Capitolo 9

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"Tu non le torcerai un capello , lei è mia"
"In che senso?"
"In tutti i sensi"
Quella frase mi torturava nel sonno , i suoi occhi mentre stringevano mio padre e poi niente non mi ricordavo più niente.
Mi svegliai di botto e mi accorsi che era il tramonto andai a sbattere contro qualcosa che emise un piccolo urlo di dolore.
Mi misi la mano sulla fronte e premetti forte.
"Hey" era Allison
"Allison dove Daniel?"
"Daniel? Davvero il tuo pensiero è stato questo mi immaginavo qualora di diverso"
"Sta bene?"
"Nessuno può fare del male a Daniel , e per te e il signore oscuro" era Katarina era davanti alla porta e mi guardava con aria di sfida.
"Andiamo pensai che potessero fargli del male"
"Scusami sono stata stupida hai ragione"
"Oh figurati" dissi alzandosi
Mi misi di nuovo stesa a letto avevo ancora un po' di dolore alla gamba e alla testa , mi girai su un fianco e mi accorsi che il cuscino era bagnato da una goccia , erano lacrime non mi ero accorta che stavo piangendo , pensavo a loro ai miei genitori non avevo potuto dargli degna sepoltura non avrei mai potuto portare i fiori sulla tomba di mia mamma o su quella di mio padre , non avrei mai più rivisto loro due stretti un abbraccio o che mi sorridevano.
Qualcuno bussò alla porta riportandomi alla realtà.
Non mi voltai non ne avevo voglia tanto chi poteva essere.
"Mio signore" sentii dire
Daniel è subito mi girai , lui era lì davanti alla porta , Allison e Katarina si stavano inchinando.
Poi si voltò verso di me che ero coperta dalle lenzuola rosse , non mi ero resa conto che eravamo nella sua camera.
"Lasciateci soli" e tutte e due uscirono Allison mi sfoggiò uno dei suoi sorrisi. Mentre Katarina si vedeva che mi odiava era abituata ad avere il signore oscuro tutto per lei. La porta si chiuse e lui si avvicinò per chiuderla a chiave.
Si tolse il soprabito nero e lo gettò sulla poltrona , poi le scarpe e infine la giacca nera.
Era a torso nudo , mi guardava ma non diceva niente , lo guardavo e mi rendevo conto che era sempre più bello più lo guardavo più mi sembrava prefetto.
Mi resi conto che Brando non era venuto a trovarmi , lui aveva qualcosa che mi attirava ma non come Daniel , se solo lui provasse quello che provavo io ogni volta che lo vedevo era un misto di amore ed odio.
Stavo tremando , la finestra era aperta e la notte era calata.
"Hai freddo?" Disse Daniel all'improvviso.
"Si"
Lui si avvicinò alla finestra e la chiuse.
Si mise accanto a me e mi disse " come stai?"
"Bene"
"Bene davvero?"
"Si, bene davvero"
Mi girai sul fianco e gli diedi le spalle.
Pensavo che se ne sarebbe andato invece mi accarezzò il braccio , con le sue morbide dita.
Quel tocco mi produsse una scossa elettrica lungo il corpo , mi voltai e le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza , si sfiorarono.
"Ho sentito quello che hai detto quando hai chiuso gli occhi e lui stava per colpirti"
Oh no , avevo detto ti amo Daniel , e lui l'aveva sentito.
Le mie guance presero fuoco e cercai di coprirmi il viso con le coperte.
Non sapevo cosa dire.
"Mai nessuno prima di adesso mi aveva detto questa parola" disse avvicinandosi
"Hai sentito male non ho detto quello che tu pensi"
Lui si mise a ridere e disse " sei sicura che non hai detto ti amo Daniel?"
"Già avrai sentito male"
"Va bene bugiardona , ora fa vedere la ferita"
Gettò le coperte ai piedi del letto e mise una mano sulla gamba era ghiacciata , la ferita era ancora rossa e viola.
"Come mai non guarisce?"
"Perché ti ha colpito con Jean un pugnale fatto di magia nera che è mortale per noi stregoni ma per te no"
"Perché?"
"Dimentichi che tu sei la prescelta"
"Ah"
Lui mi accarezzò la ferita dalla quale uscì un po di sangue e io emise un piccolo urlo di dolore , ma così piccolo che nemmeno io mi accorsi di averlo emesso.
"Ti fa male?"
"Sì un po"
"Prova ad alzarti"
Misi le gambe a penzoloni , la ferita pulsava ogni volta che muovevo anche di poco la gamba figuriamoci camminarci sopra , ma comunque lo feci. Mi alzai e sentii proprio le gambe vedermi , come se non ci fosse più nessuno a reggermi ma invece c'era eccome.
Daniel mi prese per la vita appena in tempo , e cademmo tutti e due sul letto io ero sopra di lui , sentivo il suo corpo contro il mio , i capelli mi ricaddero in avanti coprendomi il viso.
Lui ne prese una ciocca e me la rimise dietro all'orecchio facendomi un sorriso era stupendo.
Erano questi momenti che mi facevano innamorare di lui , la sua premura verso di me , era dolce come non mai quando era solo Daniel e quando non c'era nessuno oltre che noi due.
Lui si avvicinò , aveva lo sguardo fisso sulle mie labbra.
Quando qualcuno bussò alla porta , oh quella dannatissima porta. Scattò in piedi mettendomi dolcemente sul letto.
"Aspetta un momento , torno subito"
Vidi comparire sulla soglia Katarina , che si attorcigliava i capelli biondi intorno al dito e con lo sguardo desiderava il ragazzo che gli stava di fronte che le stava sorridendo.
"Vieni ti aspetto" riuscii a sentire e poi se ne andò.
Lui richiuse la porta e andò verso la poltrona per rimettersi la giacca , "ho delle cose da fare" disse
"Sì certo Katarina ti sta aspettando"
Lui alzò di scatto lo sguardo e disse " nessuno ti ha insegnato che origliare e da maleducati"
" è a te nessuno ti ha mai insegnato che trattare male la gente e dirgli bugie e sbagliato, va va da lei nessuno ti vuole qui anzi me ne vado io" dissi ma mi bloccò per il braccio.
"Tu non esci da qui"
"Sei sicuro di questo" e tolse la presa intorno al polso.
Aprii così velocemente la porta che quasi rimasi sconvolta e corsi verso l'unica stanza che mi avrebbe accolto anzi con l'unica persona che mi voleva bene e che mi capiva e mi faceva sorridere.
Bussai alla porta , e quando vidi apparire il ragazzo gli gettai le braccia al collo e lo strinsi forte ero in lacrime lui rimase un attimo sbigottito ma dopo mi strinse tra le sue braccia forti.
***
La seguii , sapevo dove sarebbe andata e quando mi fermai la vidi tra le sue braccia lui la stringeva e lei gli teneva la testa nascosta nell'incavo della spalla. Fino a qualche minuto fa lei stava con me , la volevo più di qualunque cosa ma non potevo quello era un incantesimo. Il signore oscuro si divertiva solo , non desiderava e non provava niente era quello che mi ripetevo durante tutta la giornata e mi convincevo ma poi vedo lei è tutte quelle certezze su chi sono crollano.
Volevo solo affondare in Katarina ora era l'unica soluzione per dimenticare quella scena orribile.

Rapita da un vampiro Where stories live. Discover now