4"Save me"

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"Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità."

Avevo appena concluso di leggere "Harry Potter e la Camera dei segreti" quando mia madre busso' alla porta della mia stanza.
《Ti va di parlare? 》chiese con cautela 《Mi ha telefonato Enza, la madre di Flora, e mi raccontato ciò che è successo oggi a scuola》aggiunse senza guardarmi negli occhi.
《Se sai già cosa è successo cosa vuoi che ti racconti?》domandai con voce rotta dai singhiozzi.Ecco,stavo piangendo ancora.
《Mi dispiace tesoro.》ammise accarezzandomi i capelli.《Ho parlato con papà. È molto arrabbiato.Questa storia deve finire.Domani ti accompagniamo a scuola 》
Asciugai col dorso della mano le capricciose lacrime che continuavano a segnarmi il viso senza proferire parola.
《Abbiamo intenzione di parlarne con la vicepreside o comunque con la coordinatrice. 》continuò la mamma 《I tuoi compagni devono capire che il loro atteggiamento è inadeguato.》
Non ero sicura che parlare con la professoressa fosse la soluzione più giusta per risolvere questa situazione ma annuì lo stesso.Erano loro i genitori e mi fidavo di loro ,del resto io non avevo dimostrato di essere in grado di risolvere la situazione.Ero troppo fragile,troppo condizionabile,troppo ingenua ....
Non riuscivo a reagire.
《Non posso semplicemente cambiare scuola?》domandai giocando coi miei capelli.
《Non se ne parla. È L' unica scuola presente a San Martino e poi anche Virginia frequenta questo istituto.Non mi sembra il caso di cambiare adesso.Domani parleremo con i tuoi insegnanti e la situazione si risolverà. 》dichiarò con ostinata sicurezza 《Non pensarci più. Sono solo dei cretini.Ti prendono in giro solo perché sono invidiosi.》
Ma invidiosi di cosa?Non ero o quantomeno non mi sentivo bella, non seguivo le mode,non avevo un carattere forte ...
Avevano ragione loro,non ero niente di che.Io non ero speciale.
Non era invidia la loro.
A loro piaceva prendermi in giro perché ero un bersaglio facile .Ero manipolabile,credulona e soprattutto fragile.Molto fragile.
☆☆☆☆
Il giorno dopo mamma mi svegliò sussurandomi che era ora di alzarsi.Ero perfettamente consapevole che le resistenze con la mia genitrice erano completamente inutili quindi di malavoglia con gli occhi impastati ancora di sonno mi alzai.Mamma come ogni giorno mi pettino' i capelli .《Sono gelosi proprio per questo perché tu vai a scuola ogni mattina con i capelli legati e belli ordinati mentre loro no.》Naturalmente mamma si riferiva esclusivamente alle ragazze.Se mamma aveva ragione per quale motivo i ragazzi si prendevano beffe di me?Perché mi storpiavano il nome?Perché ero continuo oggetto di critica perfino e soprattutto dai maschi?
No,Il discorso di mamma non aveva senso.
Era un' altra la realtà però devo ammetterlo mi piaceva credere che mamma avesse ragione.
Papà parcheggio' la macchina con la solita sensibilità che manifestava solo per le cose e che stranamente si risvegliava nel momento in cui accadeva qualcosa alle sue figlie.Era nervoso e agitato. Mamma mi trascinava lungo la strada sfidando i miei compagni a guardarla o meglio ad osservarci. Avevano paura.Tutti. Nessuno escluso. Colpevoli e non.
Due delle mie ex compagne di classe ,Serena e Amelia ,mi salutarono troppo calorosamente.
《Ginevra come mai sono venuti i tuoi genitori? 》domandò curiosa o piuttosto spaventata Serena .
《Devono parlare con i professori》risposi nervosamente.
《E di cosa? 》incalzo' la commare .
Mamma lanciò una delle due occhiate perfide alle mie compagne e prese lei la parola 《Penso che voi due sappiate benissimo cosa io e mio marito abbiamo intenzione di riferire alla vice preside.》
《Perché a Ginevra non piace il nostro modo di scherzare?
《Il gioco è bello quando dura poco e voi l'avete prolungato abbastanza. 》
《Ma Ginny lo sa che scherziamo! Siamo ragazzi. ..》 cercò di difendere l'indifendibile una delle due.
《Non mi piace il vostro modo di divertirvi.Voi godete nel vedermi piangere o comunque stare male. 》dichiarai con un filo di voce.
☆☆☆☆
La vicepreside che era anche la mia insegnate di matematica ascoltò il resoconto degli avvenimenti che giornalmente si manifestavano nella sua scuola con orrore ma con strana calma.
《Avete fatto benissimo a parlarmi di questo problema 》si rivolse ai miei genitori 《Ora farò un bel discorsetto ai miei ragazzi.Un simile comportamento è davvero inammissibile 》sospirò 《Intollerabile!Io sono un insegnante e non ho solo il compito di riempire la mente di questi fanciulli di nozioni, ma soprattutto il mio obiettivo è quello di sensibilizzarli,di fare germogliare in loro quel seme del rispetto che in teoria i genitori giorno dopo giorno curano , e non posso fallire proprio io in questa missione.Simili comportamenti devono essere corretti e scoraggianti sin da principio e io mi assicurrerò di ciò 》concluse trionfante.

La ragazza che divora Libri [STORIA Completa e Mai Revisionata ]Where stories live. Discover now