Capitolo 43.

458 29 4
                                    

Apro gli occhi lentamente, mentre la luce del sole inonda del tutto la mia camera da letto, mi guardo intorno e il letto accanto a me è tutto scompigliato, ma non c'è nessuno; che abbia sognato ciò che è successo con Gianluca stanotte? No, impossibile.
Neanche a farlo apposta entra dalla porta con un vassoio in mano con addosso solamente i boxer; a guardarlo mi sembra un dio greco..
"Buongiorno! Ben svegliata!" Mi sorride,
"Emh.. Buongiorno.. Ma tu giri per casa così? E se ti vedesse Evelyn?",
"Non è in casa, sentivo silenzio e così sono sceso in cucina, c'era un post-it dove diceva che era andata a fare jogging",
"Ah.. Vabbè ma non puoi girare ugualmente in giro per casa in questo modo",
"E perché?" Mi guarda e sorride lievemente,
"Perché sei illegale.." sussurro a denti stretti per non farmi sentire,
"Eh? Cosa dici? Puoi ripetere per favore?" Mi provoca,
"Va bene, sei illegale ed hai il fisico di un dio greco! Capito adesso?",
"Mmh, no.. Non ho sentito..",
"Non lo ripeterò un'altra volta" lo guardo male mentre lui se la ride,
"Comunque ho portato la colazione" si siede e poggia il vassoio sul letto, dove ci sono due caffè con dei biscotti.
"Grazie" sussurro mentre mi passa il caffè,
"Comunque noi due non ci siamo ancora salutati in modo adeguato.." mi sussurra e mi sorride,
"Ti ho detto buongiorno" rido appoggiando la tazzina vuota sul vassoio,
"Forse vuoi che ti chiarisca un po' le idee?",
"Emh.. Magari si dai.." lo guardo e rido, mentre lui si avvicina piano e poggia le sue labbra sulle mie, la sua lingua chiede l'accesso nella mia bocca e glielo concedo, cosicché ci uniamo ancora una volta in un bacio che è un vortice di passione, dopodiché si stacca e mi accarezza una guancia sempre guardandomi negli occhi, gli sorrido e lo bacio a stampo più volte mentre lo sento sorridere.

"Ciao Gian, ci vediamo dopo, ti mando un messaggio quando vengo a prenderti, okay?" Gli dico mentre sto per uscire dalla sua stanza dell'albergo dove è venuto a prendere la sua roba per portarla a casa mia,
"Va bene, a dopo" mi bacia la fronte e io esco chiedendomi la porta alle spalle.
"Buona giornata" mi saluta l'uomo alla reception,
"Grazie, anche a lei" rispondo ed esco fuori, inizio a camminare tranquilla mentre raggiungo la mia macchina, mi metto al posto di guida e parto, svolto l'angolo per arrivare a casa mia ma all'improvviso sento un colpo fortissimo e poi il buio.
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Sono sul letto aspettando un messaggio di Ambra che venga a prendermi, ma ancora nulla, chiamo e richiamo ma nulla, non risponde.
Ad un certo punto mi alzo ed esco fuori in balcone per vedere se in caso è arrivata ma avrà il telefono scarico: nulla di nulla, non c'è traccia neppure della macchina.
Il mio telefono inizia a squillare e mi costringe a tornare in camera, lo prendo e guardo il display, è un numero sconosciuto.
"Pronto?",
"Salve, siamo della polizia.. Lei è un parente della signorina Rossi Ambra?",
"Si, sono il fidanzato, mi dica, cos'è successo?",
"Beh la signorina ha avuto un incidente stradale.. Adesso la stanno trasportando all'ospedale più vicino.. Mi dispiace per l'avvenimento.. Pronto? Mi sente?" Non riesco neppure a parlare, sono bloccato, perché quando tutto sembra andare per il meglio arriva sempre qualcosa a stravolgere la tua vita?
Attacco in fretta e furia senza neanche ringraziare il poliziotto e poco cosciente di ciò che sto facendo scendo giù correndo e vado all'ospedale, schivando automobili e qualsiasi sorta di mezzo pubblico.
Trafelato arrivo all'accettazione dove c'è un'infermiera:
"Mi scusi..",
"Mi dica",
"Senta per caso è arrivata una ragazza poco fa? Ha avuto un'incidente stradale.. Io sono il suo fidanzato.. La prego, mi aiuti..",
"È arrivata una ragazza, aspetti che ho registrato il suo nome per la cartella clinica.. Ambra Rossi?",
"Si, è lei..",
"Quarto piano, terapia intensiva",
"La ringrazio" salgo le scale che portano all'ascensore e dopo averlo chiamato un paio di volte, arriva; schiaccio il numero 4 e poco dopo mi ritrovo nel reparto di terapia intensiva, su una sedia in lontananza, noto Evelyn, mi avvicino e noto che sta piangendo.
"Evelyn.." mi avvicino e l'abbraccio,
"Perché Gianluca? Perché a lei?",
"Non piangere, per favore.. Lei dov'è?",
"È in sala operatoria.. Ma non vogliono dirmi nulla perché non sono una parente.. Ho paura, lei è come una sorella.. Non voglio che..",
"Evelyn stai tranquilla.. Lei è forte.. Ce la farà.." mi siedo accanto a lei e ad un certo punto esce un medico.
"Chi dei due è parente della ragazza?",
"Io sono il fidanzato.. La prego mi dica, come sta?",
"Guardi.. Non posso darle informazioni a meno che lei non sia un parente..",
"La prego..",
"Va bene.. La ragazza ha riportato un trauma cranico, non sappiamo se perderà la memoria o meno.. Però riporta anche le prime due paia di costole fratturate, perciò non dovrà fare sforzi.. Mi dispiace dirlo ma non sappiamo quando si sveglierà..",
"La prego, mi dica se ce la farà..",
"Certo che ce la farà.. Non preoccupatevi.. Adesso la porteranno in camera.. Uno alla volta potete entrare",
"Grazie.." rispondo e mi siedo sulla sedia scoppiando in un pianto, devo avvertire i ragazzi anche..
"Gian staranno arrivando Maria, Antonio e Marco..",
"Ti do' i numeri di Piero e Ignazio.. Mentre io entro da Ambra puoi chiamarli per cortesia? Chiama anche Barbara e Michele, ti lascio il telefono..",
"Certo.. Vai, che l'hanno portata ora..",
"Grazie..",
"Gian?" Mi volto a guardarla,
"Ricorda quello che mi hai detto.." annuisco e mi dirigo dentro la camera di Ambra, indosso camice e cuffietta verde e mi siedo accanto a lei, immobile, pallida e con la testa fasciata.
"Ciao amore mio.. Sono io, sono Gian.. Sei bellissima anche in questo stato.. Ti prego.. Non mollare piccola mia.. Ti prego.. Lotta per te stessa.. Lotta per me, per noi.. Ti amo pianista.. Non ce lo meritiamo.." scoppio nuovamente a piangere e le bacio la mano, per poi sollevarmi e lasciarle un bacio sulle labbra, morbide ma fredde come il ghiaccio;
"Non preoccuparti amore mio.. Torno subito, lascio entrare Evelyn e poi torno per stare con te.." mi alzo e asciugandomi le lacrime esco fuori, lasciando il posto ad Evelyn; Ambra può farcela.. Ambra deve farcela.

Me:)
Buonasera splendori
Come va? Spero tutto bene! Scusate l'assenza ma non avevo molta ispirazione.. Mi dispiace per il capitolo un po' triste ma ci sta, altrimenti la storia rischia di diventare noiosa:3
Ditemi che ve ne pare.. Lasciatemi una stellina e un commentino
Vi adoro.. Bonne nuit mesdemoiselles♡
-Marty

Quando l'amore diventa poesia. || Il VoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora