The Styles Effect [Italian Translation]

Capitolo 1: The Wish

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E così rincominciò tutto da capo.

Guardai pietrificata la porta. Dietro ad essa sentivo molte voci simili, con lo stesso profondo accento britannico, gridarmi di lasciarli tutti entrare.
La porta di legno stava cedendo, le assi in parte divelte. Attraverso i buchi, larghe mani, tutte con lo stesso tatuaggio a forma di croce, cercavano di afferrarmi come in uno di quei terribili film horror pieni di zombie.

"Ho un coltello! Io vi uh, taglierò quelle dita lunghe quanto il buco del culo che vi ritrovate e su per il quale ho intenzione di spingervele!" li minacciai, sembrando una pazzoide. Le loro mani si immobilizzarono, fino a ritrarsi velocemente dal foro. Un sospiro di sollievo scappò dalle mie labbra.

"No, quello è gay!" Sentii dire da uno di loro e fui certa che venisse da Frat Harry.
"Non sparare insulti del cazzo finché non l'hai provato, omofobo di merda!"
Un'altra voce simile alla sua lo aggredì e capii che fosse stato Gay Harry, il quale proveniva da una di quelle fanfiction Larry che avevo letto.

Fu solo quando vidi tutti quei paia di occhi sbirciare attraverso il grande cratere che si era formato nella porta, forse cercando di controllare se avessi avuto armi con me - che ovviamente non avevo - che tutti arretrarono. Fino a quando non allungarono nuovamente le loro braccia attraverso il buco, cercando di prendermi un'altra volta. Per evitare che mi afferrassero, riuscii in tempo ad indietreggiare, borbottando un "oh merda" sotto voce.

Allungai una mano alle mie spalle per afferrare la lampada di lava sul mio comodino, pronta a fiondarmi tutta impavida a colpisci-la-talpa sulle loro dita, ma il mio fianco venne catturato da una mano forte ed agghiacciante. La mia schiena fatta scontrare contro un petto sodo mentre i peli del mio collo iniziavano a rizzarsi a causa della sua presenza.

"Non te l'ho detto prima? Sei bloccata qui, dimmi perché insisti così tanto nel tentare di scappare quando entrambi siamo consapevoli che le probabilità non saranno mai a tuo favore." Strascicò nel mio orecchio, la sua voce bassa e roca mentre cercavo di spintonarlo via. Riuscii a voltarmi per incontrare il catrame del suo sguardo, le sue pupille scure differenti dagli occhi verdi degli altri.

"Fottiti e torna ad importunarmi quando l'avrai finita di copiare le citazioni dal film di Hunger Games." Sogghignai, facendogli solamente uscire uno sbuffo arrogante dalle labbra, la pazienza sfumare via dal suo viso.

Prima che potessi urlare e attaccarlo, la porta alle mie spalle si sfracellò al suolo. I cardini cedettero quando tutti loro esondarono nella stanza. Le mie braccia vennero subito imprigionate da Psycho Harry e Fratboy Harry, che mi forzarono ad inginocchiarmi di fronte al loro leader, mentre continuavo a dibattermi sotto gli occhi di tutti gli altri Harry.

"Volevi essere così tanto il personaggio principale della tua storia da salvare..." Demon Harry rise sommessamente, avanzando fino ad arrivarmi di fronte. Si lasciò andare una risata rauca e cinica, che mi fece rabbrividire la pelle. Lo guardai a denti stretti prima che portasse la sua faccia verso la mia, un ghigno increspato sul suo viso mentre tracciava con i suoi polpastrelli pallidi la mia mandibola.

"Sembra quasi che tu abbia avuto ciò che desideravi...principessa." Ghignò prima di raddrizzare la sua postura, schioccando le dita. Al suo gesto, Bad Boy Harry iniziò a farsi spazio tra la folla diretto verso di me, inclinando il suo collo tatuato da parte a parte mentre mi scrutava con degli ombrosi occhi smeraldini e un ghigno sul suo labbro perforato da un piercing.

"Mi dispiace per questo, gattina." Mi disse, facendo schioccare le sue nocche. Strinsi gli occhi in due fessure.

"Oh mio Dio è Liza. Ly-zah! Non gattina, né bambolina, né principessa, nemmeno pasticcino, davvero, cosa c'è di sbagliato in voi stronzi delle fanfiction! Nessuno chiama per davvero le persone con queste cagate nella vita reale! Perché voi ragazzi non potete semplicemente dire il mio fottuto nome? Ne ho uno per una ragione ovvia! Davvero, andate tutti a cagare voi capelloni dal culo sporco figli d-"