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Capitolo di passaggio e probabilmente senza un verso senso, ma non volevo farvi aspettare troppo! xx




Finalmente, pensa mentre si chiude la porta alle spalle e sospira, guardandosi attorno per qualche secondo alla ricerca di qualcosa, qualcosa di veramente importante.

Trova il telefono di casa sul divano, incastrato fra due cuscini, e lo raggiunge, prendendolo in mano velocemente.

Compone il numero della hotline e aspetta che la voce metallica gli illustri tutti i passaggi.

Cinque secondi.
Dieci secondi.
Quindici secondi.

"Se vuole parlare con qualcuno in particolare, prema il tasto sette" Harry deglutisce e pigia lentamente quel numero sulla tastiera.

Venti secondi.
Venticinque secondi.
Trenta secondi.

"Dopo il segnale acustico, pronunci il nome del centralinista con cui vuole avviare una conversazione privata"

Trentacinque secondi.
Quaranta secondi.
Bip.

"Lou, vorrei parlare con Lou" dice velocemente, mordendosi il labbro e sedendosi sul divano, stendendo le gambe lateralmente.

"Attenda il linea, il centralinista da lei richiesto sarà da lei al più presto"

Vorrebbe ridere, sul serio, perché sarà da lei al più presto? Magari! pensa scuotendo leggermente la testa.

Aspetta qualche altro secondo, prima che "Sono Lou, come posso esserti d'aiuto questa sera?" la sua mente venga mandata in panne dal solo suono della voce di Lou.

Talkin', squealin', lyin' ⚓︎ l.s. Where stories live. Discover now