17.

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S/A : non l'ho riletto, correggerò tutto più tardi.Spero vi piaccia comunque.

Commenti per la gif?.





Mi alzai di scatto dal letto guardando il telefono con gli occhi sgranati.Mia madre mi aveva chiamato.Si è ricordata di avere una figlia?.

"Che succede?", Mi domandò Justin assonnato.

Lo evitai e lessi il messaggio che mi lasciò.

"Tua nonna sta molto male, non so se ti interessa ancora di lei ma mi sembrava giusto avvertirti poiché è TUA nonna.Spero di vederti qui, con la tua famiglia".

Inziai a respirare con fatica a rilleggere il messaggio altre mille volte.Mia nonna stava male, lei mi ha sempre appoggiato in tutto mi è sempre stata vicino, mi ha voluto bene come non mai, sono molto preoccupata per lei.
Devo vederla.Perché non mi ha detto di più? Si è limitata a sganciare la bomba e basta?.

Evitai anche le frecciatine che mi lanciò in quel messaggio e mi sedetti con il telefono in mano e una mano tra i capelli.

Il mio labbro iniziò a tremare e i miei occhi si fecero lucidi.Se mi ha chiamato vuol dire che è molto grave, è troppo orgogliosa per scrivermi, quindi lei sta davvero male.

Al solo pensiero che se ne vada..scossi la testa pulendomi le lacrime che mi lasciai sfuggire.Un singhiozzo uscì dalla mia bocca per quei pensieri che feci.

Lei è forte, so che c'è la farà, diamine non so nemmeno cos'ha e sto pensando queste cose ma il fatto che mia madre mi abbia scritto mi fa pensare che sia una cosa davvero seria.

"Cheryl", Justin mi richiamò e lo sentì muoversi dietro di me.

"Torna a dormire", gli dissi alzandomi e uscendo dalla camera.

Andai in sala accendendo il computer e pulendomi di nuovo le lacrime iniziai a cercare un biglietto per Toronto.

"Posso sapere cosa è successo? Perché ti sei alzata così e perché stavi piangendo?", Iniziò a domandarmi ed io alzai gli occhi al cielo."Rispondimi", esige irritato dal mio comportamento.

"Niente", mormorai.

"Dovresti smetterla di fare la bambina, sono tuo marito e ho il diritto di sapere cosa ti sta succedendo", disse alzando un po' la voce.

"Sei mio marito solo quando ti pare", mi lasciai sfuggire, non volevo dirlo ma con tutta questa storia non riesco a ragionare.

"Posso dire la stessa cosa di te", ribatte ed io rimango in silenzio "Fai come vuoi, tanto vedo che non stiamo durando un cazzo", sussurra l'ultima parte ed a me venne un colpo al cuore.Ormai pensa che tra di noi finirà presto, giusto? Sentirglielo dire mi colpì moltissimo ed ebbi paura, molta paura di perderlo.
Strinsi le labbra tornando a piangere.Non voglio perderlo.

"Justin!", Lo richiamai alzandomi velocemente e lo trovai fermo in camera a guardarmi confuso "Mi dispiace", gli dissi avvolgendo le braccia intorno al suo busto e poggiando la testa sul suo petto "è solo che..mia nonna sta male ed io..ho così paura".

Lui mi strinse "Vanessa sta male?", Mi domanda incredulo "Cosa..ma mi aveva chiamato solo l'altro giorno e sembrava stesse bene", disse "Forse non è grave, ma possiamo andare da lei se vuoi.Non preoccuparti" mi rassicura ed io lo amai così tanto in quel momento.

"Devo andare", preciso e sapevo che lui fosse d'accordo "Ma ci saranno anche i miei genitori lì, mi ha scritto mia madre", gli dissi staccandomi dal suo corpo e guardandolo.

"Non sei seria", mormora facendo uscire una risatina nervosa.

"Purtroppo sì".

"Sai che ti scordi la mi presenza?", Mi domanda ed io annuì "Non voglio che tu vada da sola da loro, ma dopotutto sono i tuoi genitori e lei è tua nonna", si passò la mano tra i capelli.

Shatterproof.Where stories live. Discover now