nine» talks

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"Heyyyyy" la mia voce risuonò nel mio ormai distrutto telefono e "Che succede?" continuai. Il silenzio cessò non appena sentii un sussulto uscire dalle sue labbra. "Aspetta, come mai sembri la versione ubriaca di Calum Hood...?". Mi leccai le labbra prima di scoppiare a ridere, quella battuta tutt'altro che divertente mi ha fatto male, senza motivo. "Perché l'ultima volta che ho controllato ero ubriaco ed ero Calum".
"Hai mentito??" le si spezzò la voce e "Grazie.. Mi fidavo di te!" sentii due bip e subito dopo la schermata tornò alla nostra chat che era ben visibile ai miei occhi.
"Calum?" sentii Ashton urlare dall'ingresso. Cercando di non inciampare sui miei stessi piedi mi incamminai verso Ashton le cui braccia circondavano un'alta ragazza bionda che stava immobile.

"Svegliati, cretino", improvvisamente la mia testa si scontrò contro un mobile, causando un forte rumore. "Cazzo, Calum, stai bene?" gli occhi di Michael si spalancarono non appena mi vide premere le mani sul mio capo nel punto in cui faceva più male. Cercai di annuire, ma il dolore mi fece borbottare parolacce – che comunque non migliorarono la situazione. Michael corse verso il frigorifero del bus e prese una bottiglia d'acqua che era l'unica cosa rimasta e "mettila sulla fronte, mi sento uno stronzo" disse. Ero scioccato dal fatto che si stava mostrando premuroso e non stesse ridendo come al solito. "Perché ti stai-" mi fermai e deglutii pesantemente "comportando così?". Michael si stupì delle mie parole e guardandomi dal basso, considerando che ero più alto di lui visto che ero seduto sul mobile, "Perché ti ho svegliato di soprassalto".
Scesi dal mobile attento cercando di non sbattervi nuovamente la testa. Poi mi gettai sul piccolo divano che stava nel retro e "è okay, mi hai salvato da un incubo".
"Ancora Cassidy?" mi chiese sedendosi al mio fianco. Mugolai, cercando il modo di far sparire il dolore. "Guarda, Calum, ovviamente le piaci per quello che sei e lei piace a te. Smetterà di parlarti se non glielo dici." Michael accentuò un piccolo sorriso, da cui capii che fosse fiero del suo discorso. Sussultai sistemando la bottiglia di plastica sulla mia fronte, "Lo so, a volte la fama fa davvero schifo e non sopporto più questa cosa dello scopare con le fan. Vorrei una normalissima relazione, solo che il tour rende tutto più difficile, lo sai".
Gli occhi di Michael si spalancarono, "whoa, cosa? Non ti ho mai sentito dire di volere veramente una relazione seria..". Sollevai gli occhi al cielo. La cosa triste è che era vero, ma non era solo colpa mia. Non riesco a mantenere una relazione in tour, quindi cerco di "soddisfarmi" in altri modi. "Perché mai ti piace?" mi chiese Michael come se non glielo avessi detto un triliardo di volte ormai. "Non lo so, Michael. È diversa.." la rabbia divenne sempre più evidente, ma in mia difesa lui sapeva perché mi piacesse, ha solo deciso di mettermi alla prova.
"Vai avanti".
"Ha i piedi per terra ed è vera. Ha questo suo lato che è tipo 'io faccio quello che voglio' ed un altro in cui si siede e si prende cura di te. In più è fighissima", mi fermai controllando che Michael mi stese ascoltando e lo stava davvero facendo, "È tipo misteriosa, tipo una cattiva ragazza, ma poi sceglie una carriera così semplice e tranquilla e le importa così tanto. Mi fido così tanto di lei, ma non ho mai sentito la sua voce, il che è un po' terrificante, ma-"
"Ok, ho capito." Michael si tirò su concentrandosi su di me ancora una volta "Visto? Ti piace", annui sorridendo, dimenticandomi completamente del dolore alla testa, "Grazie, Clifford." ed anche lui annuì, alzandosi subito dopo e "devo svegliare altri due idioti" disse.

unknown number [incompleta]Where stories live. Discover now