dear newt » newtmas

8.

Caro Newt,
mamma mi ha sbattuto fuori di casa. In realtà la decisione è stata di papà. "Era già un frocio, non abbiamo bisogno di un frocio depresso e inutile qui." Ha detto. Già, crudele. Ma questo è.

Sai dove sono andato, mio Newtie? Dove sono tutt'ora? Spero non ti arrabbi. Sono a casa tua, amore mio. Mi dispiace, non avevo nessun altro posto. Ho pensato anche a Belle ma non mi pareva il caso e poi i suoi genitori sembrano così intimidatori. In ogni caso non penso tu ce l'abbia con me per essere qui, ma non si sa mai.

Ho bussato alla porta in lacrime. Tua sorella mi ha aperto e non appena ha realizzato in che stato fossi mi ha stretto tra le sue esili braccia. Tua madre, Candice, ha preparato una calda cioccolata ed ho raccontato tutto loro tra un sorso e l'altro. Mi hanno detto che posso restare con loro, che tu avresti voluto esattamente lo stesso.

Sai, Newtie, mi trovo bene qui. Ora dopo un'intera giornata in cui ho aiutato le tue donne sono finalmente in camera. Inizialmente volevano sistemarmi in una delle stanze degli ospiti, darmi qualcosa per renderla mia. Tipo della carta da parati diversa o la scelta dei colori delle tende. Ma sapevo lo facessero solo per non farmi avere la tua stanza, sapevo che volevano evitare che stessi male. Ma io l'ho voluta lo stesso.

Quanti bei momenti passati qui. Ci sono ancora nostre foto appese sui muri accanto a quelle di quelle stupide band rock e pop che adoravi. E le matite con la gomma consumata sono sparse sulla scrivania sopra ad alcuni fogli sui quali ci sono delle piccole bozze di disegni. Sembra che niente sia stato toccato.

Penso che mi sentirò più a casa di quanto lo sia mai stato in tutta la mia vita nella mia vera casa.

Adesso ho sonno, amore mio. Dormirò tra le tue lenzuola che sanno ancora di te, forse dormirò bene per una volta.

Ti amo con tutto me stesso.

Sempre e solo tuo, Tommy.