No Church in the Wild

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POV Ethan.
"Cazzo".
È la prima parola che dico dopo essermi svegliato. Ho un mal di testa che mi uccide. Per utta la mattina ho finito la scorta del padre di Jennifer,ma ovviamente non mi è bastato. Ho chiamato Livvie e le ho chiesto di portare qualche birra. Non ci sono stati problemi a farla entrare dalla finestra. Quella troietta era così bisognosa di roba che non si è fatta nemmeno pregare. "Come vuoi che ti paga?"mi ha chiesto strusciandosi addosso a me. Non è proprio il mio tipo. Anche se non ho ancora scopato con una che fosse veramente il mio tipo.
"Il solito servizio,che ne dici?".
Senza aggiungere altro lei si abbassa tra le mie gambe.
Contempoeamente mi sparo una dose in vena. Non mi stanco mai della sensazione magnifica che provo nel momento in cui mi entra in circolo. So che mi sto solo ammazzando e preparando la tomba da solo,ma non riesco a smettere. Non ne ho la forza,ci ho già provato. Mi godo l'intensità della somma di sesso e droga. Eppure sono insoddisfatto quando mi ridistendo sul letto col fiato corto. È da qualche giorno che neanche la droga migliore mi soddisfa completamente. Fisso le pareti di questa camera. Rido nel vedere i poster di twilight in camera di Kara. Cazzo è poprio una bambinetta. Non so perché l'ho frequentata per così tanto. In un certo senso ci tengo a lei,è stata la mia prima volta,sotto vari aspetti. Eppure non ho mai veramente voluto stare con lei,anche se abbiamo passato tanto tempo insieme. Jennifer è una ragazza tutta d'un pezzo. È indipendente,forte e sa come farsi valere. Ma che cazzo! Che sto pensando? Deve essere proprio buona questa nuova roba. "Ti suona il cellulare"mi dice Livvie. Guardo lo schermo e vedo che è Jennifer. Non posso risponderle in questo stato. Premo sul tasto rosso. "Chi è questa Jennifer? Un'altra cliente?"mi chiede passandomi la mano sui miei boxer sporchi. Le fermo la mano e scuoto la testa sbuffando. Mi viene da vomitare solo a pensare a Jennifer cone mia cliente. È troppo innocente per avere a che fare con me,e deve rimanere tale. Suo padre invece è ormai perduto. Non riesce a starne lontano.
Proprio come me. Ma lui ha iniziato mentre aveva ancora una vita felice e una famiglia da mantenere. Io manco mi ricordo quando ho iniziato e ho la metà dei suoi anni. Il telefono continua a vibrare. Cazzo cosa vuole quella ragazza?
Sono queste cose che mi fanno incazzare di lei. È impaziente e pressante,non come le altre ragazze che conosco,loro fanno tutto quello che gli dico.
Sento dei rumori dal soggiorno. Quell'idiota di Gary avrà fatto di nuovo a cazzotti e Freddy l'avrà mandato a casa. Sento dei passi pesanti salire le scale. La porta della stanza trema sotto i pugni di...Jennifer. Fanculo non ci voleva. "ETHAN!"la sento urlare da fuori. Apro la porta e sfoggio il mio miglior sorriso cosa che la fa incazzare ancora di più. Sono nel bel mezzo di uno sballo completo e ora arriva lei. Però...non avevo mai notato quando belli fossero i suoi occhi. Concentrati Ethan,ma non ce la faccio. Ho la mente annebbiata.
"Sei serio?! Cosa aspetti a portarmi da Kara?"mi urla contro . Cazzo! Ecco cosa l'ha fatta arrabbiare. Dovevo portarla da sua sorella. Ma perché è così arrabbiata,non pensa che sia meglio così,che Kara rimanga da quei coioni dei miei colleghi? Mi riprendo dai miei pensieri quando la vedo osservare i miei occhi. Di corsa entra nella camera. Fortunatamente Livvie si è rivestita,ma la droga è ancora tutta sul letto. Va beh,non deve essere una sorpresa per lei giusto?
"Cosa ti sei fatto!?"mi chiede quando mi vede barcollare e quasi cadere per terra. Mi afferra il braccio pieno di lividi. "Piccola Jenny...mi rovini lo sballo..." cerco di scherzare,ma peggioro la situazione. "Cazzo Ethan,chi è quella!!"mi chiede indicando il letto. Cosa gliene frega a lei? "Chiamo mio padre!" dice cercando di uscire dalla stanza ma la blocco. Non posso essere buttato di nuovo per strada e sopratutto non voglio tornare da dove sono venuto,sarei nella merda.
"No! Non chiamarlo,dai...non ho fatto niente Jenny,niente che anche lui non abbia mai fatto almeno..."dico ridendo insieme a Livvie. Ma stai zitta e basta!
"Fanculo Ethan! Non serve che tu mi peggiori la vita,sarà meglio che se ne vada via! E pulisci tutto,cazzo ti odio! Grazie veramente per avermi accompagnato da mia sorella!!!"urla prima di uscire. Perché devo essere così coione? E perché mi sento in colpa per esserlo? Questa ragazza mi sta facendo rammollire.
"JENNIFER!"urlo cercando di fermarla. Devo cercare di spiegarle ma inciampo nei miei stessi piedi e cado per terra. Livvie ride a crepa pelle. "Vattene cazzo! Ora!"le urlo addosso. Mi trattengo a stento dal tirarle uno schiaffo quando mi guarda disgustata. Rimango da solo per terra per qualche minuto. Mi ritrovo a pensare a dove può essere andata Jennifer. Era sconvolta,potrebbe essere in giro da sola,a quest'ora. Mi alzo velocemente e sistemo il casino che ho fatto prima di uscire dalla casa. Mi guardo intorno. La macchina e ancora nel parcheggio. È in giro a piedi?
Sento la rabbia crescere quando vedo la macchina di Brian O'Connel ad un angolo con Jennifer seduta dentro. Brian sembra un ragazzo apposto da fuori ma io so chi è in realtà.
Rientro in casa e scarico la rabbia bevendo un'altra bottiglia di whiskey. Non riesco a sentire niente. L'alcool aiuta sempre nei momenti in cui il dolore sta per sopraffarmi,il gusto amaro e intenso giù per la gola lo ferma e lo contiene. Anche se questa volta probabilmente non è solo dolore. È delusione. Sono deluso da me stesso,più di quanto io lo sia mai stato. Non voglio sentirmi così. Non posso. Continuo a bere bicchiere dopo bicchiere. Mi addormento sognando quegli occhi arrabbiati ma comunque bellissimi.

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