Eleven; List

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Quello che sentii appena aprii gli occhi furono i cinguettii degli uccellini. I raggi del sole mi accarezzavano la guancia, ed era strano che riuscisse a non essere coperto dalle nuvole. Sentii il petto di Harry abbassarsi, stavolta più a lungo del solito respiro normale. Quando aprii gli occhi accarezzai con la mano la sua guancia, il collo mi faceva male.
Restammo in silenzio per qualche secondo, deglutivo per via della gola secca. Gli occhi erano ancora impastati dal sonno insieme al trucco adesso sfumato che li appesantiva più di quanto lo erano normalmente la mattina.

"Buongiorno, bellissima." Quella voce che tanto mi era mancata, mandò una scarica di brividi lungo la mia pelle nuda. Capii che era sveglio già da un po' quando mi accorsi che i riscaldamenti della macchina erano accesi e sicuramente per questo non sentivo freddo.
Sorrisi e mi tirai vicino a lui per poi baciare le sue labbra, una e più volte sentendo gli angoli della sua bocca tirarsi verso l'altro e mi ritrovai a baciare anche i suoi denti quando sorrise.
Mi strinse il fianco e automaticamente mi uscì una risata. La mia mano adesso percorreva il suo petto nudo, accarezzandolo, l'altra se ne stava fra i suoi capelli massaggiando la sua cute con le dita. Sapevo che lo faceva rilassare un sacco.
E con i raggi del sole sui nostri corpi, ci ritrovammo a fare l'amore di nuovo. Con le anime intrecciate fra di loro e il respiro corto.

Aprii lo specchietto della macchina difronte a me, Harry adesso stava concentrato sulla strada che ci avrebbe portato alla nostra solita vita piena di domande e dubbi. Mi passai le dita fra i capelli cercando di metterli al loro posto dopo averli sciolti. "Sono orribile." Piagnucolai guardando il mio viso pallido, il mascara anche sotto gli occhi e le labbra totalmente rosse così come le mie guance. "Per me sei bellissima." Mi voltai verso di lui con un espressione poco convincente e lo vidi sorridere.

"Mi prendi in giro?" Chiesi divertita e lui alzò le spalle. Spalancai la bocca, non ero offesa sul serio, gli diedi una pacca sulla spalla e scoppiò a ridere mentre io trattenevo il sorriso mordendomi il labbro. "Vuoi farci andare a finire nel muro?!" Si difese a modo suo, sempre con quel sorrisetto divertito sul volto. "A te si." Risposi procurando solo un'altra sua risata.

Quando si fermò sotto il portone di casa mia sentii un po' d'ansia crescermi al petto. Ora sarebbe tutto cambiato o avremo fatto altri passi indietro?
Mi voltai verso di lui sentendo la sua mano poggiarsi sulla mia gamba. "Ti chiamo stasera." Mi disse e sorrisi per poi annuire. Lasciai un bacio dolce sulla sua guancia prima di scendere e lasciarmi la sua macchina alle spalle, ma i ricordi dentro la mente.

Aprii la porta d'ingresso, il silenzio in casa mi fece aggrottare leggermente le sopracciglia. In realtà non sapevo che ora fossero. Entrai in cucina dopo aver appeso il giubbotto all'ingresso, alzai la testa e sospirai quasi di sollievo vedendo che erano solo le nove. Louis stava ancora dormendo, quindi avrebbe evitato di sapere che stanotte non ero tornata a casa. La borsa la lasciai poggiata sul tavolo, con una fetta biscottata in bocca camminai verso la mia stanza tenendo i tacchi con la mano evitando di fare rumore. Chiusi la porta e finii di mangiare non appena posai le scarpe dentro l'armadio, nel piano basso, ordinate. Mi avvicinai al comodino e prendendo il caricatore attaccai il cellulare che si accese automaticamente.

Mi sedetti sul letto con addosso un accappatoio e un asciugamano avvolto in testa che teneva i miei capelli. Per la prima volta mi feci una doccia rilassante, con un sorriso. Sbadigliai e mi passai la mano sul collo afferrando il mio cellulare. Non rimasi tanto sorpresa vedendo una serie di messaggi da parte di Niall, la maggior parte avvertendomi che mi aveva chiamato. Mi sentii in colpa, in fondo non avevo motivo di reagire in quel modo facendolo stare in pensiero. Quindi decisi di chiamarlo, sospirando mi portai il cellulare vicino all'orecchio staccandolo dalla carica in modo da potermi muovere.

"Santo cielo, Lily." Disse rispondendo al secondo squillo. Come se non aspettasse altro. "Scusami, per ieri..ero solo nervosa." Me ne uscii e lo sentì sospirare. "No, scusami tu..io–" Lo fermai senza pensarci due volte, non aveva senso che lui si sentisse in colpa. Assolutamente. "Niall stai scherzando?!" Accennai una risata. "Non devi scusarti, non posso impedirti di avere rapporti con le ragazze per un mio capriccio. Va tutto bene, non volevo farti stare in pensiero."
Lo sentii probabilmente deglutire e poi annuì rumorosamente. "Bene..."
"Bene." Risposi a mia volta pressando le labbra visto che non sapevo cosa dire. "Ti va di pranzare insieme?" Accennai un sorriso. "Certo, mi va."

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