Capitolo 3

140 12 1
                                    

12/04/2016

Le ore passavano troppo lentamente in quella scuola. Per Calum, le cinque ore in quell'edificio si erano rivelate più noiose del solito quella giornata.

Avrebbe voluto continuare a parlare con quel Michael, sembrava fosse uno dei pochi con cui avesse almeno provato ad attaccare discorso in modo decente e piacevole.

E doveva ammettere che era anche piuttosto carino come ragazzo. Aveva uno stile tutto suo, sembrava non gli importasse niente di come apparisse agli occhi degli altri.

Persone così se ne trovano poche, pensò Calum.

Una cosa era certa, voleva conoscerlo meglio. Pensava fosse inutile farsi idee, forse anche sbagliate, su una persona che non si conosce veramente bene.

Quando udì il suono della campanella, pensò di non essersi mai sentito così sollevato. O forse sì, ma ormai era risaputa per lui quella sensazione di sollievo.

Fortunatamente, non aveva mai avuto problemi con i voti. Era il classico studente modello, quello con i voti più alti e considerato da tutti un cervellone. Per quanto però studiasse e si impegnasse, a lui non piaceva tutto quel merito. Ammetteva da un lato che studiare non gli dispiaceva, ma se doveva scegliere tra vedere almeno una stagione in un giorno di How i meet your mother e studiare, avrebbe senz'altro scelto la prima opzione.

Mentre uscì dalla classe, una ragazza dai lunghi capelli neri si avvicinò lentamente a lui, porgendogli un foglio. Calum la guardò confuso, prendendo il foglietto. Cercò di leggerne il contenuto, data la calligrafia pessima.

Corso di recitazione
Ogni mercoledì alle ore 2:30 p.m presso la vecchia classe di arte ed immagine al terzo piano della scuola.

Era un volantino piuttosto scadente, si vedeva che era stato fatto a mano nel giro di una decina di minuti.

"Se sei interessanto, dietro il foglietto c'è il numero del nostro insegnante" gli sorride timidamente, per poi allontanarsi verso un'altro ragazzo.

Calum pensò inizialmente di buttarlo, non gli era mai interessata particolarmente la recitazione.

Ma non voleva sembrare scortese, in fondo, per quanto fosse scadente, quella ragazza doveva averci messo un bel po' di tempo per farne anche degli altri.

Lo mise in tasca alzando le spalle e riprese a camminare verso l'uscita della scuola. Lì fuori, vide Ashton assieme ad Emily. Solo dopo si accorse che al loro fianco si trovava anche quel ragazzo biondo.

Pensò di andarsene semplicemente a casa, dato che il giorno prima se ne era andato senza dire niente ad entrambi, quindi non credeva potesse importargli più di tanto.

Ma quando vide la mano di Ashton alzarsi proprio per salutarlo, si sentì improvvisamente meglio.

"Hey Calum!" Gli fece cenno di avvicinarsi, e lui in risposta andò verso di loro lentamente, come per assicurarsi se stava dicendo davvero a lui.

Ashton gli sorrise. "Come mai ieri sei andato via così presto?"

Fece spallucce. "Ero stanco e... Avevo un'altro impegno" mentì, non sapendo cosa inventarsi. Era piuttosto stupida come scusa, infatti, il ragazzo biondo sembrava essersene accorto. Ma stranamente non disse nulla.

"Oh, okay" disse "oggi sei libero invece? Volevamo uscire tutti insieme"

Lo vide appoggiare il braccio attorno alle spalle di Emily, come per tenerla stretta per paura che qualcuno potesse farla allontanare. Lei gli sorrise baciandogli dolcemente la guancia, mentre appoggiava la testa sulla sua grande spalla. Probabilmente non tutti sapevano quanto fossero innamorati, ma Calum lo vedeva. Quegli occhi che continuavano a cercarsi, le continue carezze e gli abbracci. Il modo in cui cercavano sempre di stare vicini per sentire ognuno il calore del corpo dell'altro.

Calum sorrise, intenerito dalla scena "V-va bene ma.. Dove dovremmo andare?" Disse guardando, questa volta, solo Ashton.

"Non so" Ashton lo guardò "penso che andremo allo stesso locale di ieri sera. Voi che ne dite?"

Sia Luke che Emily annuirono alla domanda, ma Calum non sembrava molto convinto. Se il programma per la serata era lo stesso del giorno precedente, allora avrebbe preferito rimanere a casa.

Non aveva intenzione di restare seduto su un divanetto a guardare gli altri ballare, senza che nessuno lo considerasse davvero.

"Poi ti faccio sapere" disse e Ashton annuì.

"Va bene amico, ci vediamo allora" alzò la mano per salutare sia lui che Luke, per poi andare via, mentre teneva la mano stretta a quella della propria ragazza.

Spostò per qualche secondo lo sguardo sul ragazzo biondo al proprio fianco. Indossava degli skinny neri aderenti, che gli fasciavano alla perfezione le sue gambe magre, e una t-shirt grigia abbastanza larga per il suo busto. I capelli invece erano tirati all'indietro con del gel. Cominciava a pensare che fossero finti per quanto gel mettesse per farli stare in alto.

Calum avrebbe voluto essere più vicino a lui per guardare i suoi bellissimi occhi azzurri, ma sarebbe stato a dir poco imbarazzante.

Era davvero un bel ragazzo.

Luke, nel frattempo, lo guardava con la coda dell'occhio. Si portò una mano sulla nuca leggermente imbarazzato, e Calum poté vedere le sue guance colorate di un lieve rosso.

"Uhm" cercò di dire qualcosa, quello scambio di sguardi lo metteva un po' in imbarazzo "Dov'è Michael?"

Fu la prima cosa che gli venne in mente, anche se da una parte voleva davvero saperlo.

Luke si mise le mani in tasca, guardandosi le scarpe rovinate. "Non saprei, dovrebbe essere già a casa o in palestra"

"Perché in palestra?" Corrugò la fronte.

Fece spallucce. "Si allena a basket, dice che questa palestra è più grande dei campi della città."

Non aveva molto senso, ma Calum si limitò ad annuire confuso.

Luke schiuse le labbra per continuare a parlare, ma la suoneria del suo telefono lo fermò.

Mentre quest'ultimo era impegnato a prendere il telefono e a rispondere alla chiamata, Calum guardò l'orologio al polso per controllare l'orario.

"Io.. Devo andare" disse spostando lo sguardo su Luke, che sembrava non lo stesse nemmeno ascoltando.

Aspettò qualche secondo, ma quando vide che continuava a parlare al telefono noncurante, iniziò a camminare verso casa.

Best Thing || Cake HoodingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora