Attenzione a tutti i passeggeri siamo arrivati a destinazione siete pregati di scendere a prendere tutti i bagagli
Ripeto.
Siamo arrivati a destinazione
Apro lentamente gli occhi e vedo che è mattina sta uscendo l'alba e il cielo e ancora un po blu, molto carino.
L'hostess stava ripetendo di nuovo tutto in tante lingue e la sua voce a prima mattina mi dava su i nervi.
Insieme ad altri scendo giù e andiamo a recuperare i bagagli.
Quanto mi è mancata questa città
"dico respirando l'odore di aria fresca a prima mattina"
M: sei felice? "chiese mia madre"
A: più o meno si. "dissi sospirando"
P: su dai, staremo qui solo 2 giorni
"disse mio padre"
Mi sveglio dai miei pensieri vedendo che il taxy è arrivato a prenderci.
Mio padre informa al tassista di andare verso l'ospedale S.Andreas e lui parte subito.
Mentre ero in taxi passiamo dalla mia vecchia scuola.
Ho visto che c'erano alcune ragazze e mi pare di aver visto cat perché è impossibile non notarla.
Erano fuori perché oggi come ogni anno si fa lezione fuori, vengono dei tizi, maestri e professori d teatro o altro e insegnano a gli alunni.
Ancora mi ricordo.
Quanti ricordi in questo collegge, troppi.
Quanto mi mancano i miei amici,non vedo l'ora di abbracciarli uno a uno, ma per ora nessuno deve sapere che sono qui, no no.
No.
Arrivati all'ospedale i miei aspettano al bar e io chiedo informazioni e salgo al 3 piano.
Ho un pó paura degli ascensori infatti e la prima volta che ci salgo e non vorrei rimanerci chiusa.
È una scatola senza ossigeno per me, ne ho il terrore.
Arrivata,cammino verso il corridorio
Lungo e un po buio,le finestre sono socchiuse e il sole che sta uscendo intravede dai buchi.
Stanza 301 no,302 no,Ryan.
Vedo che sta dormendo e decido di sceglierlo, si mi odierá.
A: Ryan Ryan sono io ariana "dico a bassa voce"
Non è vero secondo me hai urlato
All'inizio quando a aperto gli occhi era tipo spaventato e sorpreso.
R: oh ariana,cosa diavolo ci fai qui?
A: sono venuta a vendicarmi, secondo te?
A: sono qui in un ospedale mi sembra ovvio che mi trovo qui per... lui.
R: già scusami.
R: comunque bentornata "mi abbraccia"
A: si ma per poco. "dissi ricambiando"
R: ahh okay comunque...
R: come va li a londra,bene?
A: mh si, bene, ho conosciuto qualche amica e qualche amico e niente tutto bene dai.
A: tu?
R: bene, all'inzio senza te era tutto silenzioso, ma mi ci sto abituando
A: vuol dire che non ti manco? "dissi scherzando"
R: certo che mi manchi monella "rise"
A: e lui,si può vedere?
R: uh si è li "disse indicando la stanza 303"
A: oh grazie , entri anche tu ?
R: no vado a fare una colazione sotto al bar
A: okay
R: ci vediamo dopo
A: a dopo
Entro nella stanza senza far rumore e vedo che è li.
Sta dormendo
Quasi mi sento male a rivederlo.
Ha il labbro spaccato,un po di ferite ed è legato ai fili.
Ha anche la flebo attaccata al braccio e l'altro braccio è ingessato.
Mi fa un po pena così ma anche male.
Perché dopo tanto l'ho rivisto.
E fa male.
Mi siedo sulla sedia vicino al suo letto e lo guardo.
Forse,forse si mi è mancato...
Ma sono letteralmente confusa
