Stalker — XXXVI
Sapeva di buono, pensò Se Hun mentre lo teneva leggermente schiacciato contro il muro ingiallito dell'Università. Le sue labbra premevano contro quelle di Lu Han con dolcezza e passione mentre le loro lingue si incontravano. Sentiva il corpo andargli a fuoco solo con quel semplice contatto e bruciargli le membra.
Lu Han strinse la maglietta dell'altro in un pugno mentre sollevava il suo corpo contro quello del più giovane, alla ricerca di più contatto fisico. Si sentiva voglioso e desideroso di qualcosa che andava oltre quel semplice bacio.
Ad interrompere quel loro torbido momento, fu il suono di una campana in lontananza e il rumore che provocavano il vociare degli studenti. I due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere senza un preciso motivo.
Si presero per mano, sorridendo sinceramente e uscirono da quel piccolo nascondiglio in cui si incontravano quasi ogni giorno. Tutti gli sguardi erano puntati su di loro, ma sembravano quasi non sentirli, tant'erano presi l'uno dall'altro.
Se Hun: Cosa vuoi fare per il tuo compleanno?
Lu Han: Niente di particolare.
Se Hun: Sei proprio noioso.
Lu Han: Il tuo compleanno quand'è?
Se Hun: Otto giorni prima del tuo?
Lu Han: Il 12?!
Se Hun: Esatto. :D
Lu Han: Allora passiamolo insieme.
Se Hun: È tardi, amico. Ho già un appuntamento con Jong In.
Lu Han: Esci con me, coglione.
Se Hun: Non sai leggere? Ho già un impegno, deficiente.
Lu Han: Preferisci lui a me?
Se Hun: Non ho detto questo.
Lu Han: Allora esci con me.
Se Hun: Sei veramente fastidioso.
Lu Han: È un sì?
Se Hun: È un "devo discuterne con Jong In, poi ti dico".
Lu Han: Stronzo.
