parte 5

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Le gocce di pioggia cominciarono a cadere copiose, bagnando il suo corpo scheletrico, la sua giacca nera e il suo volto.

Si sentiva vuoto... E le gocce di pioggia che cadevano sul suo viso invisibile lo aiutavano a far scendere giù le lacrime che ormai non avrebbe mai più potuto versare.

Un tuono feroce aveva preannunciato la caduta delle prime gocce di pioggia che stavano sbattendo violentemente sul parabrezza dell'auto, presentando uno spettacolo deformato del panorama agli spettatori scossi e increduli di quella sera che era sembrata eterna.

Non una parola volava via dalle labbra dei genitori di Katy, nè la bambina si aspettava che, dopo quello che avevano visto, avessere avuto il coraggio di proferirne.

I dubbi le vorticavano in testa. Si sentiva in colpa, ma non sapeva per cosa. O meglio, per chi.

Non sapeva spiegarsi come mai si sentisse improvvisamente vuota, come se fosse stata strappata a qualcosa, o qualcuno, di cui aveva bisogno. I suoi genitori, chiusi nel loro silenzio, interpretavano ancora il ruolo degli estranei per lei.

Non si sentiva al sicuro.

Istintivamente, si mise in ginocchio sul sedile e guardò fuori dal parabrezza posteriore. La pioggia crudele cancellava la visuale del paesaggio boschivo.

Quel paesaggio che lei aveva cominciato ad amare.

Desiderò riuscire a vedere qualcosa che le facesse percepire la presenza di Slender Man, ma il vetro bagnato le impediva ogni visione, se non quella dei ricordi delle giornate che aveva trascorso in quella che aveva ormai considerato la sua casa. E la sua famiglia.


Una sensazione sgradevole la pervase quando l'auto venne parcheggiata davanti alla questura della città. Non capiva. Perchè erano lì?

Credeva che sarebbero subito tornati a casa, che i suoi genitori le avrebbero preparato una tazza di cioccolata calda e che l'avrebbero fatta dormire nel lettone insieme a loro.

Invece, ancora una volta, le sue aspettative andarono in fumo.

<< P-perchè siamo qui...? >>

<< Tranquilla, amore. Adesso devi solo spiegare che cosa è successo e descrivere l'uomo cattivo che ti ha rapita alla polizia. >>

Rispose sua madre, prendendola in braccio. Le tirò su il cappuccio in modo che non si bagnasse ed entrarono velocemente nell'edificio. Katy non aveva avuto il tempo di realizzare cosa stesse succedendo quando si ritrovò seduta sulle ginocchia della mamma e davanti a lei un uomo baffuto, sulla cinquantina, che leggeva alcune carte sorseggiando un caffè. Quando questo posò lo sguardo sulla bambina, dopo aver osservato i genitori, rimase stupito.

<< Cosa... ? >>

<< Si, signor Reiligh, l'abbiamo trovata! Nostra figlia è salva. >>

Il poliziotto sembrava che non avesse nemmeno ascoltato la donna, troppo impegnato a osservare Katy. Walter Reiligh era stato l'uomo a cui si erano rivolti Madison e Isaac dopo la scomparsa della figlia, che aveva mandato a occuparsi delle indagini James Roosvelt.

<< Come avete fatto?! Non ditemi che siete andati a cercarla voi?! >>

<< Bè, non potevamo fare altro, visto che il vostro agente ha fallito miseramente riguardo alla sua missione. >>

Reiligh non osò ribattere e subito digitò un numero sul telefono, ordinando di mandare una certa Jane Allison, che arrivò dopo pochi minuti. Una donna giovane con una giacca elegante e dei pantaloni di velluto neri che rivestivano il corpo magro, e il volto era scoperto dai capelli biondi raccolti in uno chignon.

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