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Il sole autunnale penetra dalla serranda, l'aria fuori sembra così tranquilla, è tutto dipinto dai colori caldi delle foglie. Amo questa stagione.
Stropiccio gli occhi, alzandomi dal letto.
Nonostante ieri abbia fatto tardi non mi sento stanca, così decido di scendere in cucina.
È domenica e i miei genitori non lavorano oggi, finalmente posso passare un po' di tempo con loro.
Quando scendo un odore di torta pervade le mie narici, entro in cucina e trovo mia madre intenta a cucinare una crostata.
"Buongiorno tesoro" dice, stampandomi un bacio sulla fronte, facendomi sentire ancora la sua piccola bimba.
"Ciao mamma"
"Com'è andata ieri sera?"
"Mi sono divertita.. Hai bisogno di una mano?"
"Se vuoi possiamo cucinare assieme, così finalmente trascorriamo un po' di tempo tra noi due, per parlare"
Sono entusiasta della sua proposta, era ora. Un po' di tempo per me e mia madre. Come una volta.
"Certo, mamma"
"Allora, raccontami. Ormai è passato un mese, come ti trovi qua? Ti piace?"
"Sì mamma, tutto è meglio di come me lo aspettavo, il posto mi piace da morire, la gente è calda ed accogliente. Ho stretto delle amicizie, sono così felice."
Sembra entusiasta quanto me, nel sentirmi parlare così.
"E con Nicola?"
Quella domanda mi coglie alla sprovvista, non voglio rovinare questa felicità e non voglio che lei si preoccupi, così decido evitare quell'argomento senza dirle che abbiamo chiuso.
"È solo un brutto periodo, per via della distanza. Ma credo si risolverà"
Forzo un sorriso, sperando di convincerla.
Ma sto mentendo. Non voglio che le cose si sistemino, sto così bene senza pensare a cosa fa lui a chilometri di distanza da me.
Sto bene senza di lui.
"Va bene tesoro, lo spero"
In quell'istante mio padre ci sorprende entrando in cucina, con aria rilassata.
"Le mie donne, quanto siete belle"
A quelle parole non posso fare a meno di lanciarmi tra le sue braccia e stringerlo forte. Mia madre ci guarda sorridendo.
"Cosa preparate di buono?"
"Facciamo una crostata e prepariamo il pranzo, tu riposati papà"
Esce dalla cucina lasciando me e mia madre cucinare.
A mezzogiorno abbiamo finito, apparecchio la tavola e ci gustiamo le delizie che io e mamma abbiamo preparato con tanto amore.
"Hai programmi per oggi Karma?"
Masticando rispondo "Ehm, pensavo solo di uscire a fare una passeggiata al parco con un amico"
Entrambi sorridono, sembrano felici per me. Per noi. Per la nostra famiglia.
"Va bene, papà ha pensato di portarmi fuori a cena"
"Va bene, io mi arrangerò"
Sono felice che si dedichi a lei come se fosse una principessa, entrambi si meritano un po' di pace e di riposo dal loro stress settimanale.
Finito di mangiare prego loro di riposarsi, così metto in ordine la cucina e mi avvio verso la mia camera.
Prima di salire le scale mio padre mi ferma.
"Karma, aspetta, abbiamo qualcosa per te tesoro. Vieni qua"
Mi unisco a loro sul divano.
"Io e tua mamma abbiamo pensato di farti una sorpresa."
Li osservo attentamente mentre entrambi sorridono.
"Speriamo che questa sia la volta buona per tutti per stare bene e per sistemarci qui, e vogliamo che tu cominci a costruire i tuoi ricordi come si deve" nel frattempo estrae un pacchetto da dietro il divano "per questo abbiamo pensato che ti facesse piacere ricevere questa, tieni aprila"
Afferro il pacchetto, un po' confusa e una volta scartato mi trovo tra le mani una macchina fotografica. Una polaroid vecchio stile. E con lei un sacco di pellicole per stampare le foto.
Li guardo con gli occhi illuminati, mi lancio tra le loro braccia.
"Grazie, è bellissima, l'adoro. E adoro voi."
Entrambi stringono forte, mi alzo dal divano pregando loro di rimanere abbracciati come sono ora.
"È ora di inaugurarla, fermi"
Scatto una foto di loro due, di questo momento così felice. Scuoto la pellicola e tra le mie mani appare chiara e limpida la foto. Sorrido.
"Grazie ancora."
Mi conoscono meglio di chiunque altro, sapevano che questo regalo mi avrebbe reso felice come una bambina.
Salgo le scale e con un pennarello scrivo la data dietro alla foto, in seguito mi stendo a letto, leggo per qualche ora e faccio dei compiti che i professori ci hanno assegnato per domani.
Alle tre mi preparo per uscire insieme a Genn.
Mi trucco leggermente ed esco di casa, con la mia macchina fotografica dentro la borsa, le mie sigarette e il cellulare in mano.
I miei stanno riposando sul divano, lascio loro due baci ed esco velocemente.

Cammino velocemente, nonostante sia un po' in anticipo, al parco scatto una foto alle foglie e a tutto ciò che le circonda.
Mi siedo ad aspettare Genn quando noto che lui è già seduto su un'altra panchina con un quaderno e una sigaretta in mano.
Mi incammino verso di lui.
"Ehi Genn"
Lui alza lo sguardo e mi risponde "Ciao Karma, siediti"
Mi lascia due baci, uno per guancia.
"Cos'hai in mano?"
"Oh, è una foto che ho appena scattato"
Lui la prende dalla mia mano gentilmente e la guarda.
"È un'istantanea, mi piace, è bella."
"Grazie" lo guardo mentre mi porge la foto "I miei mi hanno appena regalato una polaroid, vogliono che catturi ogni ricordo ora che ci siamo trasferiti qui"
Lui sembra cogliere le mie parole, e annuisce.
"Fammela vedere, forza"
Estraggo la macchina fotografica dalla borsa e gliela passo.
Lui la osserva per un po', e poi scatta una foto.
"Genn, ti prego sarò venuta tremendamente!"
Gli dico ridendo. La foto piano piano comincia a definirsi sulla carta ed è proprio così. È tremenda.
"Oh dai, sei venuta bene, non lamentarti!"
"È brutta, non mi piace."
"Oh, questo significa che la terrò io."
Io sorrido mentre la ripone nella sua tasca, mi fa piacere che la voglia tenere per sè.
"Aspetta Genn, devi scriverci la data"
Gli porgo un pennarello, e lui accuratamente scrive la data e il posto in cui è stata scattata.
"Okay tocca a me, fermo."
Gli scatto una fotografia mentre fuma la sua sigaretta e a mia volta scrivo data e luogo.
"Posso tenerla?" gli chiedo, sperando in un sì.
Lui annuisce sorridendo.
"Così ti piace la fotografia?"
Mi domanda di punto in bianco.
"Sono appassionata a ogni tipo di arte.
La pittura, la fotografia, cinematografia, la scrittura, la poesia, la musica. Soprattutto la musica."
Lui mi guarda attentamente, quasi incredulo.
"Beh? Cosa c'è di male?"
"Nulla, anzi. Abbiamo qualcosa in comune.
Io canto e suono. Insieme ad un mio amico."
"Cosa? Davvero? Ecco cosa fai sempre con quel quaderno." Gli dico dandogli una pacca dolce sulla spalla.
"Già" mi sorride.
"Un giorno voglio sentirti cantare, o per lo meno voglio ascoltare una vostra canzone."
"Promesso" afferma lui, guardandomi.
Il pomeriggio passa così, a parlare un po' di noi. Delle nostre passioni, e nel frattempo non ci troviamo più al parco ma ci dirigiamo a piedi verso una gelateria. Un po' alla volta mi sto aprendo a lui, per quanto sia possibile aprirsi in un pomeriggio.
Arrivati davanti al bancone del gelato, ci fermiamo.
"Fammi indovinare Karma, gelato alla nocciola?"
Rimango a bocca aperta. "Come diamine lo sai?"
"Ho tirato ad indovinare. Una specie di sensazione." dice, alzando le spalle e chinando la testa da un lato.
"Pazzesco" dico io quasi sottovoce scuotendo il capo, fissandolo ancora stranita.
Dopo aver mangiato il nostro gelato riprendiamo a camminare, e parliamo.
Parliamo per ore.
Come se ci conoscessimo da anni, ed invece ci conosciamo a malapena.
Chiacchierando del più e del meno scopro che si chiama Gennaro, Gennaro Raia.
Genn è solo un soprannome.
"Un nome d'arte. Genn Butch" lui lo definisce così, scherzosamente.
Io gli sorrido calorosamente.
Sono già le sei e mezza, il sole è sempre più basso. E comincia a far freddo.
"Ho dimenticato la giacca. Di nuovo."
"Non ne ho un'altra da prestarti" scherza lui. Indossa solo una camicia a quadri, abbastanza larga. Gli dona, davvero.
"Resti a cena con me?"
Mi chiede lui, sorridendo. Come si può dire di no ad un sorriso così?
"Va bene, però prima passiamo a prendere la giacca."
"E la mia auto" dice "non ci sono posti carini per mangiare nei dintorni, andremo in macchina"

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Ciao a tutti!
So di aver aggiornato solo stamattina, per di più con un capitolo abbastanza lungo.
Però avevo qualche idea.
Spero che questo capitolo non vi abbia deluso, e spero che vi piaccia.
Abbiamo superato le 100 views totali e per me è un piccolissimo traguardo, sono felice.
Grazie a tutti, un abbraccio forte. 🍄

Traslochi di emozioni || Genn Butch (MOMENTANEAMENTE sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora