Capitolo 3

4.5K 145 7
                                    

Pov's Haley
Ieri sera sono andata via perché ci avevano interrotto, non perché non mi piacesse stare con Dylan. Anzi.
Andai alla ricerca di Alexis e dopo averle detto cosa era successo siamo tornate a casa.
"Haley, devi stare attenta, te l'ho già detto, lui non è come tutti gli altri."
"Alexis lo so."
"Avete solo parlato?"
"Sì, abbiamo cercato di conoscerci meglio ma Shane è venuto li e ci ha provato."
"E tu che hai fatto?"
"L'ho rifiutato."
"Shane è molto carino, potresti provare a conoscerlo meglio."
"Sì, potrei ma.."
"Non è che ti interessa Dylan vero?"
"No, ma che dici Alexis."
"Mi stai mentendo! Dimmi la verità Haley."
"Alexis sinceramente non lo so, mi ha fatto una buona impressione, per ora posso dirti solo questo."
"Se succede qualcosa voglio essere la prima a saperlo."
"Sempre."
"Ora andiamo a dormire sennò domani chi si sveglia."
E infatti la mattina dopo fu un casino svegliarsi.
Ci svegliammo svogliatamente e ci preparammo.
Dopo aver fatto colazione uscimmo di casa e andammo a scuola.
Andammo al muretto e c'erano già i ragazzi, mancava solo Dylan.
"Ciao bellezza."
"Ciao Shane."
"Come stai?"
"Bene perché?"
"Ieri sera ti avevo visto un po strana quando parlavi con quel coglione di Dylan."
"No, stavo bene. Sono andata via perché dovevo cercare Alexis."
"Ne sei sicura? So che effetto fa vedere e stare con quel coglione."
"Sì, ne sono sicura. E poi non è male come persona."
"Sì, lo fa solo per provarci con te. Poi quando sarà riuscito a conquistarti capirai che è solo uno stronzo. Non ti conviene fidarti di lui."
Ma perché tutti mi dicono questa cosa?
In quel momento arrivò Dylan che disse "Buongiorno stronzi. Alexis. Haley." e mi sorrise.
"Ciao Dylan."
"Haley posso parlarti un attimo?"
Mi scostai da Shane che alzò le braccia in aria e dissi "Sì, certo."
Andammo nel giardino della scuola e dissi "Che succede?"
"Oggi ti andrebbe di uscire con me?"
Cosa? Me lo aveva chiesto davvero?
"Io e te, insieme?"
"Perché no? Ti sembra così strano?"
"Un pò, ci conosciamo da poco e non pensavo che tu me lo chiedessi.."
"Allora? Usciamo insieme?"
"Il problema è che io non posso uscire il pomeriggio, mi alleno."
"A che ora ti alleni?"
"Alle 3."
"Fino a che ora?"
"Fino alle 10."
"Ti alleni per 7 ore?!"
"Sì, ballo a un alto livello ed è necessario che mi alleni tanto."
"Ma non puoi uscire prima?"
"No, devo fare 2 ore e mezza di ginnastica, 3 ore di prove per gli assoli, e per un'ora e mezza devo aiutare la mia insegnante con gli assoli delle altre bambine."
"E questo ogni giorno?"
"Sì, e ogni sabato e domenica parto per andare a fare delle gare."
"Allora usciamo ora che ne dici?"
"Ora? Abbiamo lezione."
"E chi se ne importa! Dai allora esci con me? Ci rimarrei molto male se mi dicessi di no."
Sì avvicinò a me e mi mise le mani sulle braccia e mi fece un bellissimo sorriso.
Cazzo non potevo dire di no, potrebbe essere stata la prima e ultima volta che mi avrebbe chiesto di uscire.
"Allora che mi dici piccola?"
"Primo non chiamarmi così, mi da fastidio e mi ci chiama ogni secondo anche Shane."
"Va bene, allora? Si o no?"
"Va bene, usciamo."

Pov's Dylan
Non le avevo chiesto di uscire con me per quella stupida scommessa, lo avrei fatto ugualmente.
È una bella ragazza e voglio solo conoscerla meglio.
So che non è cosa da me, di solito non mi interessa niente delle ragazze, me le faccio e basta, ma questa ragazza mi aveva fatto cambiare qualcosa.
"Dove andate?"
"Via."
Haley salutò tutti e prima di andare via Alexis mi prese per la maglietta e disse "Non provare a farla soffrire perché ti spezzo in due!"
"Tranquilla piccola, è solo un'uscita, la tratterò bene."
"Lo spero per te! Non voglio perdere la mia migliore amica solo perché hai fatto il cretino capito?"
"Capito. Ora posso andare che mi sta aspettando?"
"Sì." Mi lasciò la maglietta e mi fece andar via.
Feci salire Haley in macchina e disse "Dove hai intenzione di andare?"
"Al mare. Ti va?"
"Sì."
Non so come sarebbe andata a finire oggi, ma speravo che andasse bene.
Dopo mezz'ora eravamo in spiaggia.
Haley si tolse le scarpe e si tirò su le maniche della camicia.
"Ti piace?"
"Sì, ho sempre amato il mare."
"Bene, allora vieni con me."
La presi per mano e la portai sugli scogli.
"Devo saperlo, perché mi hai invitato a uscire con te?"
La guardai "Ci deve per forza essere un motivo?"
"Di solito si."
"Okay, ieri sera non abbiamo finito la  nostra conversazione per colpa di Shane, e voglio conoscerti meglio."
"Mh okay. Cosa vuoi sapere?"
"Non lo so. Tu vuoi sapere qualcosa su di me?"
"Sì. Sei davvero il ragazzo gentile e carino che ho visto ieri sera e che sto vedendo ora o sei il ragazzo di cui parla sempre male Alexis e tutte le altre persone nel liceo?"
"Dipende da con chi sono."
Alzò le sopracciglia e disse "Dylan, mi puoi dire la verità! Pensi che le ragazze che ho conosciuto non mi abbiano detto come tu te le sia fatte e poi le hai lasciate da sole come stupide?"
"Va bene okay, non sono il classico ragazzo che tratta bene tutte e cose varie, ma se a una persona ci tengo farò di tutto perché non stia male."
E sembravo anche molto sincero.
"Sai che io non sono come tutte le altre ragazze stupide che hai conosciuto vero?"
"Sì, ma so che quando farò così inizierai a diventare come loro."
Con una mano la spinsi in acqua e lei iniziò a urlare.
Però mentre io ridevo come uno scemo lei mi prese e mi tirò giù.
"Sai di essere uno scemo vero?"
"Sì, lo so."
Cercò di stirarsi la camicia ma peggiorava solo la situazione.
Si vedeva tutto fin troppo bene.
La guardai bene, quei capelli biondi che li si erano appiccicati sul viso, il trucco che li stava colando sulle guancie, gli occhi marroni e quel sorriso tirato.
Sembrava un po incazzata perché si era rovinata l'abbigliamento e perché era tutta bagnata, ma stava benissimo anche così, anzi, era stupenda.
Li misi la ciocca dietro l'orecchio e mi avvicinai.
Eravamo vicini, molto vicini.
Alexis mi avrebbe ammazzato, ma dovevo farlo.
Le misi una mano sulla guancia e mi abbassai per baciarla e la baciai.
Quando mi staccai notai che non era come tutte le altre con cui ero stato.
Stavolta non volevo fare come ho sempre fatto, stavolta avrei voluto fare il serio.
"Usciamo è meglio."
"Sì." la presi per mano e ci mettemmo sugli scogli.
Chiusi gli occhi e quando li riaprii c'era Haley a cavalcioni su di me che mi scuoteva.
"Dylan dobbiamo andare."
Guardai l'ora "Sono le 2."
"Ci vuole un po per tornare a casa e io devo andare a lezione."
"Okay, andiamo."
Si alzò e mi aspettò per andare alla macchina.
In macchina non disse niente, mi disse solo dove dovevo girare per andare a casa sua.
"Alla prossima gira a destra, casa mia è la prima sulla strada."
Feci come aveva detto e quando vidi la casa dissi "Cazzo."
Haley mi guardò storto e dissi "Scusa."
Scese di macchina e aprì il cancello.
"Vieni."
Misi la macchina nel vialetto e Haley non mi stava dicendo niente.
"Mi dici che ti sta succedendo?"
Si girò e disse "Niente."
"È per prima?"
"Dimmi solo perché lo hai fatto. Te l'ho già detto, io non sono come tutte quelle troie che ti sei fatto di sicuro!"
"L'ho capito Haley, non sono stupido! C'è un motivo se ti ho chiesto di uscire e dovevi capirlo quando ti ho baciato."
"Cosa dovevo capire? Che mi stai trattando come tratti tutte le altre?"
"No, non lo sto facendo. Per la prima volta sto cercando di fare il serio con una ragazza e non lo capisci. Se fossi come tutte le altre non avrei avuto problemi a farmi te in quel posto!"
"Sei uno stronzo."
"Lo so, ma stavolta sono stato anche sincero."
"Conosco le persone come te Dylan, e le dite tutte per fare contente le ragazze e sappi che potrai fare ciò che vuoi ma non verrò a letto con te quindi se vuoi andare vai."
Non me ne andai, rimasi lì.
Lei pensava che dopo queste parole me ne sarei andato, ma non lo feci.
"Vieni, ma solo perché mi hai promesso che mi porti alla scuola, non pensare male."
Risi ed entrammo dentro.
Se fuori era grande dentro era ancora più grande.
"Ci sono un po di scale da fare, quindi se non hai voglia puoi rimanere qui."
"No tranquilla, ti accompagno." Sorrise e salimmo le scale.
Camera sua era al secondo piano ed era molto grande.
Aprì un grande armadio e prese dei vestiti e andò in bagno.
Io mi misi a guardare le foto che aveva sulle pareti della stanza.
In quasi tutte le foto c'era un bambino che li assomigliava molto.
Poi c'erano delle foto con Alexis e delle foto sue mentre ballava.
Mi soffermai su una foto in cui era in braccio a un ragazzo che era girato di spalle.
Presi la foto e la guardai meglio.
"È mio fratello."
Mi girai e dissi "Non sapevo che tu avessi un fratello."
"Lo so, non lo sa quasi nessuno. Gli voglio un bene infinito."
"Lo immagino." rimisi la foto al suo posto e dissi "Quando vuoi andare andiamo."
"Dylan se devi uscire vai pure, non è lontana la scuola."
"Ti ho detto che ti accompagno e ti accompagno"
"Sei sicuro?"
"Sì." Li presi la borsa e dissi "Andiamo?"
"Sì."
Dopo poco arrivammo alla scuola di danza e quando scendemmo lei disse "Grazie mille per il passaggio e per stamani, mi sono divertita. Ci vediamo domani okay?"
"Mi mandi via così?"
"Cosa ti aspettavi? Ho bisogno di tempo per pensare."
"A me? Si lo so faccio questo effetto alle ragazze."
Sì avvicinò e mi tirò una botta "Che stronzo che sei."
"Ehi non giudicarmi, c'è gente che è peggio di me."
"Lo so. Ma sei uno stronzo uguale. Ora devo andare, ci vediamo domani." Si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia ma la fregai e girai la testa, così mi diede un bacio a stampo.
"Sei un furbo bastardo."
"Te ne sei accorta ora?"
"Ah ah ah molto simpatico! Ora vado. A domani."
"Non ammazzarti stupida che io non ci sono."
Si girò e mi fece il medio.
"Vaffanculo!"
"Gentilissima."
Mi sorrise ed entrò dentro.

Pov's Haley
Stamani mi sono divertita molto con lui, e quel bacio, era una cosa che non mi aspettavo davvero.
Quando entrai chiamai Alexis e le dissi tutto e lei rimase sorpresa, come me del resto.
Non so perché, ma quel ragazzo mi ha preso fin dal primo momento.
Sono sempre stata attratta dai cattivi ragazzi e lui di sicuro lo era.
Oggi è la prima volta dopo due anni che parlo di Carter con una persona che non sia Alexis senza piangere.
Quando entrai dentro avevo il sorriso stampato sul viso, e Abby lo notò subito.
"Chi è il ragazzo?" Diventai rossa all'istante.
"Abby! Non è nessuno!"
"Allora visto che oggi sei così felice farai solo un'ora di ginnastica così potrai prepararti per il tuo assolo va bene?"
"Sei seria?" La ginnastica per lei era una cosa fondamentale e non la negava a nessuno.
"Serissima. Vai le altre sono già di la. Inizia a fare ginnastica poi vorrei che tu lavorassi con le altre che fanno l'assolo. Glielo ho già montato ieri, guardali un po e aggiustali"
"Va bene. A chi hai assegnato l'assolo?"
"A te, a Jenny e a Maddie."
"Okay. E il pezzo di gruppo?"
"Faremo un pezzo country, quindi dovrete indossare pantaloncini e camicie a quadri e poi due code alte."
"Uhm. Che pezzo faccio?"
"Adele, Skyfall. Jenny fa un pezzo acrobatico e Maddie un pezzo lirico."
"Va bene. Allora vado di là."
"Poi voglio sapere il suo nome!"
"Sisi okay."
Dopo l'ora di ginnastica andai in un altro studio e montai il pezzo.
"Maddie!"
"Ciao Haley."
"Ciao tesoro, come stai?"
"Bene tu?"
"Bene."
"Io volevo chiederti una cosa.."
"Vieni, dimmi pure." Si mise a sedere accanto a me e disse "Vorrei che tu mi insegnassi i tuoi salti acrobatici."
"Tesoro ma tu sai già fare i salti acrobatici."
"Non quelli mortali che fai tu! Ti prego insegnami!"
"Maddie sono molto difficili, potresti farti male. Io ho rischiato tanto con quei salti e vedi che non li faccio nemmeno in gara? Io li provo ma è difficile, la pressione la sento ancora sul ginocchio. Tu sei una bambina, non posso insegnarteli."
"Haley ti prego! Almeno provaci no? Io voglio diventare come te e so che devo migliorare ancora la tecnica e le altre cose ma intanto imparare almeno uno di quei salti sarebbe fantastico."
"Tesoro io ti insegnerò tutto quello che vuoi, ma per quei salti voglio che tu sia pronta" vidi il suo sguardo triste e dissi "Allora facciamo così. Montiamo questo pezzo, facciamo la gara, e se vincerai quella gara ti prometto che ti insegnerò uno di quei salti. Così alle nazionali non ti batterà nessuno. Va bene così?"
"Me lo prometti?"
"Promesso. Ora proviamo un po."
Ci alzammo e misi la musica mentre lei si mise in posizione.
La coreografia non era niente male, e poi la sua espressione era fantastica.
Nessuno batteva la sua espressione, ti faceva sempre capire il significato del suo pezzo, e per me non era sempre così.
Io mi ci mettevo molto d'impegno, mentre a lei bastava solo guardare lo specchio e capire il testo della canzone.
La musica finì e dissi "Vieni."
Le feci vedere un piccolo pezzo che volevo aggiungere e poi li dissi "Hai un'ottima espressione, e la tua tecnica è fantastica. Devi solo stendere le gambe e i gomiti quando giri e salti, va bene?"
"Okay. Andiamo a fare le prove del gruppo." Le feci due code per il pezzo di gruppo e poi le feci anche io.
"Haley vai a provare il tuo pezzo. Tra poco arrivo."
Annuii e andai nell'altro studio.
Misi la musica e all'ultimo provai a fare uno di quei salti ma non mi venne molto bene.
Quando la musica finì sentii degli applausi.
Mi girai e rimasi impietrita.
"Shane, che ci fai qui?"
"Sei molto brava. Non ho mai visto nessuno ballare così."
"Grazie. Chi ti ha detto che mi alleno qui?"
"Lo sapevo già."
"Che fai qui?"
"Dato che stamani sei andata via con quel cretino ho pensato di venirti a trovare qui."
"Shane devi andare via, devo provare."
"Carine le code" Disse toccandole.
"Ma mi stai almeno ascoltando?"
"Ma scommetto che se ero Dylan non mi mandavi via?"
"Invece ti sbagli, perché quando ballo non voglio essere disturbata quindi vai."
"Scusa Haley, Abby voleva avere la tua opinione su.." Poi si accorse della situazione e disse "Scusami non volevo."
"No tranquilla."
"Passo dopo?"
"No Christi, vieni pure."
Si avvicinò e mi fece vedere degli abiti.
"Abby ha detto di scegliere tra questi."
"Mh, direi che questi mi piacciono, immagina come staremo bene così. Tu che ne dici?"
"Sì mi piace. E per i capelli cosa devo comprare?"
"Delle fasce del colore delle camicie, e ci faremo tipo dei fiocchetti."
"Perfetto. Allora ci vediamo dopo, buone prove."
"Grazie" Christi uscì e rimanemmo da soli.
"Ora te ne puoi andare?"
"Ma perché?"
"Perché ora arriva la mia insegnante e non vuole ragazzi qui! Quindi ci vediamo domani!"
"Va bene! Ma domani considerami un po."
"Sisi okay ciaoo."
Lo feci uscire e tornai a provare.
Verso le 11 tornai a casa e dopo aver mangiato qualcosa ed essermi lavata andai a dormire senza nemmeno controllare il telefono.

Sei il mio errore più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora