L'isola miraggio

388 14 0
                                    

A Hoenn era la storia popolare più conosciuta e da bravo sedicenne qual'era Alex non credeva a quelle storie, a suo dire, da nonnetti petulanti.Il fatto che vivesse a Orocea, città costruita sull'acqua limitrofa alla leggendaria isola, non lo emozionava più di quanto un giorno di mare agitato poteva fare.Sua nonna Ester parlava di come i marinai di Orocea pregavano di avvistare durante i loro viaggi la fantomatica isola, idealmente vicina e forse... irraggiungibile.Da piccolo Alex passava i pomeriggi ad ascoltare sua nonna parlare dell'isola Miraggio e ne ricordava ancora le parole appassionate: L'isola Miraggio appare senza preavvisi e senza possibilità di essere prevista nel suo manifestarsi, eppure testimonianze di antichi ci parlano di come l'isola sia piena di Bacche e Pokemon mai visti primi, Pokemon quasi divini e di come la vita lì fosse perfetta... e per tale motivo nessuno di loro è mai tornato alla sua città natale. La storia continuava con aneddoti poco rilevanti e Alex col passare del tempo si era convinto dell'infondatezza del mito.Quel giorno però stava per affrontarlo... sfida troppo ardua per un sedicenne allenatore.La mattina Alex si svegliò bene: il sole era alto nel cielo, i Wingull cantavano, le vacanze appena cominciate e soprattutto... onde!

Ad Orocea il mare mosso era raro e per questo sempre apprezzato. Tutti ne approfittavano: i pescatori si cimentavano alla caccia di feroci Sharpedo, gli anziani rispolveravano antichi ricordi, le mamme attendevano preziose alghe trasportate dalle acque impetuose e Alex e i suoi amici facevano ciò che loro avevano inventato e adoravano di più: il Pokèsurfing: semplice e geniale... l'unico requisito era coraggio e un pokemon d'acqua. Alex aveva atteso il suo sedicesimo compleanno per ottenere il suo fidato Wailord da suo padre, il quale lo aveva personalmente catturato anni prima.

L'appuntamento era alle 10 in punto con i suoi amici al molo Sud, quello che dava sul mare aperto. Afferrò la cintura con le pokeball, caricò sulle spalle il suo zaino impermeabile e vestitosi con maglietta e costume da surf corse al molo.Steven, Frida e Drake erano già al molo ad osservare i muri d'acqua infrangersi su di esso:Eccomi ragazzi! Li saluto Alex.Meglio tardi che mai disse Frida con un sorriso...va ammesso; Alex ne era invaghito ma troppo timido per farsi avanti.Dai partiamo un po'L'esuberanza di Drake spronò il gruppo e tutti liberarono dalle rispettive sfere il loro pokemon prediletto:Steven sfoderò un Tentacruel: la passione per il brutto di Steven non veniva mai meno..Drake rilanciò con un feroce Sharpedo: pieno di cicatrici e dall'aria perennemente infuriata solo il carattere di fuoco del ragazzo poteva domarlo.Frida scelse il suo fiero Kingdra: nobile e pacifico principe dei mari.Alex presentò il suo Wailord: presentò per modo di dire, lo mostrava ai suoi amici ogni volta che poteva per vantarsene.Quel giorno però non c'era tempo da perdere, le onde aspettavano... e non solo loro...In tutti quegli anni nessuno aveva mai goduto più di loro di quelle onde, alte anche 4 metri e con correnti a mulinello. Erano il massimo che si poteva chiedere... saltarono per ore tra la spuma e gli schizzi senza accorgersi di come si allontanavano da Orocea... o meglio, se ne accorsero troppo tardi.La nebbia che li avvolse spense il loro entusiasmo:

DOVE DIAVOLO SIAMO COSI? strillò DrakeScemo non urlare sono qui affianco a te!..e smettila di chiamrci -cosi-si lamentò Steven...Cazzo però non si vede nullaRagazzi stiamo vicini!Alex cercò di mostrarsi sicuro di sè ma in realtà tremava come una foglia..anche perchè li nella nebbia sembrava esserci un freddo artico...Passarono pochi minuti e Drake strillò:COSI LA' C'E' QUALCOSA!Il gruppo scrutò nella nebbia poi Frida sentenziò:io non vedo nulla! e nemmeno gli altri videro qualcosa risolvendo la faccenda come un'abbaglio di Drake...questo li salvò da una brutta fine... Torre dei Cieli non era un posto per ragazzini.....ma forse il posto che stavano per raggiungere lo era ancora meno.Non credettero ai loro occhi quando infatti videro un'isola in lontananza proprio mentre la nebbia si diradava.Alex ebbe un tonfo al cuore:vicino ad'Orocea non vi erano isole..poteva solo essere una cosa quella..Isola Miraggio...Balbettò...Non essere scemo è una leggenda. lo sai benissimoSbottò Steven. più per convincersi che per convincere.Miraggio o no dobbiamo sbarcarci e li chiameremo aiuto con i PokegearAppena raggiunsero la surreale spiaggia richiamarono i pokemon nelle Ball e impugnarono i Pokegear

CreepypastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora