31. Scusami...

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Louis individuò la bancarella che gli serviva davanti al tempio di Apollo e vi si avviò velocemente seguito da Caio.

Scelse alcune rose bianche e chiese al bambino:

" Piaceranno ad Harry?"

" Chi è Harry, padrone?"

" È il mio...il mio....fidanzato "

" Oh! E perché non hai una fidanzata?"

" Perché mi piacciono gli uomini..."

" Ora ho capito " rispose il bambino serio " comunque sono sicuro che questi fiori piaceranno ad Harry!"

Louis tornò a casa poco dopo insieme a Caio e, col cuore in gola, si diresse nella camera che divideva con il compagno.

Aprì la porta e osservò l'interno della stanza.

Harry era seduto a gambe incrociate sul letto e stava disegnando qualcosa su una pergamena alla bambina che era vicina a lui.

Louis mise i fiori fra le braccia di Caio e gli sussurrò nell'orecchio:

" Vai da Harry e digli che gli chiedo scusa ".

Il bambino entrò titubante nella camera, si avvicinò ad Harry e con voce timida disse:

" Lui ti chiede scusa "

Il riccio sgranò gli occhi di fronte al bambino e ancor di più al mazzo di rose che si trovò fra le mani.

" Chi mi chiede scusa?"

" Il tuo fidanzato " rispose il piccolo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Harry rimase a bocca aperta, si voltò verso la porta e vide Louis sulla soglia che lo osservava.

Il ragazzo con gli occhi blu prese coraggio ed entrò nella stanza avvicinandosi al letto.

Prese fra le braccia Astrid che, però, cominciò a piangere, a divincolarsi e a tendere le manine verso Harry.

" Stai buona, non voglio portarti via. Volevo solo conoscerti e chiederti scusa per aver urlato prima...non volevo spaventarti. Mi dici come ti chiami?"

La bimba smise di muoversi e guardò attentamente l'uomo che la teneva in braccio.

" Astrid " sussurrò.

" Ma che nome meraviglioso! Vieni adesso ti faccio conoscere una persona..."

Louis si sedette sul letto di fronte ad Harry e si mise la bambina sul grembo.

Fece cenno al bambino di raggiungerlo e quest'ultimo si avvicinò timidamente.

" Astrid, lui è Caio ed è.....lui è...il tuo fratellino...vuoi?"

La bimba spalancò gli occhioni e annuì sorridendo tendendo una manina a Caio che gliela strinse.

Louis tolse dalla tasca della tunica il regalo che aveva portato alla bambina e glielo mise fra le mani.

Astrid osservò rapita la bambola e la tese ad Harry per fargliela vedere.

Il riccio sollevò sul compagno uno sguardo irato e sibilò:

" Credi che questa commedia che hai allestito con questi bambini mi faccia dimenticare le cose che mi hai detto prima? So che sono stupido e non sono alla tua altezza, ma il dolore lo provo anche io e quello che mi hai provocato poche ore fa è stato come una pugnalata al cuore!"

Gladiatores   ( Larry Stylinson )Donde viven las historias. Descúbrelo ahora