Capitolo 37

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Haley Pov
Mi sento così stupida, così imbecille cazzo!
Avrei dovuto sapere che alla fine sarebbe andata a finire così. Merda.
Dylan e Tom si erano picchiati e io sono stata lì per un tempo abbastanza lungo perché si facessero del male. Era come se in quel momento io non ci fossi più, come se fossi in un'altra dimensione e come se li stessi guardando dall'alto senza poter fare niente per separarli.
Le lacrime mi stavano rigando il viso, e non so come o cosa mi venne la forza di intromettermi e fermarli.
Dylan gli aveva tolto le mani di dosso quando mi vide in lacrime, come se non mi avesse mai visto piangere.
Decidemmo di andare a casa e portai Tom nel bagno per toglierli il sangue dal viso.
Mi sedetti sul ripiano del bagno e presi il disinfettante.
Lo tengo sempre nel mio bagno, da quando Carter ha iniziato, già prima dell'incidente, a fare a botte per le donne. Anche se ero piccola lo aiutavo perché non voleva che mamma lo vedesse conciato male.
Anche prima che partissi per New York, e a volte anche ora, mi viene a bussare alla porta e mi chiede se lo posso aiutare.
Io accetto sempre, farei di tutto per lui, e lui si fida di me, ci raccontiamo sempre tutto e non ci facciamo problemi a parlare di perché fa a botte o per chi e perché sto male.
A volte ci sto male perché non vorrei che facesse a botte con un tipo qualsiasi per una ragazza di cui non le importa niente però non mi intrometto mai più del dovuto durante le sue 'relazioni' e lui non lo fa con me, o almeno dovrebbe, e a entrambi va bene così.
Misi il disinfettante su un pezzo di cotone e glielo passai sul naso cercando di non fargli male.
"Piccola mi dispiace, non volevo picchiarlo.. Mi dispiace sono stato un coglione.."
Non dissi niente, continuai solo a disinfettare le sue ferite.
"Ti prego parlami. Sono un'idiota lo so ma ho bisogno che tu mi dica qualcosa, qualsiasi cosa."
Lo guardai negli occhi "Cosa ti spinge a stare con una persona incasinata come me?"
"Ci risiamo? La puoi smettere di fare questi discorsi?"
"Perché stai con me? Te l'ho detto, con me succedono sempre casini."
"Non mi frega niente se succedono casini! Io voglio stare con te, che cazzo me ne frega se sei incasinata? Anche io lo sono."
"Sei sicuro?"
"Sono sicurissimo amore." si avvicinò e mi baciò con forza. Gli misi le braccia intorno al collo e mi spinse contro il piccolo armadietto e io gli tolsi la maglia.
E ora chi aveva voglia di andare a fare lezione? Io no di sicuro. Ma dovevo andarci, dovevo dare una lezione a quella stronza.
"Devo andare a fare lezione fra un pò." dissi staccandomi.
"Di già?"
"Sì."
"Va bene. Per ora ti lascio andare."
"Stasera quando torno bisogna studiare."
Lui annuì e mi lasciò fare la doccia e poi verso le 7 andai alla scuola.
Misi le foto per le piramidi, ma stavolta le misi come volevo io.
"Non so chi mettere in cima." dissi rivolta a Abby.
"Scelta tua. Metti chi ha ballato meglio."
"Mh.. Devo informarti di una cosa. Ho scommesso con le ragazze ieri e li ho promesso che se vincevano avrei ballato con loro questa settimana."
"Tanto ti avrei fatto ballare lo stesso. Guarda." Mi diede un foglio.
Questo foglio annunciava il mio ritorno alla gara di domenica.
"Loro lo sapevano?"
"Si."
"Me lo hanno fatto apposta dai!" Alla fine decisi di mettere Chloe in cima alla piramide e poi ci mettemmo a scegliere una canzone per fare un pezzo di singolo e un pezzo di coppia.
Le ragazze arrivarono e le aspettai nello studio.
"Buongiorno a tutte ragazze."
"Buongiorno." dissero all'unisono.
"In questa gara siete state tutte molto brave, abbiamo vinto con il pezzo di gruppo e quindi, come giusto che sia, questa settimana ballerò anche io con voi."
"Siii." dissero guasi tutte applaudendo.
"Okay, passiamo alla piramide ora." e ora mi diverto "In fondo alla piramide ci sei tu Julie."
"Io? Per quale motivo?"
"Stai scherzando vero?" Lei scosse la testa "Allora dato che non lo sai io metto in chiaro subito tutto. Quando io creo un pezzo per una persona quella persona deve ballare il pezzo che io ho creato, non balla il pezzo che si è inventato, siamo intese?!"
"Okay, di cosa stiamo parlando? Perché io ho chiesto il motivo del mio posto nella piramide!"
"Intanto abbassa i toni Julie." Disse Abby.
"Tu sei qui perché hai cambiato il pezzo per cui ho impiegato giorni ad insegnarti e lo hai cambiato per cosa? Per non classificarti nemmeno?" Chiesi infastidita.
"No, l'ho cambiato perché io non mi faccio superare da nessuno, soprattutto da una diciottenne che mi vuole insegnare a fare quello che so già fare da sola!"
"Bene, perfetto. Allora per me puoi rimanere in fondo tutta l'estate perché finché qui ci sono io a fare da insegnante tu rimani qui! Ricordati che la prima cosa che conta in ogni sport e competizione è il rispetto, e posso avere anche un anno più di te ma se sono io a insegnarti perché Abby non c'è tu dai retta a me!" Lei si zittì ma vidi che stava per scoppiare, infatti non appena finii la piramide lei disse "Vuoi il rispetto? Miss 'vinco solo io' vuole il rispetto? Va bene, se quello è il mio posto fammi stare li, ma la prossima settimana in piramide metti anche lei! Domenica balla? Perfetto, facciamo una sfida, io contro di te, stesso pezzo, stessa coreografia e stesso vestito. Ci stai o hai troppa paura?"
La guardai in cagnesco, poi guardai Abby che, contro ogni previsione, annuì.
"Io non ho paura! Accetto la sfida! Vuoi lo stesso pezzo? Perfetto! Scegli tu la canzone, accetto qualsiasi pezzo, e stai pur tranquilla che dalla prossima settimana mi porterai rispetto!"
Ci stringemmo la mano e mi andai a cambiare per ballare. Voleva la sfida? Va bene, io accetto ogni sfida e non le perdo mai, quindi che stia attenta!
Tornai nello studio e vidi che c'era solo Abby.
"Julie ha già imparato l'assolo."
"Di già? È passata mezz'ora."
"È un pezzo che ha già fatto." Uhm mi sembrava strano che non lo avesse già fatto.
"Che pezzo è?"
Mise la musica, che pezzo sarebbe questo?
"Va bene. Io sono pronta."
"A me sembra che tu sia pronta per dormire tesoro."
"Si vede così tanto?"
"Eh sì. Non hai dormito?"
"No, siamo andati in spiaggia ed è successo un po di casino."
"Mh.. Dylan vero?"
Ma come faceva a sapere sempre tutto? Annuii "Si sono picchiati."
"Tesoro mi dispiace."
"Anche a me.. Allora devo fare anche la coppia e il pezzo di gruppo domenica?"
"Sì. Ti ho annunciato con tre pezzi.. Te la senti?"
"Sì. Io vorrei farti una domanda."
"Dimmi."
"Dato che non posso più gareggiare in singolo, posso gareggiare in coppia quest'anno?"
"Sei seria?"
"Non voglio che tu mi metta in piramide, voglio solo tornare a gareggiare, e lo voglio fare con i balli di coppia quest'anno."
"A me va benissimo tesoro. Ma Lucas?"
"Tra poco viene vero?"
"Sì."
"Allora ci parlo appena arriva.. Per il pezzo di gruppo? Che facciamo?"
"Ti ricordi il pezzo che hai inventato per il saggio?"
"Sì. Non lo ricordo tutto ma si."
"Facciamo quello. Ti va bene se il singolo si prova dopo o domani?"
"Certo, imparo in fretta tranquilla."
"Lo so lo so."
Rifacemmo tutto il pezzo di gruppo e poi Abby lo insegnò anche alle altre.
Andai nell'altra sala e vidi Lucas.
"Ehy." Lui si girò e sorrise.
"Ciao. Non avevo capito che eri tornata davvero."
Lo abbracciai, era da tanto che non ci vedevamo.
"Complimenti per il titolo. Allora, che ci fai qui?"
"Ero venuta a chiederti una cosa."
"Ti ascolto." Disse girandosi e dandomi tutta la sua attenzione.
"Ti andrebbe di tornare a ballare con me? Ma quest'anno a gareggiare per davvero, come facevamo da bambini?"
Sembrò pensarci su qualche secondo e poi disse "E me lo domandi pure? Certo che si! Se potessi inizierei subito."
"Beh, in realtà dovremmo iniziare subito. Domenica Abby vuole che gareggiamo."
"Fantastico. Hai già in mente qualcosa?"
"Io avrei tante idee in mente.. Tu hai pensato a qualcosa?"
"In realtà si, però non so se ti potrà piacere.."
"Proviamo. Non si sa mai."
"Possiamo fare Grease."
"Potremmo fare l'ultima canzone del film."
"Cosa fate come pezzo di gruppo?"
"Un pezzo di lyrical, quindi ci sta."
"Va bene. Quando vuoi possiamo provarlo. Dimmi i tuoi orari così lo proviamo senza che gli altri pezzi ti diano problemi."
"Perfetto. Io sono libera anche ora."
"Anche io."
"Prendo il telefono così ascoltiamo la canzone e facciamo un pezzo."
Andai a prendere il telefono e poi ci mettemmo a sedere per terra e ascoltammo un po la canzone cercando di immaginare un modo per vincere con questo pezzo. Tutte le coppie di danza almeno una volta usavano come canzone una canzone di Grease e a volte sembrava troppo scontato, e noi dovevamo trovare un modo per renderlo il più moderno possibile.
Provammo per qualche ora e verso le 5 tornai a casa.
Appena tornai a casa andai a fare la doccia e poi mi misi un vestititino nero con la forma dei pantaloncini e senza spalline.
"Sorellina."
"Dove è Tom?"
"È andato con gli altri a comprare da bere per stasera."
"Che cosa c'è stasera?"
"È la serata delle coppie sorellina mia."
"Wow finalmente posso partecipare anche io, che onore!" Dissi ridendo.
Mi diede una bustina e io guardai il contenuto, c'era un cupcake con la glassa bianca e un cuore rosa sopra, non mi comprava mai queste cose, le comprava solo quando c'era qualcosa per cui si doveva far perdonare.
"Come sei dolce Carter. Ora dimmi cosa hai fatto." dissi seria.
"Ma perché devo aver fatto qualcosa?" Lo guardai con un sopracciglio alzato "Va bene va bene. Però ora siediti e mangia per favore, almeno evitiamo scenate."
Feci ciò che mi aveva detto e iniziai a smontare quel povero cupcake.
"Allora, tu sai che io e Dylan abbiamo risolto no?"
"No, non lo sapevo. E se ti stai preoccupando per questo stai tranquillo, non farò scenate, siamo amici anche io e lui."
"Sì certo. Comunque non è questo quello che volevo dirti. Io ho invitato anche Dylan stasera."
"Cosa? Perché?"
"Perché lo facevamo sempre insieme, queste serate le organizzavamo insieme io e lui e ora che siamo tornati amici come prima mi sembrava giusto invitarlo."
"Ma Dylan ti ha detto almeno cos'è successo stanotte?"
"Che lui e Tom si sono picchiati? Sì me lo ha detto."
"E non pensi che Tom lo ucciderà quando lo vedrà qui stasera? E poi con chi viene che è single?"
"Con la sua amica, cazzo non puoi capire come è bella."
"Sì lo so, l'ho vista e non mi sembra niente di speciale." ma mentivo.
Sam era una bella ragazza e lei e Dylan insieme sembravano davvero la coppia perfetta.
"Sì fai come ti pare comunque Tom lo sa che lui è qui."
"E che ti ha detto?"
"Ha detto che va bene, basta che non ci provi con te."
"Sì certo, l'importante è crederci nelle cose."
"Dai Haley ti prego. È stato difficile per me quando io e Dylan abbiamo litigato, lo hai visto anche tu, siamo tornati amici solo perché voi stavate insieme e a lui manchi davvero, e a te manca lui."
Ma questo era mio fratello? Ne siamo davvero sicuri?
"Carter ma che cazzo dici? Io non manco a lui e lui non manca a me! Fine della discussione." dissi andando verso le scale.
"Dove vai ora?"
"A studiare Carter, a studiare. E si dà il caso che io la maggior parte della serata la passerò qui."
Carter sospirò e disse "Ti prego Haley, fallo per me, fallo per il tuo fratellone." Disse mettendo il broncio.
Io sbuffai e dissi "Va bene. Però devo studiare davvero quindi le cose preparatele voi e quando arrivano i ragazzi manda su Tom."
"Certo capo." scossi la testa e mi diressi in camera mia.
Mi misi a leggere uno dei libri di letteratura che ci aveva assegnato il professore ma dopo un po non riuscii più a concentrarmi, di sotto facevano troppo casino.
"Sei già a casa?"
"È da un po che sono a casa." dissi non staccando gli occhi dal libro.
Si mise accanto a me e disse "Che cos'è?"
Lo guardai ma non era Tom "Oh cristo! Ma sei scemo? Mi hai messo paura."
"Mi hai preso per Tom?" Chiese deluso.
"Sì, dovevamo studiare insieme quindi vai di sotto prima che ti veda."
"Mi ha già visto. Sta aiutando Carter. Carter mi ha ordinato di portarti di sotto, manchi solo te."
Lo guardai "Mi dispiace ma io non vengo di sotto. Diglielo pure."
Lui si alzò, apri la porta e urlò "Non vuole scendere."
"Portala giù a forza."
Dylan si girò verso di me "Lo hai sentito." Si avvicinò e io mi alzai "No no no Dylan." ma non servì a niente.
Si avvicinò a me e mi prese come un sacco di patate e io li tirai delle botte sulla schiena "Dylan lasciami andare ti prego."
"Haley non ti lascio andare." Lo disse ma lo disse con un falso riferimento a quello che dicevo io.
"Dato che devo venire obbligatoriamente giù posso stare più comoda?" Chiesi per smorzare la tensione.
"E come starebbe comoda signorina Mason?"
"Intanto lasciami per terra, poi ci penso io."
Mi mise a terra e poi li feci segno di girarsi.
Salii sul letto e mi arrampicai a lui come una scimmia.
"Dio ma quanto pesi?"
"Ah ah ah molto divertente."
"Sto scherzando. Ora è comoda?"
"Comodissima."
Lui iniziò a camminare e io mi tenni stretta per non cadere.
Anche se non dovrebbe, questo ragazzo mi fa sempre tornare il sorriso sulle labbra e mi fa felice.

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