7 "Il primo batticuore"

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Ai tempi delle elementari uscivamo sempre insieme perché le nostre mamme erano ottime amiche. Si chiamava Marco e con me era sempre dispettoso ,come quella volta che portai la mia bambola preferita alla fermata dello scuolabus e lui me la tolse dalle mani per buttarla a terra.Un gesto per niente simpatico.Ero una bambina eppure mi piaceva stare con lui sebbene si comportasse sempre male.Col trascorrere degli anni il nostro rapporto non migliorò mai, da "amici" diventammo estranei poiché le nostre mamme,per motivi che non conoscevo avevano avuto un brutto litigio e avevano deciso di smettere di frequentarsi.
Eppure con la nascita della terza figlia la mamma di Marco decise che era  giunta l'ora di chiarire con la sua vecchia amica e così fu.
Mamma chiamò  Sandra per l'acquisto dei miei libri di testo e quelli di Marco erano così nuovi da farmi pensare che  non li avesse mai usati , gli esercizi erano svolti sebbene a matita ,del resto neanche mia madre voleva che scrivessi con la penna sui libri "Il prossimo anno serviranno a Virgina quindi usa la matita" diceva sempre.
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Cominciai il primo anno delle medie con i libri di Marco e intorno al suo nome disegnavo dei piccoli cuoricini e quando la sua classe giocava in palestra mi piaceva spiarlo dalla finestra della mia classe, per giocare toglieva sempre la maglietta e mi piaceva ammirarlo a torso nudo.
Le mie compagne di classe soprattutto quelle più intime tra cui Flora,Marianna e Cristina sapevano della mia cotta e qualche volta mi spronavano a confessargli i miei sentimenti.
La classe di lui era quella di fronte la mia quindi ogni giorno lo sbirciavo mentre varcava quella porta.
Dicevo a tutte di essermi perdutamente innamorata di quel cretino ma ero solo infatuata.
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Marco era più grande di me quindi quando io iniziai il secondo anno lui cominciò il terzo.L'ultimo anno.Avevo solo un anno a disposizione per scegliere di dichiararmi oppure no.A scuola sembravano conoscere quasi tutti quel piccolo segreto eccetto il diretto interessato che per dirla tutta continuava ad ignorarmi o ridere di me insieme agli altri.Ero innamorata di uno scemo e lo sapevo.
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Una volta lo sognai ed era un sogno così vivido che per molto tempo lo scambiai per un fatto realmente accaduto.
Indossavo un vestitino floreale e i capelli erano raccolti in  un'unica treccia.
Mi trovavo a casa di Marco per festeggiare il suo compleanno.
Tra gli invitati c'era anche sua cugina "Susanna",un nome che trovai subito antipatico;Susanna era molto bella,bionda come Marco ,un fisico bellissimo e i capelli lasciati totalmente liberi.
Marco adorava sua cugina e io ne ero terribilmente gelosa.
Ad un certo punto Susanna mi trascino' in una stanza dove non c'era nessuno oltre a Marco.
"Allora diglielo se hai il coraggio"
"Dirgli cosa ?"chiesi timidamente ma senza nascondere la mia paura
"Che hai una cotta per lui" dichiarò lei perfidamente.
"Ma chi si potrebbe mai innamorare di lei?Hai visto quanto è brutta?" disse Marco.
Allora risero insieme e lei cominciò a gridare a voce sempre più alta "Ginevra vuole Marco, Ginevra vuole Marco" e io imbarazzata mi rifuggiai in auto.Avevano sentito tutti quelle voci,tutti sapevano.
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Era l'ultimo giorno di scuola e le terze avevano organizzato una festa nelle loro rispettive classi invitando persino gli alunni degli altri anni.
La classe di Marco aveva pensato ad ogni cosa dalle bibite alle casse per la musica.
La mia classe si svuoto' in un nano secondo direzione "Discoteca della scuola",Cristina batteva i piedi a tempo di musica sul pavimento ma non mi lasciò sola "Se non vuoi andare io resto con te "aveva detto e così fu.
Giocammo all'impiccato e a nome cose e città per ammazzare il tempo e finché fummo sole ci divertimmo tanto.
Bussarono alla porta e non ci fu bisogno di aprire,i quattro ragazzi fecero da sé, Cristina e io ci guardammo senza capire il motivo per cui erano piombati lì.
Uno di loro si schiari' la voce e con un sorriso beffardo si rivolse a me "Ginny,Ginny cara" cominciò "Sappiamo tutto."
"Tutto cosa?"domandò per me Cristina.
"Sappiamo che sei innamorata di Marco" annunciò guardando il suo gruppo di amici .
Mio cugino Fernando sembrava divertito come gli altri e questo mi feri' di più perché mi fece sentire davvero isolata.
"Ho una proposta da farti" continuò il tizio,e senza aspettare un mio cenno sorridendo disse "Se ti unisci alla festa non farò niente in caso contrario manderò un Sms a tutta la scuola in modo che tutti sapranno della tua cotta."
Osservai preoccupata Cristina e lei ricambio' l'occhiata "Non hai scelta. Dobbiamo andare alla festa" si rese conto.
Ma ero davvero in un vicolo cieco ?
Ero davvero così ingenua?Come poteva avere quel tizio tutti quei numeri?
Eppure credetti ad ogni singola parola e spaventata andai alla festa.
"Naturalmente dovrai ballare"aggiunse sempre quel ragazzo.
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Amelia e Serena erano al centro della pista e scuotevano i loro culi così energeticamente da costrigere i ragazzi a masturbarsi.
Serena mi accolse con un sorriso finto "Mi chiedevo quando saresti arrivata!"esclamò.
"Balla con noi"aggiunse Amelia.
"Sì, balla".
Quella fu l'ennesima umiliazione pubblica ma mi servì parecchio perché finalmente riuscii ad aprire gli occhi.
Erano state Amelia e Serena a scrivere le battute a quel ragazzo e lui non era altro che un loro burattino.
Avevo anche compreso che non ero innamorata di Marco perché era troppo cretino per me.
Come potevo essermi innamorata di un ragazzo con la faccia da cavallo e il comportamento da asino?

La ragazza che divora Libri [STORIA Completa e Mai Revisionata ]Where stories live. Discover now