Capitolo 5: Mr. Steal Your Girl

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Sia Psycho Harry che Assassin Harry mi guardarono a sopracciglia aggrottate, l'espressione perplessa nei loro volti, mentre indietreggiavo verso il muro. Entrambi mi stavano ancora tenendo bloccati i polsi.

"E va bene, adesso potete anche smetterla di fissarmi in questo modo- caspita. Stavo scherzando quando mi è venuto fuori il discorso sul threesome, accidenti." Sbuffai tra me e me, una volta portato lo sguardo a terra per evitare di incrociare i loro occhi.

A dire il vero non è che stessi esattamente scherzando.

Poi, una volta decisa a prendere in vantaggio il loro stato di disorientamento, alzai la gamba, facendo volare via la pistola dalle mani di Assassin Harry. E, pronta recuperare tutta la mia cazzutaggine, cercai di afferrarla prima che cadesse a terra, per rendermi conto che entrambi i miei polsi erano ancora bloccati dai due Harry. Tutti e tre quindi guardammo l'arma piombare al suolo, proprio ad un paio di piedi da noi.

"Grazie, pumpkin." Sogghignò Psycho Harry, lanciandomi un'occhiata prima di lasciarmi andare. Quindi si voltò verso Assassin Harry, fiondandosi su di lui e mandandolo al suolo mentre a questo usciva un grugnito. La sua mandibola era serrata e i suoi occhi verdi brillavano di rabbia.
Fu allora che mi decisi a prendere la pistola.

"E' Liza! E adesso, voi entrambi mi starete a sentire, perché sono io il capo!" Annunciai, praticamente andando in iper ventilazione mentre tenevo l'arma tra le mie mani palesemente tremanti. Entrambi gli Harry si immobilizzarono quando furono completamente girati verso di me.

Fu Assassin Harry quello a ghignare, facendo correre la lingua all'interno della sua guancia. Il gesto mise in mostra le sue fossette in rientro, mentre i suoi occhi correvano su e giù lungo il mio corpo. Poi alzò le braccia in una posizione di finta resa.

"Comme vuò tu. Ma liev 'a miez a pistòl, piccirè, primm e' te fà male." Disse in un italiano dal marcato accento del sud, la voce profonda e roca. A giudicare dalla piccola risata di beffa che fece successivamente, compresi che ciò che aveva detto era un insulto.

"Hai capito qualcosa?" Chiesi, lanciando un'occhiata a Psycho Harry. Anche lui aveva la mia stessa espressione confusa, mentre in risposta si stringeva nelle spalle.

"Mi sa che gli ho sentito dire scoreggia-" Ipotizzò Psycho Harry.

Il che non fece altro se non far serrare la mascella dalla rabbia ad Assassin Harry, che chiuse gli occhi, prendendo un respiro profondo, per poi riaprirli e puntarli su di me.

"Ho detto," ripeté, tornado a parlare in inglese quando aggrottai le sopracciglia per la perplessità.
"Come vuoi tu. Ma metti via la pistola, bambina, prima che tu ti faccia del male." Ribadì con con tono basso e ben scandito, facendomi stringere ancora più forte l'arma tra le mie mani.

"Chiudi la bocca....Tu, tu italiano bel fusto che sei anche in grado di parlare in inglese; Dio, non so nemmeno se ciò che ho detto abbia senso! Ho una pistola e non ho la più pallida idea di come usarla, quindi molto probabilmente nessuno di voi se ne andrà via senza una pallottola piantata nel piede ma sappiate che - che solo perché tu sei un killer psicolabile...", dissi, puntando la pistola verso Harry psicopatico (gesto che non fece altro se non fargli schioccare la lingua contro il palato e farmi un occhiolino).

"E solo perché tu sai come ammazzare le persone..." Puntai la canna verso Assassin Harry, "non significa nulla. Perché sono io il capo qui! E voi due siete le mie sgualdrine assieme alle altre due nella mia macchina, che sta in parcheggio. Quindi forza, datevi una mossa!"

Urlai, guardandoli in sbigottimento mentre ubbidivano alle mie istruzioni. Posizionarono le loro mani dietro la loro testa, mentre cercai di farli dirigere verso l'uscita della casa.

The Styles Effect [Italian Translation]Where stories live. Discover now