Capitolo 40

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Haley Pov
Era finalmente arrivata domenica.
Avevo aspettato mesi, non volevo altro che tornare a gareggiare per la mia scuola ed ora che posso finalmente farlo di nuovo sono la felicità fatta persona.
In questi giorni non sono riuscita a parlare con Dylan perché finivo di allenarmi sempre tardi e non avevo voglia di prendere la macchina.
La sera quando tornavo non mangiavo nemmeno più, mi facevo la doccia e poi mi sdraiavo sul letto e mi addormentavo subito.
Carter, quando era sicuro che Tom non fosse con me o che non ascoltasse, mi diceva che Dylan passava sempre di qui ma io non c'ero mai e quindi di conseguenza non potevo mai parlarci.
Alla fine nemmeno Carter e Steph erano riusciti a parlare quella sera, il problema è stata Rachel, che, a detta di Steph, è arrivata mentre lei gli stava dicendo 'ti devo parlare'.
Mi è dispiaciuto tantissimo che non si fossero parlati ma non potevo farci niente.
Stranamente questa mattina ero così tanto tranquilla che non riuscii nemmeno a spegnere la sveglia, infatti fui svegliata da dei baci sul collo.
"Mhh Tom falla finita. Fammi dormire." dissi con gli occhi chiusi.
"Mi dispiace ma sei tu che ieri sera mi hai imposto di svegliarti se non sentivi la sveglia." aprii gli occhi e lo vidi sorridere.
Mi misi seduta sul letto e mi passai una mano tra i capelli.
Bussarono alla porta "Avanti."
"Possiamo parlare un attimo?"
"Perché tutti adesso, perché?"
Tom rise e mi lasciò con mio fratello.
Mi ributtai giù e mi misi il cuscino sopra la testa "Dai Haley è importante su.." e dato che non lo consideravo disse "Va bene, allora la tua colazione me la mangio io." Mi tolsi il cuscino dalla testa e mi misi seduta velocemente "Il cibo è mio."
Carter si mise a ridere e mi diede un sacchetto di carta chiuso con un fiocco.
"Ma perché mi complichi la vita in questo modo?"
"Non l'ho comprato io!" Disse alzando le mani.
"Di cosa mi devi parlare?"
"Io credo di essere innamorato di Steph."
Lo guardai negli occhi, era serio "Diglielo"
"Tu la fai facile Haley. L'ho fatta stare male e ho fatto tanti casini con lei."
"Ne sono consapevole. Ma prova almeno a parlare con lei, dilli cosa stai provando per lei e vedi come va." Gli dissi la stessa cosa che dissi a Steph qualche giorno fa.
Lui annuì e decisi di aprire il sacchetto.
La mia colazione pre gara. Solo una persona sapeva cosa volevo prima di gareggiare e si faceva mezz'ora di macchina ogni domenica mattina per farmi felice, quando invece a me per essere felice bastava solo guardarlo. Senza accorgermene sorrisi felice.
"Sai piccoletta, dai sempre dei consigli stupendi, ma perché non li ascolti anche tu?" Lo guardai non capendo "Perché non la fai finita di fingere che non te ne importi niente di lui e ci vai a parlare?"
"Lui ormai è uscito dalla mia vita."
"Se fosse vero avresti già buttato via tutto e non sorrideresti. Ma il mio è solo un consiglio, la scelta è solo tua." Disse dandomi una botta leggera sulla gamba lasciandomi da sola nella mia enorme camera.
Guardai il vuoto per alcuni minuti poi tirai fuori la roba dal sacchetto.
Sono problematica lo so, però io prima di ogni competizione, che sia importante o meno, devo mangiare un tortino con la marmellata di fragole dentro e sopra una fragola normale e poi un cappuccino particolare di Starbucks. Dentro ci deve essere il caffè, il cioccolato, il latte e sopra ci deve essere la panna con il cacao in polvere che di solito rappresenta un disegno. Sì, sono poco normale, anzi, sono del tutto anormale ma non ci posso fare niente.
Mangiai il tortino e poi aprii il tappo del cappuccino. C'era un cuore, lui me lo portava sempre così.
Lo bevvi e guardai dentro il sacchetto e trovai un biglietto.
Haley,
L'altra sera non doveva andare a finire così e lo sapevamo entrambi. Sono venuto giorno dopo giorno a casa tua ma te non c'eri mai o se c'eri eri con quel coglione.. Okay basta, non voglio parlare di lui. Haley ammettiamolo, abbiamo bisogno entrambi di parlare, non possiamo sempre evitare l'argomento e se devo essere sincero non ce la faccio ad essere tuo amico così, tu dici che va tutto bene ma non va bene per niente. Ci possiamo dare un'altra possibilità? Possiamo almeno parlarne? Stasera dopo la tua gara mi darai un po del tuo tempo e verrai finalmente a parlare con me? Io non ce la faccio più a continuare così.
Dylan
Lacrime, lacrime, lacrime. Il foglio era coperto da lacrime.
Mi misi le mani fra i capelli e continuai a piangere.
"Allora, ho comprato il regalo a Maddie e fra poco.. Haley cosa hai fatto?"
Steph mi abbracciò e dissi "Non ce la faccio più Steph."
Prese il biglietto e disse "Posso?" Io annuii e dopo averlo letto disse "Torna da lui Haley, tu hai bisogno di lui."
"No, non posso soffrire ancora per lui."
"Ma non puoi nemmeno rimanere tutta la vita con Tom perché non vuoi dargli una possibilità."
"Lo so ma.."
"Niente ma Haley. Vai a parlare con lui, stasera vai da lui, datevi una possibilità. È passato tanto tempo, siete cambiati, lui è cambiato, ma tu non lo saprai mai se non gli dai la possibilità di dimostrartelo." Aveva ragione lei, devo davvero capire se è cambiato o no.
"Va bene. Ci parlerò."
"Dai ora lavati che è il momento per te di tornare in scena."
"Grazie Steph, grazie davvero." ci abbracciammo e poi andai a fare la doccia e mi cambiai mettendo prima l'intimo e poi misi i vestiti della scuola.
"Andiamo sorellina ti porto io."
"No, vengo con la mia macchina, devo passare a prendere Maddie, sua madre non c'è."
"Hai preso il regalo?" Alzai il pacchetto per farglielo vedere e poi presi le chiavi della macchina e mi avviai verso casa di Maddie.
Suonai alla porta e mi venne ad aprire lei "Buon compleanno tesorino mio." dissi abbracciandola.
"Grazie Haley."
"Questo è per te." dissi dandole il pacchettino.
Lei lo aprì e venomale li era piaciuto "Grazie Haley grazie mille."
Era un braccialetto con alcuni ciondoli a forma di cuore, di scarpetta e di altre cose che le piacevano.
"Sei pronta?" Lei annuì e prese la borsa.
Quando salì in macchina ci avviammo verso il luogo dello spettacolo.
Quando arrivammo li la aiutai a mettere il vestito per il passo a due, il primo che avrebbe eseguito e la truccai. Mi misi il vestito a tuta nera con i brillantini per la coppia e mentre Maddie e Chloe mi facevano i riccioli io mi truccavo.
"Il nero ti sta veramente bene."
"Oddio, mi hai messo paura cazzo." dissi mettendomi una mano sul petto e guardando male Lucas.
"Comunque stai bene anche tu vestito così."
"Ti ringrazio. Andiamo?"
Mi alzai e lo seguì dietro le quinte.
Il passo a due e il pezzo di gruppo andarono bene, ora era il momento dell'assolo.
Mi feci una coda alta e tirata, poi misi dei brillantini e mi feci mettere una riga di strass sui capelli.
Mi ci vorranno secoli per toglierla.
Mi misi il vestito e poi mi guardai allo specchio, non credo che sarebbe piaciuto così tanto.
Uscii dal camerino "Come sei bella tesoro, ti sta proprio bene questo vestito."
"Tu dici? Non sembra troppo esagerato?"
"No. E poi non devono guardare il vestito, devono guardare la tecnica." Disse Abby mettendomi un dito su una spalla "E tu ne hai anche troppa." concluse sorridendo.
"Grazie."
Sentii vibrare il telefono e guardai chi era. Shane, non gli avrei mai risposto.
Bloccai il telefono e lo misi dentro la borsa.
"Andiamo ragazze, tocca a voi."
Julie mi guardò, eravamo identiche. Avrebbe fatto la differenza solo la tecnica e non potevo perdere contro di lei.
Julie gareggiò prima di me, aveva ballato bene ed era piaciuta.
"Vediamo se la campionessa sa fare di meglio."
Strinsi gli occhi a due fessure ma non le risposi, le avrei risposto non appena sarei entrata in pista.
"Ed ora chiamiamo sul palco il numero 72B con 'Ego'!"
Salii sul palco e mi misi in posizione per iniziare.
Sentivo il ritmo che mi stava invadendo, anche ora, in una stupida sfida, sapevo che nella vita non avrei mai fatto altro che questo, ballare.
Scesi dal palco e sentii gli applausi e i boati della gente e vidi Julie a braccia incrociate "Allora?" Non mi piaceva fare la modesta ma stavolta ci sta proprio "La campionessa ha parlato!" Dissi sorridendo e aprendo le braccia in segno di vittoria.
"Solo fortuna!" Disse andandosene.
Era il momento delle premiazioni e ai passi a due avevamo vinto, con il pezzo di gruppo avevamo vinto e ora mancava solo la premiazione degli assoli.
"Al secondo posto della categoria Senior con 282 punti c'è la numero 71B, Julie con 'Ego'!"
"Invece al primo posto con 300 punti c'è la numero 72A Haley della Abby Lee!"
E questo sarebbe solo culo? 18 punti di differenza brutta stronza!
Andai nello spogliatoio e cercai di togliermi il vestito ma era più complicato toglierlo che metterlo.
"Merda, come cazzo si leva questo vestito?" Mentre tirato si ruppe la zip "Merda!" Dissi ritrovandomela in mano "Abby mi aiuti?"
Abby venne nel camerino e mi aiutò a togliere il vestito senza romperlo ma fu quasi impossibile.
"Te lo faccio aggiustare."
Guardai l'orologio, cazzo erano già le 9. Dovevo trovare un modo per andare da Dylan cercando di evitare ogni tipo di domanda. Devo trovare una scusa. E proprio in quel momento mi venne in mente. Maddie.
"Maddie chiama tua mamma, ti porto io a casa."
"Sei sicura?"
"Sì, lo dico ai ragazzi e andiamo."
Andai dai ragazzi "Sei stata fantastica tesoro."
"Grazie. Ragazzi io vado via con Maddie. Non so a che ora torno, ci vediamo a casa va bene?" Guardai Steph che capì tutto all'istante.
"Ci vediamo dopo amore." Disse Tom baciandomi.
Vidi Maddie davanti alla mia macchina e in poco tempo la portai a casa "Fai pace con Dylan."
La guardai sorpresa "Ricordati che io le so le cose."
Le sorrisi e dissi "Domani ti faccio sapere come è andata." le mandai un bacio e andai al take away per prendere da mangiare sperando che non avesse ancora mangiato e poco dopo ero davanti al suo appartamento.
Suonai e mi venne ad aprire lui "Mangiamo insieme?"
Lui scosse la testa e sorrise "Speravo che mi portassi un po di cibo cinese. Vieni." Disse facendomi entrare ridendo.
"Domanda importante, sei solo vero?"
"Sì, fortunatamente sono solo."
Ci mettemmo a mangiare e dissi "Grazie per la colazione di stamani Dylan, non dovevi."
"Lo so, ma era importante per me.. Senti a me dispiace veramente tanto averti fatto ciò che ho fatto e sono sicuro che se avessi detto di no quel giorno a quest'ora non saremmo qui a chiederci se tra noi va tutto bene o meno."
"Gli errori si fanno nella vita Dylan, va tutto bene."
"Haley ascoltami, non può andare bene. Forse per te va tutto bene perché mi hai dimenticato ma per me non va per niente bene. Io ci sto male perché ho fatto una cazzata e quando lo hai saputo è come se New York fosse capitato apposta per perderti del tutto. So che avrei dovuto dirtelo prima e non sai quante volte ci ho pensato ma ogni volta che mi imponevo di dirtelo non ci riuscivo mai perché ti avrebbe fatto soffrire e ho sbagliato. Mi dispiace così tanto Haley ma io non riesco a dimenticarti."
Era difficile ascoltare queste cose, non so perché ma mi venne da rispondere in un modo con cui non avrei mai pensato di fare "Cazzo Dylan se sono qui per te non vuole dire niente? Se ti avessi già dimenticato pensi che sarei qui stasera, o ti avrei fatto entrare in casa mia quando sapevo che il mio ragazzo ti avrebbe potuto vedere o che avrei partecipato alla competizione più importante della mia vita con il tuo regalo solo perché mi andava? Se ti avessi dimenticato ora non sarei a mangiare cibo cinese con te ma sarei a festeggiare."
"Il problema è che tu sei qui solo perché io e te siamo dei semplici amici, che secondo te hanno bisogno di parlare per risolvere una cazzata da amici. No, io non posso continuare così. Non ce la faccio a guardarti con quel coglione deficiente ogni giorno. So che devo pagare le conseguenze del mio errore ma per me così è troppo."
"Allora perché cazzo non sei venuto a New York? Ti dà fastidio? Allora perché non sei venuto da me? Tu pensi davvero che se tu fossi stato li avrei scelto lui?"
In realtà la risposta non la sapevo nemmeno io, io so che fa solo tanto male, e l'istinto di fare qualcosa con lui ora è troppo forte. Forse me ne devo andare, farei troppe cazzate ora come ora.
"Sì, avresti scelto lui perché è perfetto, ha tutto ciò che io non potrei mai darti."
"Lui non è perfetto."
"Sì certo, come no. È il ragazzo perfetto, non ti tradisce, non ti dice le cazzate e immagino che ogni giorno quando ti svegli ti fa avere tutto ciò che vuoi e non ti farà mai mancare niente. Non è così per caso?"
Sì, era così ma il problema è che lui non era perfetto, nessuno è perfetto e non dovrebbe esserlo nessuno, anzi, più incasinati sono meglio è.
"Sono cresciuta con un fratello puttaniere, che era tutt'altro che perfetto, ha fatto soffrire tutte le donne che aveva intorno, ma se l'interessava qualcosa o qualcuno faceva tutto il possibile per tenersela, e non importava quanto stronzo o imperfetto fosse, lui c'era sempre. Io non voglio la perfezione." non so quale fosse la mia aspettativa dicendogli questo ma era quello che pensavo.
"Ho una brutta notizia per te."
"Che vuol dire?"
"Io sono uguale a lui, e ciò che voglio lo ottengo sempre, solo che prima, solo se mi interessa davvero, lo chiedo."
"Cosa sei sicuro di ottenere Dylan?" Dissi guardandolo. Che fu un errore gravissimo.
"Voglio solo farti capire perché non possiamo essere amici io e te." Disse avvicinandosi e baciandomi di colpo.
In quel momento il mio cuore smise di battere. Non lo rifiutai, non riuscivo a rifiutarlo.
Se prima di venire qui mi ero imposta delle regole adesso erano già dimenticate.
Ci staccammo dopo qualche minuto e lui continuò il discorso che aveva iniziato prima di baciarmi "Io e te non possiamo essere amici perché non posso essere amico della ragazza che non ho mai smesso di amare. Chiaro il concetto adesso?" Disse sorridendo e guardandomi negli occhi.
"Sì, ho capito il concetto. Solo che io non so più cosa fare Dylan." dissi sincera.
"Non pretendo di averti di nuovo con me, voglio solo che tu provi a guardarmi come sono dentro." Mi aiutò ad alzarmi e andai verso la porta "Mi sono comportato da vero cretino, e solo la persona che hai visto tu è il vero Dylan. Io so che tu puoi darmi un'altra possibilità. Non chiedo altro che quella. Non ti romperò più, lo giuro, mi prometti solo che quando avrai preso una decisione su di me me lo dirai?"
"Te lo prometto Dylan, solo che non so quanto tempo ci metterò."
"Non mi importa, io sono pronto a darti tutto il tempo che vuoi, voglio solo una possibilità."
Annuii "Ci vediamo okay?"
"Sì." si avvicinò ma poi ci ripensò per non fare passi falsi e mi fece andare via.
Salii in macchina e appoggiai la testa sul manubrio, mi sentivo felice e strana nello stesso momento.
Era arrivato il momento di prendere una decisione una volta per tutte, Tom, il ragazzo fantastico che durante il mio primo anno di college mi aveva aiutato tanto e di cui mi ero innamorata oppure Dylan, il coglione patentato che faceva errori su errori ma mi faceva sempre stare bene? Era una decisione difficile da prendere, ma dovevo farlo.
Non potevo dare false speranze a nessuno dei due, dovevo dare la possibilità a solo uno di loro, ma non sapevo a chi.

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