tuoi problemi distoglie la mia mente da Wes" poi continuò "e poi non voglio che stai male..."
Questo ragazzo è fantastico. Mette davanti la felicità degli altri trascurando se stesso. È un bene ma anche un male.
"Sei fantastico"
Mi uscì così. Lo dissi senza pensare, provocando un sorriso da parte sua. Il più bel sorriso che abbia mai visto.
Aveva ancora le mani sulle mie spalle. Con la mano destra mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lasciando che la mano si posasse sulla mia guancia accarezzandomela con il pollice.
Iniziò ad avvicinarsi lentamente. Capii perfettamente cosa volesse fare, così fui io a chiudere la distanza e ad unire le nostre labbra.
Misi le braccia dietro al suo collo per avvicinarmi di più mentre lui mi cingeva i fianchi con le sue attirandomi sempre di più a se.
Quando ci staccammo, mise la sua fronte contro la mia ed entrambi avevamo il fiatone così, aspettammo di riprendere fiato.
"Io...vado da Wes...vuoi venire?"
Ci rimasi un po' male quando disse quelle parole. Ma non potevi farci niente, era il suo migliore amico mentre io...ero io.
"No grazie, vai pure"
Annuì, andando verso il tavolo dove si trovavano le chiavi, lasciandomi con un vuoto che mi lacerava.
Si avvicinò alla porta ma prima di aprirla provò a dirmi una cosa.
"Abi?"
"Si?"
"Niente, lascia stare"
Non volevo rimanere tutti il giorno a pensare a cosa avesse voluto dirmi.
Stava quasi per chiudere la porta, così lo richiamai pregandolo.
"Dylan! Ti prego, dimmi quello che pensi..."
"Io...penso di starmi innamorando"
"Di chi?"
Iniziò a sorridere guardando in basso, per poi rialzare la testa, mantenendo quel .sorriso. Mi guardò qualche secondo ed infine rispose.
"Di te"
E se ne andò. Lasciandomi con un sorriso da ebete.

La ragazza dal sorriso spezzato 2Where stories live. Discover now