Capitolo 6

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Esco dal locale e finalmente posso respirare..il contatto con quell uomo mi ha fatta come impazzire, ha mandato in tilt qualcosa dentro di me..tutto ciò che sono riuscita a sapere è che si chiama D..eppure il suo corpo era perfettamente in sincronia con il mio..quei movimenti, quelle sensazioni cosi forte e il suo strumento potente del piacere che si faceva strada dentro di me..

Avrei voluto sapere di piu su di lui..

 Ritorno a casa buttandomi immediataente sotto il getto dell'acqua fredda..ho bisogno di calmare quelle sensazioni cosi forti, che ancora vagano all interno del mio corpo.

Indosso un tailleur nero, tacchi semplici e mi avvio a lavoro..

 < Buongiorno Sally, il signor Ross è gia arrivato?>, chiedo alla segretaria prima di recarmi nel mio ufficio.

< Si signorina, è gia nel suo ufficio da circa un'ora, posso fare qualcosa per lei?>, vorrei tanto chiederle di aiutarmi a capire chi sia l uomo di questa notte, ma non è assolutamente possibile.

Mi accomodo alla mia scrivania, sorseggiando delicatamente il mio cafe che è ancora bollente, una voce si affaccia dalla porta del mio ufficio: < Posso entrare Melanie?>, mi volto e davanti a me compare Dylan.
< Buongiorno Dylan, dormito bene?>, chiedo con un mezzo sorriso.
< Divinamente, ho passato una bella serata..volevo chiederti se questa sera ti andrebbe di venire a cena a casa mia..non affrettare le cose, ho dei documenti e alcune domande per quanto riguarda il lavoro, volevo parlartene questa sera>, sarà forse il caso che accetti? Infondo aspetto solamente l occasione per cadere tra le braccia di Dylan, magari questa è la sera giusta..
< Perfetto, dopo il lavoro verrò a casa tua, grazie dell invito..ah e ti avviso Dylan, io bevo solamente vino rosso>, mi giro con la mia sedia dandogli le spalle..quest'uomo è una potenza fisica, il suo corpo è cosi eccitante, divino..mi chiedo se sia sposato o meno..forse dovrei fare qualche ricerca su di lui..

Finito di lavorare sistemo tutti i documenti in ufficio e mi dirigo a casa di Dylan; chissà che cosa ha preparato per questa sera..

...DYLAN...
La signorina è molto sfacciata, addirittura è cosi viziata da bere soltanto vino rosso..e che vino rosso sia.
Preparo la tavola in modo che sia tutto in ordine e lascio sul tavolo della cucina i documenti da mostrare a Melanie..

Suonano al campanello, è lei..

< Accomodati Melanie>, dio, è cosi divinamente sexy anche con questo tailleur..
< Grazie dell invito..allora questi documenti?>, quanta fretta che ha, prendo dalla cucina i documenti e glieli mostro.
La osservo bene, quegli orecchini..oddio si..non avevo dubbi..

Passiamo la maggior parte della serata a parlare di lavoro, sorseggiare vino, esclusivamente rosso e ad un tratto Melanie mi chiede di potersi recare in bagno..

...MELANIE...
Era tutta una scusa il fatto di andare in bagno..quell uomo quando è accanto a me, fa in modo che il mio corpo vada leteralmente in tilt..ad un tratto i miei occhi ricadono sul cesto della biancheria di Dylan; prendo in mano quella camicia e la osservo..oddio no, non può essere..l uomo del locale era proprio Dylan.
Ritorno immediatamente nel salone dove c'è Dylan ad attendermi: < Dylan perdonami ma devo andare via!>, dico di tutta fretta.
< Perche? Per quale motivo Melanie?>, è preoccupato, ma come faccio a spiegargli il reale motivo..
< Te lo dirò a lavoro, ora però lasciami andare>, e vado via come se stessi scappando come una ladra.

Io Sono Melanie BrightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora