Capitolo 9

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Da notare la foto che è andbjwkajwbwbd
(Lasciate una stellina!) Buona lettura

"Nash mi passi l'asciugamano?"
"Tieni."
"Grazie." alzai i lati della bocca e presi ciò che avevo chiesto per poi asciugarmi il corpo.

Eravamo usciti dall'acqua e tirava un po' di vento. Stavano sistemando la roba degli altri due che non si sapeva se sarebbero tornati, saremmo rimasti comunque in spiaggia almeno fino a che ne avessimo voglia.

Mi infilai la maglia e mi sedetti sulla sabbia a gambe incrociate picchiettando accanto a me per dire a Nash di sedersi.
"Pensi che sia una cosa grave?" mi chiese continuando a stare con lo sguardo rivolto davanti a se, quasi avesse paura di guardarmi di nuovo negli occhi.

"Penso che sia una specie di scottatura, niente di che. Lo spero."
Infilai i piedi nella sabbia per poi ritirarli fuori, lo facevo spesso da piccola, lo trovavo rilassante.

"Cosa pensi sarebbe successo che April non si fosse fatta male?" mi chiese voltandosi verso di me questa volta girandosi per guardarmi, intanto io giocherellavo con l'asciugamano su cui eravamo seduti tenendo lo sguardo basso.
"Non lo so." girai il capo per ritrovarmi nei suoi bellissimi occhi.

"Non ti stavi tirando indietro." mi risposte, già non mi stavo tirando indietro, ma forse dopo me ne sarei pentita.
"Già, questo non toglie che forse per me sarebbe stato un errore." quando pronunciai quella frase piena di bugie sentii come una fitta al cuore, ma non potevo soffrire di nuovo, ne avevo abbastanza. Ancora non riuscivo a fidarmi completamente delle persone, ed erano in poche quelle di cui mi fidavo ciecamente.

"Quindi te ne saresti pentita, è così?" mi disse con voce quasi incrinata, come se lo avessero appena pugnalato. Annuii e basta, volevo solo finire questa conversazione.

"Penso che sia ora di andare, chiamerò Cameron per dirgli che siamo andati via." detto questo mi alzai pulendomi dalla sabbia sulle gambe.

Nash teneva gli occhi sui suoi piedi mentre si alzava prendendo le ultime cose. Infilai le infradito mettendo le scarpe all'interno dello zaino e tirai il telefono fuori dalla tasca digitando quel numero che ormai sapevo a memoria.

"Pronto?"
"Cam come va?" gli chiesi sperando di avere buone notizie.

"Stiamo ancora aspettando un dottore che ci dia qualcosa per il suo piede, è ancora abbastanza gonfio." mi disse e sperai davvero che non fosse niente.

"Poi fatemi sapere, comunque noi stiamo andando via."

"Va bene, ciao Jenn."
Attaccai e attraversai la strada con Nash poco distante da me per arrivare alla fermata del bus.

"Speriamo passi." lo sentii dire dietro di me, non risposi ma pensai la stessa cosa.

"Hanno risolto?" chiese riferendosi al piede di April.
"Stanno ancora aspettando che qualcuno la visiti."
"Va bene." calciò un sassolino facendolo arrivare dall'altra parte della strada.

Il cielo non era ancora troppo scuro essendo solo le 7 e c'era qualche nuvola qua e là. Passarono diversi minuti e del bus ancora non c'era traccia, mi scocciava parlarci ma io non avevo la macchina e lui era l'unico con un passaggio disponibile.

"Pensi che arriverà prima o poi?"
"No, pensavo di chiamare mio fratello, va bene per te?" mi chiese e mi sentii sollevata.
"Sì certo." gli sorrisi leggermente.

Annuì e tirò fuori il telefono dalla tasca dei suoi pantaloncini da basket. Parlò con suo fratello spiegandogli la situazione per poi riagganciare.

"Sarà qui tra pochi minuti." mi avvertì e risposi con un cenno affermativo del capo. Sentii il mio stomaco brontolare leggermente, era quasi un giorno che non mangiavo e iniziavo ad avvertire un senso di stanchezza dovuto alla mancanza di cibo.

"Hai qualcosa da mangiare?" chiesi a Nash.
"Solo una caramella." mi disse porgendomela. La scartai e la infilai in bocca, sapeva di menta. Non era cibo ma meglio di niente.

Dopo qualche minuto sentimmo una macchina accostare poco distante da noi, ci girammo nella direzione dove proveniva il suono e vidi un ragazzo alto ma non quanto Nash, con gli occhi molto simili ai suoi che ci stava salutando con il braccio.

"Ciao ragazzi, piacere Hayes." mi porse la mano che strinsi subito dopo.
"Jenn."
"Datemi le vostre borse le metto nel bagagliaio." gli porsi le nostre borse per poi andare a sedermi accanto a Nash nei sedili posteriori.
Sentimmo il bagagliaio chiudersi e poco dopo la portiera del guidatore venire aperta.

Notai che i due fratelli si somigliavano abbastanza, entrambi aveva i capelli scuri e sulla pelle qualche lentiggine, Hayes però aveva il viso più rotondo e il naso più schiacciato rispetto a quello di Nash. Partimmo e Hayes accese la radio.

Ero un po' stanca così appoggiai la testa al finestrino, mentre canticchiavo ogni tanto qualche canzone che passava.

Il viaggio fu silenzioso a parte qualche domanda di Hayes, arrivammo davanti a casa mia, così quando il moro spense la macchina uscii seguita da Hayes. Aprì il bagagliaio e tirò fuori il mio zaino e la borsa di April.

"Grazie per il passaggio, ci si vede."
Mi salutò con la mano prima di ripartire verso casa sua.

Era stanca e l'unica cosa che volevo fare era una bella doccia calda per poi rifugiarmi nella mia stanza.

Infilai le chiavi nella toppa e poi mi chiusi la porta di casa alle spalle. Mi voltai e sussultai per lo spavento.
"Guarda un po' chi è tornato." quel uomo che tanto aveva tormentato il mio sonno era davanti a me, con un sorriso malizioso e compiaciuto per la mia paura istantanea, stampato il volto. Adesso non sarei potuta scappare..

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Vi chiedo di votare se vi è piaciuto, ci tengo tanto! Che succederà alla nostra Jenn?

Ci vediamo al prossimo capitolo. All the love A.

Broken || Nash Grier [Sospesa]Where stories live. Discover now