Jimin non pensò lucidamente per tutto il resto della giornata, ergo dopo aver visto lʼimmagine di Yoongi. Il ragazzo aveva la testa gettata allʼindietro, mentre con una mano teneva il suo cazzo, e con lʼaltra il telefono (per fare la foto ovviamente).
Si era abbassato i pantaloni non appena vide lʼimmagine (che patetico).
In più non gli aveva risposto, visto che non era ancora pienamente in sé. Si domandò se per caso non gli fosse indifferente o se voleva solamente farselo per poi lasciarlo. Molto probabilmente la seconda opzione.
ʻʻJimin, puoi spiegarmi per favore cosa è successo oggi a scuola?ʼʼ Domandò la Signora Park, tirandosi una piccola trapunta per coprirsi di più.
ʻʻNiente, mi sono sentito male.ʼʼ Rispose semplicemente tornando a guardare la TV.
ʻʻBene, non dirmelo.ʼʼ Concluse la madre guardando anche lei la tv, incrociando le braccia.
Jimin di solito le confessava tutto, ma non poteva dirle che aveva mandato una foto del suo cazzo a qualcuno col quale aveva parlato solo una volta.
Il suo telefono suonò rumorosamente, la Signora Park colpì il braccio del figlio. ʻʻSto cercando di guardare questo, dai.ʼʼ
Alzò gli occhi al cielo, poi tirò fuori il cellulare dalla tasca. Deglutì quando vide il nome di Yoongi, non era sicuro se aprire o meno il messaggio con la madre lì affianco.
Dalla vista dellʼimmagine sulla schermata di blocco del telefono, lo schermo sembrava davvero pulito, Jimin decise di guardare il messaggio e basta.